Brescia, i vigili sgominano la banda dei tassisti abusivi

bsnews.it Sei auto sequestrate e sei patenti ritirate, con altrettante sanzioni. E’ questo il bilancio dell’operazione della Polizia locale di Brescia per contrastare il fenomeno dei taxi abusivi, sempre più diffuso in città. A far scattare i nuovi controlli (che seguono quelli degli scorsi mesi e anni sui tassisti abusivi senegalesi nella zona della stazione stazione) sono state le numerose segnalazioni dei taxisti regolari, che hanno fornito ai vigili anche il numero della “centrale” telefonica attraverso cui gli irregolari raccoglievano le prenotazioni.

I vigili hanno così sgominato una banda organizzata – le persone individuate sono tutti italiani – che operava soprattutto nella zona di piazzale Arnaldo e di via Dalmazia (in prossimità di una nota discoteca), in particolare nei fine settimana.

Il costo di una singola corsa variava dai 5 ai 10 euro, ma gli incassi di una singola serata riuscivano a raggiungere anche i 400 euro. Per gli utenti il risparmio era piccolo e il rischio grande: oltre alla questione della sicurezza (non trattandosi di personale certificato), infatti, in caso di incidente sarebbe stato molto difficile per le vittime ottenere un risarcimento.


6 commenti

  1. Come suggeriva un collega in un precedente post, forse è il caso di sanzionare anche ‘clienti così in questo mondo social saranno proprio loro a fare il passaparola negativo…

  2. Non tutti sono delinquenti prima di crocefiggere cerchiamo di capire cosa c’è dietro a questi atti…..problemi di famiglia povertà acqua alla gola o qualcuno sull’orlo del suicidio.Occhio a puntare il dito .

  3. Cioè Windsurf fammi capire,povertà acqua alla gola ecc danno il diritto di violare la legge?a questo punto un povero che rispetta la legge è un cretino e ancor più cretini siamo noi che lavoriamo nelle regole….

  4. Alebri sono dalla tua parte della barricata ma auguriamoci di non essere mai nella m……..a.

  5. Ripeto Windsurf non capisco dove vuoi andare a parare…..ci sono centinaia di migliaia di persone in Italia in difficoltà e non per questo si sentono in diritto di violare la legge quindi difficoltà povertà ecc non sono attenuanti altrimenti a questa stregua in nome del bisogno ognuno potrebbe sentirsi autorizzato a fare qualunque cosa.

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