Milano Il terrore dei tassisti: «Dammi tutto»

ilgiorno.it IL MESSAGGIO è spuntato ieri pomeriggio sul frontalino dei tassisti del 6969: «Alle 18 circa evitare clienti da zona Porta Genova con destinazione Abbiategrasso: è un rapinatore». Sì, perché da qualche settimana c’è un uomo armato di coltello che deruba i conducenti spacciandosi per cliente: sulle chat si parla da giorni di diversi casi lungo lo stesso tragitto; noi ne abbiamo accertati due, anche se pare che al momento nessuno dei tassisti abbia sporto denuncia per paura di ritorsioni.

Il primo episodio è avvenuto lo scorso 28 febbraio, ai danni di una tassista. Stando a quanto siamo riusciti a ricostruire, la vittima è stata agganciata attorno alle 20.50 al posteggio di Porta Genova da un uomo, descritto come italiano di bassa statura e con la faccia butterata, che ha chiesto di essere accompagnato in piazza Abbiategrasso. A un certo punto, il passeggero si è calato il cappuccio della tuta sul volto e ha puntato un coltello di grosse dimensioni verso la donna: «Sono uscito di galera 15 giorni fa, dammi tutto quello che hai».

LA CONDUCENTE, terrorizzata, ha consegnato l’incasso di giornata, circa 100 euro, ma il balordo non si è accontentato e ha costretto la vittima a prelevare altri 250 euro al bancomat. Al momento di rientrare in auto, approfittando del fatto che il rapinatore aveva la portiera aperta, la tassista è riuscita a mettere in moto e a partire, facendo cadere l’uomo sull’asfalto. Il secondo episodio è stato ricostruito da un’altra vittima in un messaggio audio postato ieri sulle chat interne dei conducenti. L’aggredito ha raccontato una dinamica pressoché identica a quella del raid del 28 febbraio. Stesso punto di partenza: Porta Genova. Stessa destinazione: piazza Abbiategrasso. Stessa arma: grosso coltello, puntato alla gola. Stesso racconto per generare terrore: «Sono stato appena scarcerato: quindici anni fa, ho ammazzato uno con diciotto coltellate…». All’improvviso, il finto cliente ha chiesto di cambiare strada, direzione piazza Tirana: «Mi ha chiesto di entrare in una stradina isolata e mi ha detto “Adesso mi devi aiutare, altrimenti ti ammazzo”». Il malvivente ha preteso l’incasso di giornata, circa 200 euro, e poi ha costretto il tassista a ritirare altri 500 euro al bancomat.

Altro particolare comune ai due raid: in entrambi gli episodi, l’uomo ha frugato tra gli effetti personali delle vittime per cercare i documenti d’identità («Ora so chi sei, non azzardarti a fare denuncia »). Secondo i conducenti, ci sarebbe stata anche una terza rapina, andata in scena poco più di dieci giorni fa in zona Quarto Oggiaro: in questo caso, il rapinatore sarebbe salito a bordo del taxi al posteggio di via Mercato, a due passi da piazza Duomo, e avrebbe minacciato il conducente con una pistola, non si sa se vera o finta.

È bene precisare che l’unico blitz di cui abbiamo conferma diretta è quello del 28 febbraio; per gli altri episodi, in assenza di denunce, ci siamo affidati alle ricostruzioni fornite da altri conducenti. Una cosa è certa: ieri il 6969 ha lanciato l’allarme, la preoccupazione c’è eccome tra i tassisti. «Chiediamo incentivi per l’installazione a bordo di telecamere: ne va della nostra sicurezza», l’appello di Gegè Mazza, numero unico del radiotaxi 6969.
N.P.


8 commenti

  1. Non mi sembra quello che ha rapinato me , il mio aveva barba e capelli neri, un po’ grassoccio e con una felpa con scritto cedano boscone

  2. la foto è del rapinatore del 2017… non è di quello odierno che sembra scelga taxi senza camera…

  3. Vincenzo è ovviamente una foto di repertorio, visto che il rapinatore ha anche l’accortezza di portarsi via la telecamera di sorveglianza.

  4. E le forze dell ordine e il comune di MIlano stanno a guardare…. veramente no komment.
    Cari colleghi ricordatevi che l ‘auto per un tassista è come se fosse una seconda casa e sarebbe giusto abilitare senza remore la legittima difesa all’ interno della propria auto.
    Anche con l’ausilio di armi .
    Stefano- Milano

  5. Noi…..
    Siamo un servizio PUBBLICO quando:
    hai l’obbligo di caricare un utente, hai l’obbligo di tenere l’auto pulita, hai l’obbligo di fare la visita di controllo, hai l’obbligo di pagare 90,00 euro di cannone tassametro, hai l’obbligo di accendere il tassametro, hai l’obbligo di rispettare il turno di servizio, hai l’obbligo di accettare pagamenti con Pos, ecc….ecc…ecc.
    Ma si tappano le orecchie e si coprono gli occhi quando LORO hanno degli obblighi nei nostri confronti (TUTELARCI ).
    PS quando noi non osserviamo una molteplice lista di obblighi andiamo dritti in disciplinare dove Li’ fanno sentire la propria autorità…… è solo vergognoso.
    quindi Comune e/o regione ne devono rispondere nel bene o nel male: mi aggrediscono, mi rovinano l’auto, mi vomitano in auto, mi rapinano, non mi pagano una corsa e chi più’ ne ha più’ ne metta, IO TI FACCIO CAUSA, PERCHE’? NE HO PIENI I CO….NI.

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