Ncc contro taxi pronto un blitz a Sanremo

corriere.it Il gergo che usano nelle loro comunicazioni è quello militare, e qualche avvisaglia c’è già stata. La protesta con lancio di petardi davanti al Senato. Il pressing a Beppe Grillo fuori dal teatro milanese in cui si esibiva. La promessa di una carovana di pullman da far partire per Bruxelles. Ma il clou dell’azione, l’offensiva finale ideata dagli autisti Ncc contro gli odiati «cugini» tassisti e il governo che li favorirebbe, è ancora segreta. Ed è stata studiata per fare il botto. Mediatico. L’idea è assaltare il palco dell’Ariston nella serata conclusiva del festival di Sanremo.

Un blitz programmato nei minuti di massima audience. «In questo modo — ragionano i conducenti di vetture a noleggio nei loro contatti carbonari — tutta Italia solidarizzerà con noi e la maggioranza dovrà modificare il decreto Semplificazioni».  L’orizzonte temporale è breve, da guerra-lampo: le norme considerate «filo taxi », già passate al Senato, devono essere approvate dalla Camera entro il 12 febbraio. Come accade nelle guerre vere, però, quando si va all’attacco va messa in conto una controffensiva. Che, in questo caso, rischia di essere efficace: il controspionaggio «tassinaro », grazie a delatori (o delatrici?) piazzati nelle «chat» giuste, ha infatti intercettato il piano dei rivali. Un paio di schermate su Fb, altrettanti screenshot e via: effetto-sorpresa polverizzato.

La prima riga fissa l’appuntamento: «Manifestazione venerdì 9 febbraio…». E qui balza agli occhi un’inesattezza; il 9, serata finale di Sanremo, è infatti sabato. Errore voluto per depistare o lapsus? Il resto del messaggio detta i tempi dell’avanzata: «Ritrovo alle 13- 14 alla stazione di Genova. Si prende tutti assieme il regionale che ci porterà a Sanremo… ». Giunti nella città dei fiori, «presidio dalle 16 alle 24 nei pressi del tappeto rosso dell’Ariston», dopo aver aggirato le «transenne antiterrorismo ».

Poi il blitz, a metà serata: «Entrata a teatro ad insaputa dell’organizzazione di circa 20-30 persone che hanno acquistato il biglietto e, in diretta tv, protesta di queste persone con urla e fischietti, che interromperanno i conducenti del festival». Dando per scontata la reazione della vigilanza, infine, «verremo buttati fuori e ci uniremo a voi che sarete a manifestare pacificamente », chiudono i rivoltosi nella «chat» interna. Un bluff? Pare proprio di no. Un primo riscontro lo si trova nella pagina Fb del sindacato Fai Trasporto persone: «Li sveglieremo diventando il loro incubo. Prossima tappa 5 febbraio a San Remo», dice un post del 30 gennaio, che fissa l’inizio delle ostilità nel giorno d’apertura della rassegna.

E ancora, indagando, ecco un nome: Francesco Artusa, da Bollate, 40enne focoso e trascinatore. In un messaggio audio di tre giorni fa, il leader della Fai Tp precisamente a Sanremo aveva alluso, parlando delle successive battaglie. Mentre ieri, in assemblea a Firenze, caricava i suoi: «C’è bisogno di informare, arruolare, formare un esercito degno. Servono calma, lucidità. Isteria e fretta ci consegneranno al nemico. Non è finita! Presto vi aggiorneremo con sviluppi concreti…» Appunto. Molto concreti. Sanremo è Sanremo, dove la trovi una ribalta simile? Baglioni, Bisio e Virginia Raffaele sono avvisati: occhio a chi si aggira sotto al palco.

Fabrizio Peronaci Corriere della Sera 01/02/2019


9 commenti

  1. X 10 anni avete fatto i tassisti con falso nome acquisendo autorizzazione a 2 lire da comuni compiacenti.Avete sempre lavorato nell ombra,vi siete sempre girati dall altra parte, ne avete fatte di ogni…qualche multa,qualche auto sequestrata ma siete sempre rimasti in piazza a macinare soldi che non vi spettavano.
    Ora non vi stanno togliendo i requisiti, quindi quei soldi che avete raccimolato usateli x acquistare una licenza taxi senza fare show gratuiti.
    Certo ci sono dei paletti da rispettare:turni di servizio che cmq sei libero di scegliere quello piu congeniale alle tue esigenze,non ci si immanica piu procacciatori di corse che cmq devi pagare xke ora diventa illegale e devi rispondere agli organi di controllo.
    Pero’ a favore hai una vita piu serena e la sera dormi tranquillo e sereno.

  2. Va bene. In democrazia tutti hanno libertà di esprimere dissenso.
    Ma quando c’era da protestare prima che arrivassero gli yenkee dov’erano? Nascosti fuori dagli alberghi in attesa della chiamata dell ‘amico’ compiacente o all’uscita delle aerostazioni a procacciarsi clienti avvicinandosi con il tesserino stile detective (che da sicurezza: ” taxi, taxi “. Cazzo non sei un tassista!). Perché non fare regolarmente il proprio mestiere? No, molto più economico e libero e bello ricevere l’autorizzazione del Comune di pinco pallo “aggratis” ( o quasi) e poi fare il “taxi” nelle grandi città. Perché invece non fare il tassista direttamente?
    Ma perché no? Si dice che è così bello e redditizio? Se si voleva una licenza taxi perché fare il noleggiatore? Forse ci si è confusi? Magari distratti? Oppure si ciurla nel manico perché meglio confondere le acque? Eppure le Leggi e le norme le conosciamo bene tutti. Solo che alcuni noleggiatori fanno finta che non siano mai esistite. Eppure, banalmente, taxi e n.c.c. son due termini diversi. Come si dice a Milano ” non serve andare a Brera “.
    Sarebbe meglio invece, andare a fare un bel ripasso, così le questioni le raccontiamo bene agli spettatori!

  3. Si, sono d’accordo su tutta la linea, ma la città di Milano quando è diventata una regione autonoma?
    Sono giorni che la notte vedo più Ncc che taxi, ma quanti sono? Ora capisco perché lavoro ogni volta meno, e che certi colleghi cambiano turno preferendo il giorno. Qui di notte e terra di nessuno.

    Sindacati: una bella rivolta tipo gilet gialli no?
    Dobbiamo forzare la mano, per farli fare i controlli, se cominciano a fermare un centinaio de carri funebri, e i soliti noti con macchine private che caricano anche 6 persone in macchine omologate per 4 passeggeri più il conducente, vedi se si calmano.
    L’assessore alla sicurezza venga con me una notte, e vediamo se li piacerebbe vedere i suoi figli, salire ad minkiam, su machine che non si Sa chi le guida, non si sa se sono assicurate, con gomme lisce, senza revisione.

    Noi ci prodighiamo per avere tutto apposto, e a che cosa serve?

    TIRATE FUORI LE P..LLE E “ESIGIAMO” I CONTROLLI.

  4. Artista, Artusa… Tu che ci leggi sempre e che il nostro buon Marco democraticamente ti pubblica, ricordi quanto pochi mesi fa festeggiavi convinto che l’1quarter sarebbe sparito? Beh, io me lo ricordo e mi sei sembrato molto arrogante, oltre che poco saggio nell’esultare prematuramente. Il rientro in rimessa è rimasto e la territorialità pure, unica deroga non da poco il cumulo dei servizi se preventivamente acquisiti. Una concessione vitale per quei noleggiatori che lavora onestamente e con clienti fidelizzati, aziende che non possono fare altro che esultare per una legge chiara e democratica. Evidentemente le persone che rappresenti sono conducenti , o spesso soggetti che hanno rastrellato le autorizzazioni più a buon mercato facendo lavorare driver a cottimo. Che speravano di fare business violano la legge e facendo pressing per cambiarla. Ci siete riusciti, la legge è cambiata e vi ha dato una grossa opportunità. Concentratevi sul procurarvi più servizi possibili per i giorni a seguire invece che fissare un cellulare in attesa che suoni. Spero che sarete orgogliosi di servire le comunità che vi hanno autorizzato a svolgere il servizio presso il loro territorio. Piccoli comuni e comunità montane non possono rimanere senza un Trasporto Pubblico Locale.

  5. Ragazzi occhio, che art. non è un don Chisciotte qualsiasi, anzi a me non sembra proprio un coglioncello qualsiasi. Teniamo conto del fatto Che comunque sono migliaia in tutta Italia, possono attaccare ritirandosi come in una guerra rivoluzionaria, e soprattutto possono farlo di sorpresa cosa che a noi è impedita. Noi dovremmo agire di conseguenza ma attraverso controffensive legali. A questo siamo obbligati. Perciò aspettiamo il voto di Montecitorio e poi(lo chiedo anche ai rappresentanti sindacali) essere sempre in mobilitazione bianca, pronti a fermarci subito(informando di questo la prefettura) e FARE UNA PRESSIONE CONTINUA SUI RESPONSABILI POLITICO AMMINISTRATIVI DEL COMUNE affinché si sentano. OBBLIGATI a fare rispettare la legge. NON PRETENDIAMO LA LUNA MA UNA LOTTA SERRATISSIMA A TUTTE LE FORME DI ABUSIVISMO. I nostri referenti per i reclami dovranno essere IL MINISTRO DEGLI INTERNI E QUELLO DEI TRASPORTI.al ministero dell interno chiediamo monitoraggi continui sull azione della maggioranza che governa la città.

  6. Al comune di Milano non indagano nulla tranquilli!!! LE AUTORIZZAZIONI LE RILASCIA IL COMUNE DI BILDERBERG

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