Sondaggio Taxi, il nuovo sito rivolto a clienti e operatori del settore

E’ nato pochi giorni fa il sito sondaggiotaxi.it gestito da un collega milanese per, come dice nella email di presentazione,  “portare un modesto contributo, anche se solo in termini di opinioni e suggerimenti, per il miglioramento del servizio taxi, a beneficio di noi operatori e degli utenti”

Si legge inoltre: In considerazione di molteplici argomenti, su cui non mi dilungo in questa sede ma che potrete certo intuire, mi sono permesso di promuovere un’iniziativa rivolta agli utenti. Reputando necessario riporre una particolare attenzione per come la pubblica opinione “percepisce” il nostro servizio, e informarla puntualmente, considerando che gli organi di stampa ci riservano un trattamento a dir poco inadeguato, ho ritenuto opportuno scrivere un “Comunicato per gli utenti del servizio taxi di Milano” che sarà reso pubblico, seguito dalla attivazione del sito web www.sondaggiotaxi.it (molto artigianale, viste le mie competenze), per la raccolta di opinioni sul servizio taxi di Milano, e delle proposte per migliorarlo. Con piacere osservo doverosa attenzione, portandoVi a conoscenza personalmente il testo del comunicato in oggetto, che trovate nel documento ivi allegato.

Come potrete constatare, nel comunicato non si dice nulla di nuovo rispetto a quanto già non sia stato argomentato in molte sedi ed occasioni dai nostri rappresentati negli organismi di settore (radio-taxi; associazioni di categoria; ecc.). Credo la mia iniziativa si ponga in continuità con quanto già altri hanno fatto e stanno facendo. Un esempio per tutti, le recenti iniziative del presidente e dei consiglieri di TaxiBlu. Non meno credo stiano cercando di fare anche i dirigenti del 69-69, e il presidente e i consiglieri del 85-85; solo per restare nell’ambito dei radio-taxi, che a mio avviso rappresentano – senza nulla togliere ad altri – le sedi in cui le nostre deliberazioni ed azioni conseguenti determinano gli effetti più immediati, in termini strettamente economici, per il nostro servizio. Spero possa da Voi tutti essere ben accolta, ed auspico possa portare a noi tutti un qualche beneficio; quanto meno non fare “danni”.”

Allegato alla email di presentazione Comunicato per gli utenti


7 commenti

  1. È un ottima iniziativa, ma volta a dare L impressione che stiamo giocando in difesa. In questo momento in cui siamo ATTACCATI DA CHI DA LE CARTE BISOGNA GIOCARE ALL ATTACCO. Ricordiamoci sempre che esiste una GIUNTA REGIONALE. Approvo L iniziativa. LA MIA PATRIA È LA DOVE SI COMBATTE PER LE MIE IDEE.

  2. Occhi aperti oggi sul Pirellone. È li che si sta decidendo se nel paese può tornare una ventata di onestà che spazzi via una volta per sempre la DELINQUENZA LEGALIZZATA

  3. Attenzione. Questi sondaggi andrebbero fatti e commissionati a società esperte del settore e non improvvisarsi col fai da te. Dietro i sondaggi c è sociologia, statistica, matematica ecc.
    Non sarei tanto entusiasta di questa iniziativa

  4. Giorgio, se mai cominci non potrai mai sapere se hai fatto bene o meno. L iniziativa è di per de buona, va seguita passo per passo. Nel nostro caso prima di addentrarci in dettagli scientifici comincerei a guardare i primi risultati. Il resto ai prossimi step. Ripeto: non giochiamo più in difesa, attaccare…attaccare, altrimenti prestiamo il fianco. Non dimentichiamo mai che stiamo lavorando in pieno territorio nemico.

  5. Ribadisco: i sondaggi di gradimento sono una cosa seria, vanno fatti fare ai professionisti.

  6. Giorgio, ogni idea che esce in questi momenti va valutata, non criticata a priori. Comunque……aspettiamo le 18,30di questa sera, ne sapremo di più. Se ci lasciamo prendere dall istinto siamo fregati. Ricordiamoci sempre, che anche un uomo solo, se pur circondato da un branco di sciacalli…usando cervello e pazienza può venirne fuori. E se sei inseguito da una tigre…beh…cerca di salire sulla sua groppa e cavalcala. Solo così potrai pensare di domarla.

  7. Ringrazio Taxistory per l’ospitalità e i suoi lettori per l’accoglienza riservata all’iniziativa, comunque non avversa, nonostante le riserve. Ritengo necessaria qualche precisazione, poiché la lettura dei commenti mi induce a pensare che l’attenzione possa concentrarsi troppo sul “sondaggio”, trascurando il comunicato, mentre invece andrebbero considerati due strumenti strettamente connessi.
    Non ho mai avuto la pretesa di fare un sondaggio propriamente detto – consapevole di non averne gli strumenti – ma promuovere una raccolta di libere opinioni e proposte sul servizio taxi di Milano. Promuovere un “sondaggio” predisponendo un sito web “Sondaggio Taxi” con il corrispondente nome a dominio “www.sondaggiotaxi.it“ é stato un espediente per cercare di attrarre l’attenzione degli utenti del servizio. Il sito web serve anche per veicolare la diffusione del comunicato. Infatti, sono consapevole che la sua lettura non sia accattivante come un racconto di Čechov, e agevole come quella di un SMS, e che molti utenti cestineranno il volantino con il quale sarà loro proposto. Tuttavia, qualcuno di loro potrebbe sentire l’esigenza di esprimere le proprie opinioni sul servizio, e forse ricordandosi del sito web in ragione del nome facile ed immediato, potrebbe andare a visitarlo. Qui troverebbe anche il comunicato e forse, nel caso avesse interesse e tempo, potrebbe soffermarsi a leggerlo; almeno in parte. Il comunicato, correndo il rischio di apparire ridicolo, è il tentativo di fare un’argomentazione sufficientemente articolata per spiegare un fatto complesso, sul quale spesso vengono effettuate affermazioni funzionali a confermare un pregiudizio, legittimare un orientamento culturale e/o politico, produrre un vantaggio per una persona o per un gruppo di appartenenza, spiegare in modo semplicistico.
    Taxistory è un meritorio organo d’informazione. Tuttavia, non possiamo non rilevare che il blog dei tassisti, purtroppo ma comprensibilmente, non viene molto frequentato dagli utenti del servizio taxi. L’iniziativa in oggetto é un tentativo di mettere in relazione il “mondo taxi” con il mondo esterno, in continuità, come detto per la sua presentazione, con quanto già altri hanno fatto e stanno facendo. In quella sede ricordavo le iniziative dei dirigenti dei radio-taxi, che possono non piacere o dimostrarsi irrilevanti, ma che dopo quelle fatte in passato da alcuni nostri rappresentanti di una delle associazioni di “categoria”, attualmente restano isolate. Nel corso di ventitré anni di servizio ho sempre cercato di essere partecipe – con discrezione; qualcuno direbbe “con un basso profilo” – della nostra vita collettiva, ed ai radio-taxi non ho fatto mancare “schietti contributi critici”. Altresì, ho dovuto rilevare che i radio-taxi sono oggetto di critiche che, talvolta hanno un ragionevole fondamento, altre volte sembrano il riflesso di esiziali personalismi, che affliggono la “categoria” nella sua interezza. Nonostante qualcuno voglia intendere i radio-taxi come “strumenti per l’esercizio di un potere oligarchico” (sic), ritengo che, soprattutto nell’attuale congiuntura, rappresentino il primo e più immediato punto di contatto tra il “mondo taxi” e il mondo esterno. Inoltre, ribadisco quanto già detto in occasione della presentazione dell’iniziativa, i radio-taxi sono le sedi in cui le deliberazioni dei tassisti producono – in termini immediati e strettamente economici – effetti concreti per il proprio servizio; ma questo è argomento che richiederebbe una argomentazione adeguata, e un dibattito ampio, articolato e allargato alla “categoria” tutta.
    L’iniziativa – almeno nelle intenzioni di chi l’ha promossa – non rappresenta un arroccamento in difesa. Credo, piuttosto, possa essere intesa come la volontà di uscire dal “recinto” in cui ci hanno confinato, costringendoci in un atteggiamento autoreferenziale, liberarsi – anche noi fornitori del servizio – dai pregiudizi, e soprattutto comprendere: il bisogno degli utenti; perché le persone che vivono o transitano a Milano si rivolgono a servizi di trasporto individuale “alternativi”; quali possano essere gli strumenti più adeguati per contrastare e rispondere agli “attacchi” cui siamo sottoposti; cosa pensano i colleghi in merito; quali possano essere eventuali proposte per migliorare il servizio taxi.
    Grazie per l’attenzione a chi avrà avuto la pazienza di leggere le presenti precisazioni – comunque non esaustive – fino al mio più cordiale saluto.

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