Diesel, benzina e auto elettriche. Cosa sta succedendo e cosa succederà

startmag.it Tempi duri per il diesel: le automobili alimentate col gasolio sono diventate l’oggetto di una sfilza di divieti, vittima designata delle strategie nazionali e locali per ridurre le emissioni inquinanti. L’annuncio del sindaco di Roma Virginia Raggi che, di ritorno dal meeting ambientalista C40 a Città del Messico, ha scritto su Facebook che i veicoli privati con motori a gasolio saranno banditi dal centro storico della capitale a partire dal 2024, è solo l’ultimo di una serie: già alla fine del 2016 i sindaci di Città del Messico, Parigi, Atene e Madrid avevano annunciato il bando di auto e camion a gasolio dalle rispettive città a partire dal 2025.

E’ invece notizia dei giorni scorsi la decisione con cui il più alto tribunale federale tedesco, con sede a Lipsia, ha confermato (come sostenuto dalle città di Stoccarda e Dusseldorf ma contestato dalle amministrazioni del Baden-Württemberg e del Nord Reno-Westfalia) che le città tedesche hanno il diritto di decidere autonomamente di fermare le auto diesel per migliorare la qualità dell’aria.

LE NOVITA’ DALLA GERMANIA
Attenzione perché, come riportato dal Rheinische Post e poi da Reuters, la Germania potrebbe ammorbidire la sua posizione: prima della sentenza di Lipsia, il governo centrale stava lavorando su una norma che renderebbe il bando sui diesel meno severo, consentendo la circolazione dei veicoli a gasolio su determinate tratte o per determinate necessità, in linea con la posizione della cancelliera Angela Merkel, che vuole evitare estremismi che danneggiano costruttori e automobilisti e punta sull’elettrificazione della flotta di autobus e taxi. La Germania è il mercato auto più grande d’Europa (quasi 3,5 milioni di veicoli venduti nel 2017, +2,7%), anche se i diesel in circolazione sono meno che in Italia: circa 15 milioni contro i nostri 16 milioni (dati Aci del 2016).

MILANO SI ELETTRIFICA
Il post di Virginia Raggi segue le iniziative intraprese a Milano, che a dicembre scorso ha annunciato che, a partire dal 2020 (con un anticipo di 5 anni rispetto agli accordi che aveva siglato nell’ambito dello stesso network C40), manderà progressivamente in pensione gli autobus diesel per arrivare al 2030 ad avere una flotta pubblica di 1.200 mezzi elettrici, come parte del Piano di investimenti a lungo termine adottato dall’azienda del trasporto pubblico Atm. A febbraio è arrivata anche la decisione con cui la Regione Lombardia ha bloccato gli incentivi destinati all’acquisto di tutte le auto con motorizzazione diesel (anche Euro 5 e 6); gli incentivi restano per elettriche, ibride e benzina.

COSTRUTTORI A DUE VELOCITA’
Le case automobilistiche non si muovono all’unisono sul fronte della mobilità a impatto zero. Ormai quasi tutti i costruttori prevedono modelli elettrici ma non tutti sono pronti a dare l’addio al motore a scoppio (come faranno invece Volvo e Jaguar a partire dal 2019) o ad adottare una strategia completamente diesel free, come Toyota, che dal primo gennaio 2018 in Italia non propone più vetture con motorizzazioni a gasolio, ad eccezione dei fuoristrada e dei veicoli commerciali. E mentre FCA ci pensa (resta da confermare la notizia pubblicata da Financial Times secondo cui il gruppo italo-americano annuncerà l’addio ai motori diesel dal 2022, con l’esclusione dei veicoli commerciali), Honda presenta una Civic con motore diesel Euro6d che ha emissioni limitate fino a 91 grammi di CO2 per chilometro, e Renault, pur investendo per vendere 8 nuovi modelli elettrici e 12 ibridi entro il 2022, ha fatto sapere che per ora non abbandonerà il diesel.

MOTORI PIU’ VERDI
I motori a gasolio del resto sono cambiati. Nel 2019 saranno in vendita i diesel Euro6d, le cui emissioni di ossidi di azoto (NOx), che pesano sullo smog in città, sono sotto gli 80 mg per km: i diesel Euro5 d erano ancora sui 180 mg. Uno studio sulla “Propulsione sostenibile” dell’Istituto Motori Cnr Napoli conferma che le tecnologie di controllo delle emissioni più innovative, molte ancora in fase di sviluppo, hanno la capacità di ridurre gli NOx al di sotto del limite imposto dalla normativa Rde, con la possibilità di scendere sotto gli 80 mg/km. Anche per quanto riguarda le emissioni di particelle, che contribuiscono all’inquinamento urbano da particolato fine ed ultra fine (Pm10 e Pm2,5), le
ultime generazioni di veicoli diesel e benzina hanno raggiunto livelli di emissione bassi grazie all’adozione dei filtri anti particolato (Fap). Nei motori diesel, in particolare, la tecnologia FAP ha raggiunto livelli di filtrazione estremamente elevati, con efficienze al di sopra del 99%, tanto che un motore diesel dotato di filtro di ultima generazione non solo produce emissioni sotto il limite normativo dell’Euro 6, ma ha prestazioni paragonabili o migliori dei motori alimentati a gas naturale, secondo il Cnr. Sono affermazioni confermate da uno studio realizzato l’anno scorso da un team internazionale di ricercatori guidati dall’Università di Montreal, in Canada, secondo cui oggi le auto a benzina emettono in media una quantità di particolati almeno 10 volte superiore rispetto a quelle a diesel di nuova generazione.

IL DIESEL NON SGOMMA PIU’?
Il problema, però, è nei diesel vecchi: senza Euro6d questi miglioramenti non si sono. E resta il fatto che, tra diesel-gate e politiche anti-inquinamento, le vendite dei veicoli a gasolio sono in calo. Un sondaggio di DAT Group rivela che il 23% dei consumatori tedeschi che hanno comprato un’auto nuova nel 2017 è stato influenzato dalla “cattiva pubblicità” sui diesel; non a caso l’anno scorso (effetto anche del diesel-gate) le vendite di veicoli con motori a gasolio in Germania sono crollate al 38,8% del totale contro il 45,9% del 2016. La Francia, dove fino a cinque anni fa i diesel rappresentavano i tre quarti delle vendite, nel 2017 le nuove immatricolazioni di auto a gasolio sono scese al 47% del totale, per la prima volta sotto la soglia del 50%, come rilevato dalla Ccfa. Il Financial Times ha scritto che FCA sarebbe pronta a fermare la produzione di nuovi diesel proprio per il crollo della domanda, oltre che per gli alti costi legati al miglioramento tecnologico dei motori a gasolio che permette di stare in regola con gli standard sulle emissioni.


6 commenti

  1. ATTENZIONE: MASSIMA URGENZA:U… PORTA GRATIS AI SEGGI ELETTORALI DOMENICA DALLE 7 ALLE 23. SERVIZIO GRATUITO A ROMA E MILANO. NON MI DITE CHE DOBBIAMO STARE ZITTI

  2. Chiedo : tutti gli abusivi collegati tramite App hanno autovetture che inquinano poco o tanto ?

  3. Pensiamo a domani . A chi ci ha danneggiato,a chi ha fatto spallucce ,a chi ha detto una cosa e ne faceva un’altra oppure non faceva niente ecc ecc

  4. Nemmeno una parola sul taxi gratuito! Che bella categoria di senza palle. Domani si vota. Qualcuno verrà portato gratis. BRAVI! GRAZIE DA PARTE DI CHI HA SEMPRE LOTTATO PER TUTTI. Spero che non succeda, ma ci meriteremmo ancora TUTTI QUESTI AL GOVERNO.

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