Milano. Licenze taxi, l’altolà della Regione

ilgiorno PER IL COMUNE non sarà semplice riuscire ad aumentare le licenze dei taxi già in autunno, una scadenza indicata nelle scorse settimane da Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità. L’incremento previsto è di 450 licenze. Tante ne servono, secondo l’amministrazione comunale, per migliorare la capacità di risposta del sistema nelle fasce orarie comprese tra le 8 e le 10 e tra le 19 e le 21, nei giorni feriali, oltre che dalla mezzanotte alle 5 del mattimo del sabato e della domenica.

L’ULTIMA parola in merito spetta alla Regione che, però, ha intenzione di subordinare ogni decisione ad un’analisi autonoma dell’offerta e della domanda di auto pubbliche in città. Il primo atto di quello che potrebbe configurarsi come un nuovo braccio di ferro tra Palazzo Lombardia e Palazzo Marino nell’ambito, fin qui critico, delle politiche della mobilità si consumerà oggi in Consiglio regionale.

Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia al Pirellone, presenterà infatti una mozione con la quale si chiede al governatore Attilio Fontana e alla sua Giunta «di dare celermente alla società regionale Polis l’incarico per una ricerca che, in tempi brevi, fotografi lo stato in cui opera attualmente il trasporto pubblico non di linea regionale e fornisca altresì una proiezione statistica attendibile dell’evolversi dello stesso nei prossimi 5 anni. Tale ricerca – si precisa – costituirà il primo step di un monitoraggio che dovrà avere aggiornamenti con cadenza annuale». Poi la seconda richiesta: «Una volta accertati scientificamente i reali fabbisogni contingenti, vengano definiti strumenti di gestione degli stessi in modo progressivo, flessibile ed eventualmente reversibile».

ALL’ORIGINE della mozione c’è la convinzione che quella del Comune di Milano sia «un’iniziativa unilaterale» che nasce da un’«analisi parziale dei volumi delle chiamate» senza risposta negli orari già menzionati perché basata sulle statistiche di «un solo radiotaxi sui tre principali». Come già i tassisti, anche la mozione forzista sottolinea, tra l’altro, come la viabilità milanese attraversi una fase critica per la presenza di numerosi cantieri tra quelli della M4 e gli altri relativi a teleriscaldamento, gas e reti fognarie. Tutti cantieri che, una volta rimossi e insieme all’apertura della M4, potrebbero provocare «una diminuzione e redistribuzione delle richieste di taxi a Milano». Da qui la conclusione di Comazzi: «Proporre oggi un aumento definitivo del numero dei taxi significa gestire una situazione ancora in divenire con una rigidità d’approccio che potrebbe generare danni. Ed è inaccettabile che il Comune decida di farlo in maniera unilaterale. Il rilascio di nuove licenze è una prerogativa della Regione e con questa mozione intendiamo stoppare un provvedimento inutile e dannoso, basato su analisi approssimative. Prima di prendere decisioni che andrebbero a danneggiare un’intera categoria è necessario fare un passo indietro. La Regione, tramite la società Polis, effettuerà una ricerca accurata per fotografare in maniera precisa lo stato dell’arte. Solo dopo un’attenta disamina si potrà valutare il da farsi. Oggi mettere a bando un numero così alto di licenze è un atto sconsiderato».

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

 


3 commenti

  1. Continuano a parlare di nuove licenze senza mai prendere in considerazione la legge Bersani che già esiste(cosa è stata fatta a fare?)

    Mentre continuo a vedere l eliminazione delle nostre segnaletiche e parcheggi
    Qualcuno ha mai visto la segnaletica verticale taxi del parcheggio della metro di Assago?bellissima, chiara,di grande impatto, e visibile da lontano, con un costo base… Non c’è la volontà, stop

  2. Comazzi ha meritevolmente capito e ripreso le argomentazioni che sono state a più riprese espresse al Comune: a picchi temporanei si risponde con misure di puro buon senso: riordino delle turnazione, estensione su base volontaria delle collaborazioni familiari e se non sufficienti limitato numero di doppie guide a tempo con monitoraggio condiviso e verifica della situazione. L’emissione di licenze ha carattere definitivo mentre la domanda è ovviamente influenzata da viabilità chiusura Linate cantieri permanenti. Si tratta di affrontare le cose x risolverle non x preconcetti già mille volte smentiti dai fatti tipo la crescita infinita della domanda: alla prima recessione tutti fermi x ore. Già visto, no grazie.

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