Due tassisti picchiano un abusivo a Malpensa

milanotoday.it Un uomo, un ‘conducente abusivo’, picchiato a sangue davanti ai turisti in arrivo al Terminal 1 dell’aeroporto Malpensa. Come in una sorta di spedizione punitiva portata avanti da due tassisti, uno dei quali aveva iniziato a litigare con lui perché cercava di ‘rubare’ loro i clienti. Ed è proprio un passeggero a fare la denuncia con un video della rissa.

Attonito, domenica sera attorno alle 20.30, ha assistito alla scena dal taxi su cui era salito al termine di una lunga disputa tra l’autista regolare e quello irregolare. Alterco che è precipitato velocemente dalle parole ai fatti. “A Malpensa arrivano turisti da tutto il mondo e questo è il nostro biglietto da visita”, scrive amareggiato il cliente.

“Sono arrivato e avevo bisogno di un passaggio per tornare in centro. Fuori dagli arrivi – racconta il cittadino che vuole restare anonimo per paura di ritorsioni da parte degli interessati – un signore distinto si presenta come autista privato e si offre di accompagnarmi in centro, prezzo fisso 95 euro. Pensando che fosse un servizio regolare decido di accettare”.

“Uscito dall’aeroporto – prosegue ancora il passeggero – mi ferma un tassista dicendomi che la persona a cui mi ero affidato non aveva regolare licenza e i due iniziano a litigare animatamente. Decido quindi di prendere il taxi regolare ma i due continuano ad insultarsi a vicenda fino a quando il tassista accosta e il resto lo vedete nel video, girato da me all’interno del taxi”.

Le immagini durano solo 15 secondi ma la rissa, spiega il ragazzo, è durata circa 3 minuti. Nei pochi frame registrati si vede come l’abusivo venga preso a calci e pugni da due tassisti mentre una terza persona, probabilmente sempre un conducente di taxi, cerca di separarli. Lo scaraventano a terra ma l’uomo riesce a divincolarsi, incalzato dai due. Sotto lo sguardo stupito di passeggeri col trolley in mano. Poi il video si interrompe.

 “Alla fine di questa rissa – riferisce il testimone – l’abusivo aveva la faccia piena di sangue. Poi – segno che la zuffa potrebbe essere andata oltre – il tassista mi ha accompagnato dal primo taxi della fila e mi ha fatto salire con lui dicendo che sarebbe tornato indietro a continuare la lite”.

Articolo tratto da http://www.milanotoday.it/cronaca/rissa-tassisti-malpensa.html



5 commenti

  1. Come al solito c’è chi se prende con l’anello finale della catena e non con chi non mette i necessari lucchetti. Era tarda sera , così sembra dalle immagini, gli agenti di sorveglianza dove erano? Ma nemmeno di giorno, quando la luce è ottima, prendono atto di tale porcile che prospera all’aeroporto. E se li interpelli si trincerano dietro un “non è di nostra competenza” 🙁

  2. Un noleggio ha adescato e un tassista gli ha portato via la corsa, il tassistaha affrontato il noleggiatore che gli ha dato una testata e il tassista ha reagito e l’ha menato!!

  3. Questo è quello che succede quando nessuno fa rispettare le regole. Quando la misura è colma il vaso trabocca! A chi di noi non va il sangue al cervello quando vede le solite macchine che operano illegalmente e di continuo ( lexus nera , classe b, quelle con aut.rettangolare di Torino e gran parte delle Jaguar xf) sono sempre quelle, le vedo io e le vedono tutti. So per certo che alcune autorizzazioni vengono sospese ma spesso sono di personaggi che ne hanno diverse e mettono driver a cottimo. La violenza è sempre da condannare ma la provocazione sta diventando veramente eccessiva. Basti vedere Linate, dove i turisti vengono adescati direttamente in aeroporto e nonostante i vari servizi di denuncia nessuno fa niente.

  4. Vero quello che ha scritto Raul. L’”anello finale”. Perché non si tratta di sporadiche situazioni che possono sfuggire ai controlli e alla “vista”. Qui parliamo di società, organizzazioni o semplicemente di metodi operativi di soggetti che sapendo chiaramente di contravvenire a delle Leggi e regole proseguono indisturbati nelle loro attività. Non si tratta di semplice tolleranza, ormai si tratta di complicità! I responsabili politici di questo proliferare di situazioni al di fuori delle regole, sono perfettamente a conoscenza di quanto accade. E non facendo nulla per bloccare tali situazioni le stimolano e le sostengono. Risultato: quando il “troppo stroppia” si rischiano queste reazioni.
    Pecato che sia sbagliato l’obiettivo. Se lo Stato di diritto funzionasse non avremmo queste situazioni. Ma se chi dovrebbe dare input per fermare queste pratiche abusive non fa nulla, diventa assolutamente complice consenziente e responsabile di quanto accade, tanto quanto l’abusivo che opera indisturbato. MA PRIMA O POI STA STORIA DOVRÀ CAMBIARE!

  5. Scommetto che quando succede il contrario il signore non rimane “attonito”. L’abusivo non doveva stare li a fare quello che faceva . I controlli ? Il fine giustifica i mezzi si dice sempre ( o solo quando gli pare agli ipocriti del c……o) .

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