Cosa sono il Decreto Ministeriale, il decreto Interministeriale, il dpCm (conosciuti anche come decreti attuativi)?

it.wikipedia.org Un decreto ministeriale (D.M.), nell’ordinamento giuridico italiano, è un atto amministrativo emanato da un ministro della Repubblica Italiana nell’ambito delle materie di competenza del suo dicastero.

Quando questo tipo di atto è emanato dal presidente del Consiglio dei ministri prende la denominazione di decreto del presidente del Consiglio dei ministri (d.p.C.m.).

Quando la legge lo prevede, se un decreto richiede la competenza di diversi dicasteri e deve quindi essere adottato di concerto tra gli stessi, si parla di decreto interministeriale, avente il medesimo valore normativo.

Caratteristiche
Esso non ha forza di legge e, nel sistema delle fonti del diritto, riveste carattere di fonte normativa secondaria soltanto qualora sia qualificato come regolamento.

Il decreto ministeriale è di solito generale e astratto, in quanto pone norme tecniche di dettaglio, o generiche ma relative ad uno specifico argomento, finalizzate all’attuazione di una data norma di legge. Talvolta riveste però carattere particolare e discrezionale, come nel caso delle nomine dirigenziali, rientrando così nella categoria degli atti di alta amministrazione.[1]

È sempre prescritto dalla legge, che dopo aver delineato i principi fondamentali di una data materia (ad esempio, la classificazione delle strade), ne affida l’esatta definizione tecnica ed attuazione al ministro competente, che la effettua con proprio decreto. Sotto questo aspetto, il decreto ministeriale non va però confuso con il decreto legislativo, che è invece un atto avente forza di legge emanato dal Governo nel suo insieme a seguito di una legge di delega parlamentare.

Materie oggetto di decretazione ministeriale possono essere, ad esempio, la nomina di dirigenti ministeriali o di enti pubblici, la predisposizione di un regolamento sanitario, modifiche ed integrazioni di dettaglio in materia di economia e finanza pubbliche, la classificazione di determinati beni o prodotti, l’organizzazione e le procedure amministrative, e così via.

In altri ordinamenti
Se il decreto ministeriale è un atto tipico dell’ordinamento italiano, esistono tuttavia atti omologhi in altri ordinamenti, diversamente denominati. In particolare, nel Regno Unitoesistono gli Statutory Instruments, che sono più propriamente atti di legislazione delegata, assimilabili però ai decreti ministeriali di diritto italiano in quanto tra i soggetti autorizzati ad emanarli vi sono anche i singoli Ministri della Corona.


5 commenti

  1. Marco tutto bello
    Ma…
    Questo decreto legge o quel’che sia, se non viene fatto applicare a partire dei comuni, polizia municipale e a seguire polizia di stato, carabinieri e guardia di finanza, cosa ce ne facciamo?
    Io l’ho stampato in carta morbida, lo tengo sul taxi, e sapete che fine farà?
    Prima o poi lo userò.

    In tanto a Milano dopo le ore 22:00, e un far west, sono stato per sino minacciato da gli scarafaggi, e la sensazione e che siano pure in aumento, oserei dire che sono più di noi.
    Gli abusivi classici, sono aumentati a dismisura.
    Fra non molto avremmo Mycazzi che passerà le prenotazioni agli scarafaggi, perfettamente in regola perche potranno mettere il servizio nel foglio di servizio, e agli aeroporti non ci andremmo piu, per non dire che andranno allegramente a prendersi pure i clienti agli aeroporti, più di prima, perche la differenza la paga la premiata ditta tedesca, senza che loro perdano un soldo.
    Devo andare avanti?

    Nel mentre per l’agenzia delle entrate nei nostri confronti non cambia niente, per lo stato noi incassiamo sempre li stessi soldi, come mai non ho mai visto un ncc sotto la lente d’ingrandimento del fisco?
    Come mai a tre mesi del decreto, non ce nemmeno una bozza del famoso registro, che svelerebbe la reale portata di questi signori, e come si fa a capire (dimostrato che ce ne sono molto meno) chi ha un’autorizzazione farlocca, con adesivi comprati in qualche cartoleria?
    non vasta la legge, qui ci vogliono controlli a tappetto, sono inboscati ovunque, come si fa a stanarli tutti?

    Qui o si fa qualcosa di significativo e GROSSO, o non lavoriamo più.

  2. Daniele ho contattato colleghi di Firenze e Bologna, mi dicono che i controlli da l’iro sono partiti subito, e la loro situazione è migliorata. Il colore politico è lo stesso, stesso trattamento non riceviamo s a Milano. Serve urgentemente manifestazione non nei confronti MA CONTRO E SOTTOLINEO CONTRO la giunta di maggioranza che sono convinto…………………….

  3. cari ragazzi bisogna mettersi di traverso dobbiamo dargli la caccia quando si affiancano ai semafori fategli abbassare lo sguardo quando sono parcheggiati affiancargli e guardarli male,tra poco per loro e finita quando si potrà dare loro le sanzioni dobbiamo cambiare atteggiamento da ostile a cattivo chiamare la polizia non più guardare ma agire ancora pochi giorni e vedrete che scoppia lo scarafaggio.

  4. D’accordo Marco, ma i controllli a Milano non li fanno, possiamo chiedere l’intervento delle “altre forze dell’ordine” o mi volete “per favore” dare il numero o là mail dove pubblicare i video o foto dei fuorilegge?

  5. Daniele diciamocela tutta: foto e prodezze dei…FALSI NOLEGGIATORI(chiedo scusa agli NCC) vanno spedite al COMUNE DI MILANO all attenzione dei signori ROBERTO GRANELLI, PIERFRANCESCO MARAN, e…all assessore alla? SICUREZZA??? ANNA SCAVUZZO. Non credo con ciò di offendere nessuno visto che parlo di RIPRISTINO DELLA LEGALITÀ. Domanda a proposito: è legale ritirare il cibo in viale Liguria e venderlo alla fermata della91? Se si, quando finisco il turno vado pure io. Se NO, vado con artusa a chiedere il reddito. OKKKEYYYY??? P.S. Non vorrei che da oggi al 15 qualcuno ci metta la manina.

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