Milano Piazza Repubblica in tilt, 22 euro per un chilometro in taxi

ilgiorno.it «Dalla stazione Centrale a viale Regina Giovanna, poco più di chilometro di strada, questa mattina il tassametro  è arrivato a segnare  22 euro.  Da due giorni la zona di  piazza Repubblica è nel caos viabilistico totale». E basta un sopralluogo per rendersene conto: auto a passo d’uomo, ferme nelle ore di punta, tram a rallentatore. I tassisti vanno all’attacco ma anche gli altri automobilisti. Dito puntato contro i semafori attivati giovedì, affiancati alla nuova rete di piste ciclabili della zona i cui lavori si sono conclusi di recente.

«Questa mattina tanti clienti ironizzavano… Una signora salita in taxi ha esclamato: ‘Pensavo di essere a Milano e di trovare una situazione ordinata. Invece devo essere finita in un’altra città… L’auto era praticamente immobile, imbottigliata. E c’è chi ha perso il treno. Un disastro…» evidenzia Silla Mattiazzi, tassista, delegato Uiltrasporti che ha raccolto le segnalazioni dei colleghi. «Le corse diventano più onerose e la reperibilità dei taxi viene meno in tutta la città, se tanti di noi restano fermi nel traffico. Da quando i nuovi semafori sono stati attivati, la situazione è questa. Chiediamo di sospendere l’attivazione finché non si troverà una soluzione diversa».

La porzione interessata è quella di piazza Repubblica e di viale Monte Santo, verso via Turati, dove ora si può ammirare la nuova pista ciclabile. «Un lavoro ben fatto», il commento dei cittadini interpellati. Ma il traffico legato ai nuovi semafori è l’effetto collaterale. «Questa è una prima attivazione semaforica – chiarisce l’assessore alla Mobilità Marco Granelli –. Da oggi (ieri per chi legge, ndr), A2a e Atm sono al lavoro per integrare i due sistemi semaforici, quello che regola il flusso dei veicoli su strada e quello che invece attiene alla circolazione tranviaria. I lavori  si concluderanno martedì. Nel frattempo, la polizia locale sarà sempre presente per gestire il traffico».

Piazza Repubblica e le strade circostanti sono interessate da un viavai perenne di auto, moto e mezzi pubblici. Basti citare due luoghi che ogni giorno sono meta di migliaia di persone: la stazione Centrale e l’ospedale Fatebenefratelli. E gli ingorghi generano disagi. «Anche perché – aggiunge Mattiazzi – i semafori si aggiungono a un nuovo disegno viabilistico che non ci agevola: una volta percorsi i bastioni, non possiamo più girare a destra per andare direttamente in stazione. Come categoria, abbiamo già chiesto l’allungamento dei turni per il periodo natalizio considerando la presenza dei cantieri per la nuova M4. Ma se a questi si aggiunge il caos di piazza Repubblica, i benefici del provvedimento vengono meno».


7 commenti

  1. La svolta a destra per Centrale l’hanno riaperta ma ci hanno messo un semaforo quindi si creerà coda sui bastioni. La cosa più grave è che bisogna farla anche per andare in Turati perchè hanno vietato la svolta a sinistra.

  2. Da quando hanno iniziato i lavori ho sempre fatto presente a tutti i clienti di quello che stava per accadere.
    Vanno bene le piste ciclabili, ma quando le si fanno bisogna usare il centimetro e la testa.
    Invece il centimetro lo hanno in parte usato, ma la testa no!!
    Perchè hanno agito solo sulle corsie di percorrenza delle auto per fare le ciclabili, ma non hanno agito su inutili aiuole e sparti traffico che erano presenti sia nel mezzo che sui lati della piazza, come conseguenza le corsie riservate alle auto sono state ridotte da tre a due con le conseguenze che noi tutti vediamo nelle ore di punta.
    Se poi aggiungiamo gli impianti semaforici riservati alle biciclette la frittata è bella che fatta……
    Sarebbe da denunciare l’ assessorato ai trasporti pubblici e il comune di MIlano per un lavoro di merda come quello.
    Mi assumo la responsabilità di quello che dico.
    Stefano – Milano

  3. Dai però sono stati veloci, è ‘SOLO’ da Aprile che lavorano a questo disastro annunciato.

  4. Appunto pisapia! Una persona per bene o almeno una persona che sappia riconoscere i suoi limiti. Purtroppo il sig. Granelli si sente un Dio onnipotente. Propongo da domani di lavorare tranquilli indossando gilet gialli. Chiaramente domandando le dimissioni di questo ciclista

  5. Vorrei che ai facesse un serio studio sull’efficacia di questi interventi viabiliatici. Ma nessuno ne parla altrimenti si scoprirete che semplicemente sono stati spesi migliaia di euro per poi avere un peggioramento della qualità dell’aria. Dove sono le verifiche sugli inquinanti nell’aria sopratutto nelle zone interessate da tali interventi? Qui si sposta il problema in altre aree e non si fa alcun serio ragionamento sulla viabilità e sulla mobilità in città. Gramellli un vero incapace!

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