Usa: autisti di Uber e Lyft guadagnano meno di 3,5 dollari l’ora

Da un sondaggio condotto negli Stati Uniti su oltre 1.100 guidatori è emerso che il 30% lavora perdendo denaro e che il 74% ha un reddito inferiore al salario minimo previsto per legge nel proprio stato tg24.sky.it

Meno di 3,5 dollari l’ora: è questo il reddito medio (il valore intermedio fra gli estremi) realizzato dagli autisti di Uber e Lyft, due tra le principali app che permettono di chiamare un’auto e farsi dare un passaggio a pagamento. Da un sondaggio condotto negli Stati Uniti su oltre 1.100 guidatori è emerso che il 30% lavora perdendo denaro, dovendo fronteggiare costi superiori ai guadagni e che complessivamente il 74% ha un reddito inferiore al salario minimo previsto per legge nel proprio stato. Questi risultati, contenuti in un report del Center for Energy and Environmental Policy Research del Mit, sollevano domande sulla politica delle due aziende, già al centro delle polemiche per la concorrenza al servizio taxi regolamentato.

Un business “insostenibile”
Secondo il coautore del paper, Stephen Zoepf (Stanford University), il modello d’affari di compagnie come Uber e Lyft è più fragile di quanto non sembri. “Non è attualmente sostenibile”, ha dichiarato al Guardian, “le società stanno perdendo denaro. Il business si regge sui sussidi dei venture capital… e gli autisti stanno facendo la stessa cosa lavorando a fronte di guadagni molto bassi”. Tali redditi non possono definirsi propriamente salari, in quanto gli autisti di Uber e Lyft sono considerati lavoratori indipendenti, le cui tutele sono inferiori.

Quanto guadagnano gli autisti
Secondo i risultati dello studio, un autista tipo porta a casa un guadagno di 59 centesimi di dollaro per miglio percorso (1,6 chilometri). Con un reddito mensile medio di 661 dollari al mese (310 dollari mediani), un terzo dei guidatori non riesce nemmeno a rientrare nelle spese di carburante, assicurazione e manutenzione a suo carico. Nel dettaglio, le spese sono ripartite fra un 40% di polizza e riparazioni, un altro 40% di carburante e un ultimo 20% è dato dal deprezzamento del veicolo come conseguenza dell’uso. In più, le entrate per lo Stato su quest’attività, a causa delle deduzioni fiscali per miglio percorso, sono molto basse: risulta tassata una base imponibile del 26% mentre il resto è esentasse.

Le conseguenze
I risultati della ricerca del Mit possono sembrare estremamente bassi, ma ad avvalorare la tesi esposta nel paper – che si guadagni meno di quanto sembra – c’è l’elevato ricambio dei guidatori. E’ quanto ha affermato il fondatore di Rideshare Guy, Harry Campbell, che ha compiuto diversi sondaggi tra gli autisti tramite la sua piattaforma web e ha collaborato con gli studiosi che hanno lavorato al paper. “Il riscontro più comune che sentiamo dai nostri autisti è che finiscono col guadagnare molto meno del previsto: c’è molto turnover nel settore e questa è la ragione numero uno”.


11 commenti

  1. E chi l’avrebbe mai detto? Che sorpresa! Con tutti i milionari che guidano un taxi giusto giusto in America non guadagno quei 200/300 mila euro annui che servono a tirare a campare.

  2. Ben gli sta ! Galleggiano con il turnover .Ora pensiamo a noi .Le elezioni sone fatte ! Quale sono gli scenari possibili ?Mi sa che dovremo soffrire ancora . Non abbassiamo le armi !

  3. Anche il più stupido degli economisti si accorgerebbe di un conflitto di interesse tra datore di lavoro ( o intermediario ) e lavoratori che si considerino più o meno dipendenti ( o chissà ). La multinazionale considera una commissione percentuale su una corsa un’entrata a bilancio. Il driver considera l’introito di quella corsa il suo stipendio per vivere. Orbene il 20% o più di commissione su 100 dollari equivale a 20 dollari di entrata a bilancio societario ( ed il driver ha un’entrata ottima per vivere ).Ma lo è anche il 20% di un dollaro un’ entrata a bilancio quindi come si dice : piuttosto che niente meglio piuttosto!!! La società incassa comunque senza muovere un dito mentre il driver va a constatare che sta lavorando in perdita!!! Con questa struttura ” economaspeculatrice ” la società erogatrice di servizi avrà sempre e comunque delle entrate, il driver proverà a sopravvivere illuso di essere un tassista fino a che capirà che è una pedina di un gioco al massacro, dopodiché scapperà a cercarsi un lavoro vero. Ecco spiegato il turn over dei drivers. Il fatto è che se nessuno tutela questi lavoratori additati come indipendenti ( strano però che non possano decidere loro il prezzo del servizio visto che sarebbero indipendenti ) ci sarà sempre da una parte la macchina da soldi ( multinazionale) e dall’altra una popolazione sfruttata.

  4. Zaffiro, le elezioni sono fatte e, vista la batosta al PD, l’accordo che hanno fatto “alcune associazioni taxi e ncc” col governo uscente lo possiamo considerare carta straccia (già lo era in partenza). Ora c’è da capire il danno che potrebbe fare quella idiozia di decreto attuativo che sta percorrendo la sua strada istituzionale (purtroppo il dado è tratto) e si dovrà studiare il modo di smontare quella porcata di “decreto Lanzillotta” riportando l’ordine nel porcile che ha creato. Ogni cosa a suo tempo.

  5. Marco e vero che il PD ,o quel che ne resta ,ha preso una bella batosta , pero 5 anni di legislatura fanno comodo a tutti questi signori ( stipendione ,pensione con 5 anni (anticipata)ecc.ecc.)e facile che si “accordino ” per il “bene del paese ” ,perche” l’europa ci guarda ” perche ‘i “mercati ci guardano ” perche non possiamo lasciare il “paese alla deriva ” ecc ecc bla bla bla bla e quindi il PD potremmo ritrovarcelo come “alleato ” di un qualsivoglia governo ” ( non importa come si chiamera ‘) e quindi dovendo RICAMBIARE il loro “appoggio” ci ritroveremo sul tavolo questioni che magari si e riusciti a schivare . Concordo con te sul decreto “PORCATA” e per questo penso che la strada sia ancora lunga e difficile e ci sara ancora da soffrire parecchio , di guardarsi le spalle da finti amici, da ulteriori decreti porcata da associazioni accondiscendenti , quindi MASSIMA ALLERTA !!!!!!!

  6. non poteva essere diversamente. E” quello che riceve da chi campa sul lavoro svolto da un altro e riesce e tenerlo attaccato a se senza via di scampo .

  7. Intanto Lanzillotta non si è presentata alle recenti elezioni. Ciò può facilitare la cancellazione della porcata?

  8. giorgio kk l’ultima volta (dicembre)fu un altro a presentare la porcata ! Passano il testimone .Lavorano dal back office

  9. E una sua attitudine quella di consigliare !( jpm). Tanto poi arriva il decreto

  10. Calenda quello che era di”passaggio”,quello non interessato alla politica ,ora prende la tessera PD ( non ne avevamo alcun dubbio )pure lui per “aiutare il paese “.CHE PAESE FANTASTICO!CHI PERDE LE ELEZIONI E FACILE CHE TE LO RITROVI AL GOVERNO ( quasi quasi conviene perderle ).

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