Milano, prove di Area B: da lunedì stop ai diesel Euro 3 in Lombardia

Scatta il blocco regionale: coinvolto quasi un milione di veicoli. A gennaio in città controlli anche con le telecamere della Lez milano.corriere.it

Da lunedì i diesel Euro 3 non potranno circolare in 570 Comuni lombardi (dal lunedì al venerdì e dalle 7,30 alle 19,30) ed è una novità assoluta che bloccherà in garage 420 mila auto (di cui 32.500 mila solo a Milano) e 160 mila furgoni (12.500 in città) in più rispetto a quelli già stoppati negli scorsi anni dai Piani aria autunnali della Regione (180 mila macchine e 195 mila camioncini Euro 0, 1 e 2).Diesel Euro 3 fermi, dunque, ma con una deroga importante: macchine e furgoncini inquinanti potranno circolare con almeno tre persone a bordo, «un modo per favorire il car pooling». «Non abbiamo mai condiviso la via di un blocco assoluto e totale — spiega l’assessore regionale Raffaele Cattaneo — . Vanno invece incrociate le esigenze di tutela delle salute e dell’ambiente con il diritto alla mobilità. Un limite ai veicoli più inquinanti è giusto prevederlo ma senza intenti punitivi verso chi si muove». 

Altre deroghe sono previste per medici e veterinari, donatori di sangue, pazienti sottoposti a terapie, commercianti all’ingrosso, veicoli di interesse storico. Un anticipo, deroghe a parte, di quello che accadrà a Milano il 21 gennaio, quando nascerà ufficialmente Area B e si accenderanno 16 telecamere all’ingresso della città per sanzionare, appunto, la circolazione degli stessi veicoli banditi dal Pirellone. I divieti di Palazzo Marino avranno però carattere «permanente» e non «stagionale». Uniformati gli orari (e pure i giorni, con l’esclusione del sabato e della domenica) di applicazione, dalle 7.30 alle 19.30 (modulati su quelli di Area C), non è stato possibile fare altrettanto con le sanzioni. Un esempio: se a fine gennaio un veicolo diesel inquinante entrasse in città da uno dei 16 varchi presidiati dalle telecamere, l’automobilista sarà colpito da una multa da 80 euro per violazione di Ztl. Se la stessa auto non passasse dall’occhio elettronico e venisse semplicemente fermata da un comune controllo dei vigili, la sanzione sarebbe di 150 euro perché si applicherebbe l’importo «regionale» per infrazione di natura «ambientale». Possibile, peraltro, che le telecamere sanzionino anche le auto in uscita dalla città: sul punto è intavolata una trattativa col ministero dei Trasporti.

Anche in città le auto che si dovranno fermare lunedì— e a maggior ragione a gennaio con l’attivazione di Area B — costituiscono una percentuale non certo marginale: gli Euro 0 benzina e Euro 0, 1, 2 e 3 diesel formano insieme un parco auto da 150 mila vetture in città e 330 mila in provincia. Meno di un veicolo su 4 tra quelli immatricolati, una quota però responsabile da sola del 60 per cento delle emissioni da Pm10. Partirà la Regione, come si è detto, e seguirà il Comune il 21 gennaio. Poi però sarà Area B a «superare» il Piano aria del Pirellone.L’estensione del divieto ai diesel Euro 4 scatterà infatti a ottobre dell’anno prossimo, mentre nel programma della Regione lo stesso blocco è previsto nel 2020. Scenario identico per i diesel Euro 5, che Area B stopperà nel 2022 e che nel resto della Lombardia saranno invece liberi di circolare fino al 2025. Area B debutterà con 16 telecamere in prossimità di altrettanti accessi. Le telecamere diventeranno 100 nel giro di un anno per poi, a regime, coprire tutti i 186 varchi.


2 commenti

  1. Quindi dovremo pagare anche noi l’area c? e chi non ha il mezzo idoneo a circolare dovrà cambiarlo?

  2. Alberto, l’area B (non C) è valida anche per i taxi. Quindi i casi sono due: o il Comune modifica l’ordinanza, oppure i circa 350 taxi (su 5.000) che non rientrano nei veicoli ammessi sono tagliati fuori da Milano. Sembra una barzelletta? Non lo è.

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