Ponte crollato e code infinite: “I taxi non lavorano più”

Sparite in molti tratti le corsie riservate, il servizio pubblico non riesce a passare e i conti salgono alle stelle. Il municipio Medio Ponente sta studiando come tornare ad aprire viale Canepa in entrambi i sensi di marcia genova.repubblica.it

Dopo un’ora di traffico tra Di Negro e Cornigliano, il tassista con a bordo due ragazzi finlandesi diretti in aeroporto ha gettato la spugna: «Scendete e andate e piedi, rischiate di perdere l’aereo». Il tassista che invece si è ritrovato bloccato a Bolzaneto con un cliente che cercava di raggiungere l’ospedale di Villa Scassi, non ha potuto far altro che aspettare. E presentare un conto da salasso una volta arrivato a destinazione. 

« È un’ingiustizia far pagare 40 euro a un anziano di Rivarolo che ha bisogno di fare una visita medica», protesta il tassista Valerio Giacopinelli, 65 anni. «Ma di mattina solo per percorrere il tragitto dal centro di Bolzaneto al casello autostradale impiego tre quarti d’ora. I tempi di percorrenza sono incalcolabili: chi lavora in queste zone ha perso il quaranta percento dei clienti».

È un grido di dolore quello dei tassisti del ponente genovese. Perché nella prima settimana di settembre, al primo vero test al rientro dei genovesi dalle vacanze, i tassisti si sono ritrovati con il percorso tra Sampierdarena e Sestri Ponente intasato dal traffico e la maggioranza di corsie riservate per bus e taxi scomparse. « Un cliente conosce il servizio e il suo costo in normali condizioni di traffico, mentre ora ci sono percorsi obbligati tra Valpolcevera e nel Ponente che nessuno si sognerebbe mai di fare » , interviene Attilio Dondero, portavoce del coordinamento sindacale Taxi Genova. « È chiaro che in questa situazione i costi potrebbero avere variazioni in eccesso, tale da spingere i nostri clienti a trovare nuove soluzioni. Il danno è sia per loro che per noi » . Al tempo stesso però, Dondero predica calma. « Aspettiamo che le misure messe in atto dal Comune siano definitive prima di fare un bilancio dal punto di vista economico».

In attesa dell’apertura della strada interna all’Ilva dedicata ai tir, via Cornigliano in direzione ponente è intasata a quasi a tutte le ore. Via Siffredi si è trasformata in una processione di auto e camion, dove la coda spesso si unisce a quella di via Manara e via Hermada per poi sfociare in un’altra coda, quella di via Albareto. Alla luce della grave situazione, che non coinvolge solamente l’Aurelia ma anche via Borzoli e via Chiaravagna — di colpo diventate l’unico collegamento con la Valpolcevera — il municipio VI MedioPonente tenta il tutto per tutto con una misura inaspettata: riaprire in entrambi i sensi di marcia Viale Canepa, percorribile solo in salita dalla scorsa primavera per consentire i lavori di restyling. « Via Chiaravagna ha urgentemente bisogno di un altro sbocco » , spiega il presidente del municipio VI Mario Bianchi. D’accordo con Iren e Aster il municipio sta quindi cercando di modificare il cronoprogramma dei lavori — ritardando la chiusura definitiva dei cantieri, prevista tra un anno — per riaprire ai due sensi la parte bassa del viale entro due settimane.

Proseguono intanto le novità per alleviare il traffico cittadino. Gli sfollati potranno viaggiare su tutti i mezzi Amt con uno speciale abbonamento annuale, da ritirare negli uffici dell’azienda municipalizzata dei trasporti. Gli studenti della Valpolcevera e della Valle Stura che frequentano le scuole genovesi avranno delle corriere gratuite di Atp. Appena cominceranno le scuole, ogni giorno sei navette partiranno da Rossiglione, Ceranesi, Campomorone, Serra Riccò, Sant’Olcese e Mignanego per le stazioni ferroviarie di Voltri, Pontedecimo e Bolzaneto. Per il traffico del centro, intanto, una buona notizia: sono terminati i lavori in via Bertani, via Mameli, via Pastrengo e piazza dei Cappuccini. Da oggi la circolazione torna alla normalità.