L’Agenzia delle entrate pignora 300 mila euro al Codacons. E Rienzi si appella al governo: “Siamo una Onlus, così chiudiamo”

Al centro della questione il contributo unificato che l’associazione sostiene di non essere «tenuta a pagare sugli atti legali portati avanti a difesa della società e della collettività». lastampa.it

Il Codacons ha subito un pignoramento da 300 mila euro da parte dell’Agenzia delle entrate, con conseguente blocco delle risorse, e rischia di chiudere. Per questo l’associazione dei consumatori rivolge una lettera-appello al premier Conte, a Luigi Di Maio e Matteo Salvini e al ministro dell’Economia Giovanni Tria. 

Al centro della questione il contributo unificato che il Codacons, in qualità di Onlus, sostiene di non essere «tenuta a pagare sugli atti legali portati avanti a difesa della società e della collettività, ma che il fisco italiano continua a richiedere in modo ossessivo fino ad arrivare al recente pignoramento, deciso sulla base di interpretazioni della norma totalmente errate».

«I consumatori – spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – rivolgono oggi un appello al ministro dell’Economia Tria, affinché intervenga personalmente sul caso salvando il Codacons dall’estinzione e chiarendo che le associazioni Onlus che portano avanti azioni legali a tutela dei diritti di utenti e consumatori, o in generale iniziative che rientrano nella categoria del sociale, non sono tenute al pagamento del contributo unificato».


8 commenti

  1. nemmeno la dignità del silenzio…
    io (che di certo non sono una onlus) non mi sognerei mai di appellarmi al governo. mi appellerei alla magistratura e alla giustizia.
    se prendo una multa la pago o ricorro al prefetto o al giudice di pace, non vado a piagnucolare da mattarella & co.

  2. Il nemico dei tassisti fatelo chiudere. Oppure chiede a suoi amici ncc di fuori comune.

  3. Deve pagare il nemico dei tassisti…e non rompere…oppure chiuda che di danni ne ha fatti già troppi.

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