Sciopero del trasporto pubblico locale, raddoppia a 20 giorni lʼintervallo

tgcom24.mediaset.it Cambiano le regole per gli scioperi nel trasporto pubblico locale (tpl). La Commissione di garanzia degli scioperi ha infatti approvato una nuova regolamentazione sulle mobilitazioni dei lavoratori. Una delle novità è che tra l’effettuazione di due azioni di sciopero nel settore, indipendentemente dal soggetto sindacale proclamante, incidenti sullo stesso bacino d’utenza, deve intercorrere un intervallo di almeno 20 giorni. Intanto i sindacati protestano, definendo “inaccettabile” una decisione che porterebbe a una forte liberalizzazione nel settore con riflessi negativi sulla forza lavoro.

Un’altra novità riguarda una maggiore e più puntuale informazione ai cittadini. Le aziende saranno obbligate a dare comunicazione agli utenti in merito a: pubblicazione dei servizi ordinari, l’elenco delle corse, con i relativi orari, che saranno garantite all’interno delle fasce in caso di sciopero; almeno cinque giorni prima dell’inizio della mobilitazione, l’indicazione delle organizzazioni sindacali che l’hanno proclamata e le motivazioni poste a base della vertenza, assieme ai dati relativi alle percentuali di adesione registrati nel corso delle ultime astensioni pubblicate dalle stesse sigle.

La nuova regolamentazione, che ora dovrà essere pubblicata in Gazzetta, è in gran parte il testo dell’accordo nazionale siglato il 28 febbraio tra le associazioni di categoria e i sindacati. La Commissione è invece intervenuta per modificare i due articoli relativi appunto all’intervallo di tempo tra due azioni di sciopero.

L’attuale disciplina sugli scioperi risale alla Regolamentazione provvisoria del 31 gennaio 2002. A distanza di 16 anni, la Commissione ha ritenuto necessario aggiornare le regole, “alla luce – si legge nella delibera – del significativo incremento della conflittualità registrata a livello locale, causata anche dall’eccessiva frammentazione sindacale, nonché da una mutazione dei caratteri stessi del conflitto”. Elementi, questi, “che hanno comportato un aumento delle astensioni collettive e conseguentemente, accentuato il pregiudizio dei diritti degli utenti del servizio interessato dalle azioni di protesta”.


3 commenti

  1. La prossima Legge sarà quella del divieto di sciopero. Poi tutti i benpensanti del cazzo li voglio vedere quando gli toccano il proprio di portafogli; si danno fuoco come i bonzi. D’altronde è giusto così bisogna creare i presupposti per arginare le future proteste contro le privatizzazioni. Forza Rienzi a quando il tuo illuminante parere!

  2. Vogliono il governo di……servizio proprio per completare L opera. Obbedienza cieca alla SEDICENTE UE e cancellazione dei diritti dei CITTADINI e della SOVRANITÀ POLITICA. Vedi gli interventi odierni dei NON ELETTI……NONCHÉ INDESIDERABILI.

  3. Se la nuova regolamentazione sarebbe in gran parte il testo dell’accordo nazionale siglato il 28 febbraio tra le associazioni di categoria e i sindacati perché gli stessi sindacati protestano, definendola “inaccettabile” ?

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