Ubs: i robotaxi saranno un ricco business

lautomobile.aci.it Il mercato globale dei robotaxi potrebbe valere più di 2mila miliardi di dollari l’anno entro il 2030. A dirlo è uno studio di Ubs Group AG. che ha simulato l’operato di una flotta a New York analizzando costi di gestione, tassi di utilizzo, margini e dimensioni della rete. E rilevando anche come l’adozione in massa di veicoli per il trasporto senza conducente (che saranno di fatto quasi tutti elettrici), oltre alle entrate derivanti dalla produzione dei mezzi, potrebbe favorire una crescita economica in altri settori collegati.

Primi fra tutti, la fornitura di energia, l’industria per la costruzione delle stazioni di ricarica automatizzate e quello dell’elettronica per i supporti hardware necessari. Con l’impiego di mezzi completamente autonomi, l’attuale numero di taxi operanti per esempio a New York potrebbe inoltre essere ridotto di due terzi.

Costruttori auto e reti internet
L’espansione dei robotaxi dovrebbe comunque beneficiare in primo le aziende direttamente operanti nel settore: come Uber e Lyft, Waymo e anche Tesla (che ha promesso un milione di veicoli per il 2020). Ubs cita però anche diverse case automobilistiche, tra le quali General Motors e Volkswagen, interessate a ricoprire nel settore un ruolo da protagoniste. Senza contare i principali operatori di telecomunicazioni e reti internet per la gestione dei servizi.


7 commenti

  1. il taxi e solo taxi del tassista la guida autonoma te la fai con i carretti siciliano le multinazionali ammazzano il lavoro e i lavoratori non hai bisogno di guida autonoma sono come i robot alla fiat faranno solo il lavoro sporco dicevano pensate quanta gente abbiamo pagato per stare a casa ,poi signora ricca venditrice di sogni occupati del tuo maiale tatuato sembra ingrassato come un porco

  2. Intanto il titolo del servizio andrebbe cambiato da “saranno” a “sarebbe”.
    Io non ci credo che nel giro di pochi anni saranno in circolazione NELLE CITTA’ le auto a guida autonoma.
    Ma il nostro problema non saranno i taxi robot (che comunque dovranno sempre avere un pilota a bordo) ma la licenza. In altre parole il problema è nelle mani della politica.
    Finchè occorerà una licenza per fare il servizio taxi quel taxi robot sarà il nostro.
    Se invece la politica deciderà di liberalizzare il servizio allora le multinazionali avranno a loro disposizione il mercato.

  3. Milano32 hai spento l’app? Quando la licenza costerà 0, il taxi robot col piffero che sarà tuo. Continuiate a dare il 10% del vostro lavoro oggi, in Spagna siamo al 12,5%, in Germania oltre il 20%, che poi la tua licenza i la dai a loro o non lavori più, perché i clienti non sono più tuoi, sono del app, e l’app a te non darà lavoro perché non ha bisogno ne di te ne di me.

  4. E tutta una propaganda per tenere la fiammella accesa sul titolo u… in borsa.. che punta a questi investimenti x continuare ad attrarre investitori….peccato che gli utili non ci saranno mai….

  5. Già caro Daniele ho spento l’App. Vediamo come e se evolve la situazione.

  6. Scusate se mi intrometto, ma non mi pare che spegnendo la famosa app in qualsiasi parte di Europa i tassisti abbiano ottenuto qualcosa, anzi pare che i clienti dei tassisti siano stati fatti migrare verso gli ncc.

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