«Che ho fatto di male?» Una multa ogni 3 giorni

I tassisti abusivi si “vendono” con app e passaparola ilgiorno.it

STAZIONANO fuori dai locali. Vengono “selezionati” tramite app e col passaparola. I loro numeri di telefono passano di mano in mano tra gli habituè delle discoteche in cerca di un’auto low cost per tornare a casa dopo le serate. Sono i tassisti abusivi. Facce note per i frequentatori dei locali. Odiati dai tassisti regolari e più volte pizzicati dalla polizia locale: dal 1° gennaio al 30 giugno le sanzioni per “guida di un veicolo adibito a servizio di piazza o taxi senza licenza” (articolo 86 del Codice della strada) ammontano a 64. Significa un tassista abusivo incrociato dai ghisa ogni tre giorni. Un’impennata, visto che in tutto il 2017 erano state 26. 

La punizione: stangata da migliaia di euro (fino a un massimo di 7.045), sospensione della patente e sequestro della vettura. «COSA ho fatto di male?», chiedeva a febbraio il conducente a chi lo aveva fermato per multarlo. Semplice: aveva caricato a pagamento passeggeri senza avere la licenza taxi. Dal controllo è emerso fosse un autista di Heetch, nuova applicazione attiva da anni in Francia, Belgio e Svezia, dallo scorso anno sbarcata pure a Milano. All’inizio del mese Heetch ha sospeso in città il servizio classic, degli autisti senza licenza. Pare la storia infinita, tra app nuove e storiche.

Due anni fa, il fenomeno era emerso con i driver di Uber- Pop, app poi messa fuorilegge dal Tribunale e subito oscurata dalla casa madre per evitare multe salatissime. Pure l’egiziano arrestato per violenza sessuale pare fosse collegato a una app. Era conosciuto dalla vittima e dal suo gruppo di amici, che lo avevano agganciato «tramite un applicazione per la ricerca di tassisti abusivi», è emerso durante le indagini. Si era instaurato un rapporto di fiducia, al punto che i ragazzi lo contattavano direttamente al cellulare quando necessitavano di un passaggio dai locali alle rispettive case. Fiducia mal riposta. Non è il primo caso di violenza ad opera di un tassista abusivo: lo scorso anno, un albanese era stato arrestato dalla Squadra Mobile per violenze sessuali su due escort, caricate in auto sempre davanti alla discoteca Old Fahion. Una era avvenuta l’11 novembre (nel filmato mostrato dalla ragazza si vedeva chiaramente l’interno dell’abitacolo e pure un cuore rosso di stoffa) e la prima risale invece al 24 luglio 2016. Mentre il salvadoregno 28enne J. B. A. I. era stato arrestato lo scorso novembre (e già condannato in primo grado a 12 anni) per essersi finto tassista e aver stuprato una turista canadese il 17 settembre.

«Speriamo in un segnale forte e deciso delle autorità per il ripristino delle regole», tuona Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu «Sappiamo che il fenomeno dei taxi abusivi è in crescita ma il Comune va avanti con la lotta all’abusivismo», commenta la vice sindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo, che invita i cittadini a collaborare: «È necessario che ci sia consapevolezza sul fatto che i taxi autorizzati garantiscono anche la tutela delle persone ».
Marianna Vazzana – Il Giorno


4 commenti

  1. Ma per favore…
    Ieri sera nelle disco che sapiamo essere nel parco sempione. eravamo 4 taxi fermi e gli abusivi, black e altri entravano e uscivano a volontà.
    bisogna smetterla di leggere queste cose.
    controlli? zero!
    sanzioni? sanzioni amministrative, sospensione della carta di circolazione, e pizzo di stato…
    il comune passa il messaggio… paghi, e puoi continuare a rubare..
    Qui ci vuole ritiro di patente, confisca del mezzo anche se non è a nome del abusivo e andare nel penale. (arresto, etc)
    Chi guida in stato d’ebrezza, incorre nel penale, con sanzioni e arresto, a seconda della gravità. questi guidano, macchine da paura, senza kB, evadono le tasse, hanno assicurazioni da privati (sempre che ce l’abbiano) e se la cavano con una kakkio di multa?
    ma di cosa stiamo parlando?
    Ecco ma se violentano una donna, li prendono, altrimenti li lasciano rubare, a patto che paghino.

  2. E questa è bella?
    cita l’articolo: “Era conosciuto dalla vittima e dal suo gruppo di amici, che lo avevano agganciato «tramite un applicazione per la ricerca di tassisti abusivi», è emerso durante le indagini”
    un app per abusivi? e quale sarebbe? sgominate l gang allora. si configura associazione a delinquere no?
    in quelle disco, ce chi procaccia i clienti a terra, si fa pagare a terra e chiama la macchina del abusivo.
    CREDETEMI, VISTO CON I MIEI OCCHI A DUE METRI DA ME, UNA SERA CHE ERO CON AMICI, E NON CON IL TAXI.

    ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, RACKET, MAFIA, NON E PIU UN FENOMENO ISOLATO.
    CERTI COLLEGHI SONO STATI PURE MINACCIATI.PERO NON SO SE ABBIANO DENUNCIATO LA COSA.

  3. tranquilli… da settembre torna l’app con la z… poi riabiliteranno il pop… e i francesi…

    “Cari amici della Community di Zego
    Il Giudice di Torino si è espresso sui primi ricorsi contro le contestazioni elevate dalla Polizia Municipale nei confronti di alcuni utenti driver, ed ha ribadito che Zego non è un servizio di taxi abusivo, come invece sostenuto dal Comandante della Polizia Municipale di Torino.

    Il Giudice ha disposto l’annullamento dei verbali relativamente alla violazione dell’art.86 del codice della strada, e nei fatti ha ribadito che chi offre un passaggio utilizzando l’applicazione Zego non effettua un servizio di taxi abusivo! Questa decisione conferma quanto da sempre sostenuto dai fondatori di Zego e si conforma al parere espresso in merito, ormai 2 anni fa, dal Consiglio di Stato e recepito dal Ministero dell’Interno.
    Durante gli ultimi 3 mesi, convinti di aver sempre agito nel rispetto delle regole, abbiamo cercato il dialogo e il confronto con il Comune di Torino. Adesso ci auguriamo che l’esito dei ricorsi acceleri il dialogo e che il Comune, dopo aver ascoltato nei mesi scorsi solo la voce delle associazioni dei tassisti, abbia voglia anche di approfondire e supportare un modello innovativo di mobilità urbana che, a costo zero, fa bene a tutti i cittadini, al traffico e all’aria che respiriamo!
     
    Come sapete dopo le contestazioni abbiamo sospeso il servizio per tutelare i nostri utenti; ora vi chiediamo un altro pizzico di pazienza: abbiamo bisogno di qualche settimana per far ripartire tutto, ma tranquilli: dal 15 settembre Zego ritorna!
     
    Stay tuned!
    Il Team Zego”

  4. Ci ai preoccupa della sicurezza sulle strade con campagne di sensibilizzazione di ogni tipo, mentre si lascia proliferare questi approfittatori che nascosti dietro il falso mito dello “sviluppo” e della “tecnologia”, tramite applicazioni da due lire, danno solo una mano al mercato nero; evasione; e non ultimo alibi per gentaglia di ogni tipo. Requisiti di legge zero; controlli zero; serietà zero. E chi lavora normalmente e legalmente: zero! Ottimo lavoro signori!

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