Lucca. Taxi, ricorso al Tar: slitta il bando

luccaindiretta.it Il bando era atteso da tempo, ma dovrà subire un nuovo rinvio. Nella giungla del traffico di Lucca non trova pace l’assegnazione di otto licenze di taxi di cui due attrezzati per il trasporto di disabili incarrozzati gravi: contro il bando indetto dal Comune, o meglio, contro il regolamento che ne sta alla base, ha presentato ricorso al Tar del Lazio l’autorità di regolazione dei trasporti. Secondo l’authority, infatti, ci sarebbero alcuni articoli (o parti di essi) “in contrasto con gli obiettivi di maggiore libertà dell’organizzazione del servizio taxi“.

Così, gli uffici comunali prendendo atto, intanto, delle osservazioni emerse durante i confronti intercorsi con l’Autorità hanno deciso di riaprire i termini del bando e prorogarne la scadenza di altri 120 giorni, spostandola al prossimo 5 gennaio.

Nel frattempo, infatti, erano pervenute al Comune 13 domande di licenza ma alla luce delle osservazioni al regolamento del bando, si è ritenuto comunque, in autotutela, di riaprire i termini disapplicando in particolare uno dei criteri preferenziali indicati nell’avviso per il rilascio delle licenze. E l’osservazione dell’Autorità è alquanto singolare, ritiene la stessa amministrazione perché le criticità sono state ravvisate in un passaggio che prevedeva come requisito preferenziale “l’impegno all’adesione irrevocabile ad applicazioni web che utilizzano – è il comma incriminato – piattaforme tecnologiche per l’interconnessione tra i passeggeri e i titolari di licenza, in aggiunta al tradizionale radio taxi“.

Ebbene su questo punto l’Autorità di regolazione dei trasporti ha presentato ricorso al Tar, sia contro l’avviso che contro l’articolo 24 del regolamento. Il Comune ha tentato di specificare e iniziare una interlocuzione con l’Autorità ma anche la proposta di correggere il tiro è stata cassata. Per questo motivo si è deciso di disapplicare questo criterio preferenziale che avrebbe potuto favorire, a parità di punteggio, l’assegnazione della licenza e di prorogare la scadenza a gennaio.