Milano Raid ai posteggi in piazza Firenze, tassista picchiato

Un’aggressione fulminea. E soprattutto senza motivo, il che lascia pensare a chi era presente che l’autore del raid fosse sotto effetto di stupefacenti. Stiamo alla cronaca. Sono da poco passate le 12.30 di giovedì, siamo all’angolo tra piazza Firenze e via Caracciolo.

Stando a un audio condiviso da un parente della vittima sulle chat dei tassisti (il Giorno ha ascoltato e verificato il contenuto del file con gli investigatori), un ragazzo italiano sui 25 anni, un metro e settanta di altezza e capelli corti a spazzola, si avvicina alla fila delle auto bianche in fila al posteggio e inizia a insultare i conducenti: «Pezzi di m., siete dei bastardi», e frasi simili. Nessuno reagisce alla provocazione, forse per paura. A un tratto, il giovane si infila in una macchina e se la prende con un tassista, ripetendo gli stessi improperi: prima gli urla di accompagnarlo in un luogo non meglio specificato («Tanto non pago un c.»), poi gli sferra due pugni. 

Il conducente riesce a schivare i colpi. Finita? No, entrambi scendono dall’auto. E a quel punto, il 25enne aggredisce l’autista: pugni in faccia e violenti strattoni, calci alla carrozzeria dell’auto. Il tassista, sorpreso, cade a terra, dolorante al braccio. È un collega, allarmato dal trambusto, a salvarlo: corre verso la macchina e colpisce il ragazzo, riuscendo a metterlo in fuga. Il ferito si rialza a fatica e si incammina verso la caserma dei carabinieri di via Tolentino, che ospita la stazione Sempione: i militari si fanno raccontare l’accaduto e poi chiamano il 118 per consentire alla vittima di recarsi in ospedale. Dopo le cure del caso, il tassista è stato dimesso dal pronto soccorso con una prognosi di 20 giorni: lussazione alla spalla con coinvolgimento della testa dell’omero.

NELL’AUDIO, si fa riferimento a una successiva denuncia ai carabinieri, anche se al momento non risulta che l’aggredito sia tornato alla Sempione per sporgere formalmente querela (i militari di via Tolentino si sono comunque recati subito in piazza Firenze per trovare riscontri alle prime informazioni a disposizione); è probabile che l’uomo si sia recato in un’altra caserma, magari quella più vicina a casa sua. In ogni caso, sono in corso le indagini per risalire al responsabile del raid: un aiuto decisivo potrebbe arrivare dalle immagini registrate dalla telecamera di videosorveglianza installata a bordo del taxi della vittima.
nicola.palma@ilgiorno.net


3 commenti

  1. Io credo che questo sia il risultato del menefreghismo da parte delle istituzioni nei confronti dei tassisti.

  2. ragazzi solo tra di noi ci possiamo dare una mano,anche in episodi brutti come questo.Quindi occhio e se un collega è in difficoltà giù dalle macchine se si è fermi ai posteggi perché il balordo accerchiato da 3,4,5 persone magari desiste e se ne va.Buon lavoro a tutti e auguri per il collega coinvolto

  3. Altro che silicone ragazzi, questa di chiama vaselina. IL PRIMO TAXI ROBOT LI PRODURRÀ LA FIAT e verrà pure costruito in Italia.

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