Taxi senza autista? A Phoenix siamo già in fase test

touringclub.it L’invito è esplicito: «Be an early rider. Help shape the future of self driving cars», ovvero «sii tra i primi clienti, aiuta a modellare il futuro delle auto autonome». A lanciarlo via web ai cittadini di Phoenix in Arizona è Waymo, la società del gruppo Google che da cinque anni sta sviluppando la tecnologia dei mezzi senza conducente. Basta dimostrare di avere più di 18 anni e compilare un breve questionario per essere arruolati tra gli early rider.

ADDIO GOOGLE CAR
Chi, chiamando un taxi di Waymo, si aspetta di veder arrivare la Google Car, il curioso mezzo biposto tondeggiante che ha impazzato sui media, resta di certo deluso. I mezzi autonomi di Waymo, delle monovolume Chrysler Pacifica ibride di colore bianco con sei posti (guidatore escluso) a bordo, sembrano più che altro delle autolettighe.

È l’effetto della presenza di grande contenitore carenato sul tetto: raccoglie le batterie di sensori indispensabili alla guida e culmina in una cupola che pare quella dei lampeggiatori blu dei servizi d’emergenza: in realtà contiene il laser a eccimeri cui è affidata l’interazione con la strada e gli altri veicoli.

COME FUNZIONA?
Dal punto di vista del passeggero, il sistema è iper semplice. Basta cliccare sullo smartphone, confermare la propria localizzazione e indicare la destinazione scelta; nel giro di pochi istanti la app di Waymo risponde disponibilità e tempo d’arrivo del taxi. L’auto arriva, il portellone elettrico si apre da solo, si sale, si allaccia la cintura e si dà il consenso a partire.

A destinazione, procedura inversa: dopo essere scesi, il clic sullo smartphone “libera” il taxi. Un ulteriore sviluppo previsto è quello di taxi collettivo, dove il sistema centrale offre la possibilità – a diversa tariffa – di prendere tutta l’auto o prenotare solo un posto, ovviamente con tempi di percorrenza più lunghi.

SICUREZZA SU PIÙ LIVELLI
Convenzionali nell’estetica, i taxi di Waymo sono un concentrato di altissima tecnologia, non soltanto per gestire la guida ma soprattutto per garantire un elevato grado di sicurezza agli occupanti. La monovolume è dotata di batterie di sensori che operano su livelli diversi: i tre laser a eccimeri del sistema Lidar (Laser Imaging Detection and Ranging) combinati con 8 telecamere danno al sistema di guida la visione a medio-ampio raggio; sensori e radar monitorano in continuo le aree più prossime, dove potrebbero esserci pedoni o ciclisti.

PRONTI A OGNI EVENTUALITÀ
A garanzia dell’incolumità di clienti e non, i test condotti senza passeggeri già dall’aprile 2017 hanno permesso a Waymo di mettere a punto prima di tutto l’interazione dei taxi con eventuali mezzi d’emergenza; caso tipico: come reagisce il sistema di guida se sopraggiunge alle spalle un camion dei pompieri?

E poi l’operatività in caso di condizioni meteo al limite. Alcune delle prove più estreme sono state condotte nelle vicine aree desertiche (d’estate e d’inverno) e su una speciale pista dotata di impianti in grado di simulare piogge torrenziali e allagamenti della sede stradale.

CHI LI ASSICURA?
Ottenuto l’ok ai test dal ministero dei Trasporti, Waymo ha dovuto affrontare anche la sfida dell’assicurazione, perché a oggi non esistono dati pregressi per valutare gli indici di rischio. La risposta positiva è giunta dalla startup californiana Trov, figlia del gigante assicurativo Munich Re, che già si è specializzata nell’offrire coperture assicurative temporanee su misura in base al profilo web del cliente. Un’ulteriore conferma degli effetti del concetto di veicolo a guida autonoma.

UN PRIMO, GRANDE, PASSO
Waymo in questa prima fase, però, non copre tutta Phoenix, capitale dell’Arizona che conta un milione mezzo di abitanti. In realtà il servizio di taxi autonomo è proposto solo nelle città di Chandler, Tempe, Mesa e Gilbert che fanno parte dell’area metropolitana di Phoenix. Poco, verrebbe da dire. In realtà la superficie coperta equivale a due volte quella della municipalità di Parigi, sebbene ovviamente caratterizzata da un’edificazione più rarefatta.

QUANDO SI PARTE?
Alla Waymo imperano le bocche cucite sulla data di effettiva offerta a tutti gli utenti e in tutta la città di Phoenix del servizio taxi a guida autonoma. Ma la corsa contro il tempo è già cominciata, visto che Uber e General Motors prevedono di mettere in campo un’iniziativa concorrente entro i primi mesi del 2019.


15 commenti

  1. Saranno pure senza conducente ma il regolamento è chiaro,bisogna essere in possesso di una licenza.
    Taxi senza conducente intestato ad un tassista con regolare licenza.

  2. Sono stato a Phenix e vi garantisco che l’urbanistica e la viabilità sono lontani anni luce dalle realtà europee, inoltre le vetture a guida autonoma a che velocità viaggiano su strada? Altro punto mai affrontato dalla stampa, quale sarà il costo per il servizio?

  3. Mah? Per me prima che un algoritmo riesca a risolvere tutti i problemi e la casistica del traffico italiano passeranno degli anni, molti anni. Penso che a Milano potrebbero funzionare solo sulla circonvallazione 90/91

  4. Quanto è sicuro il mezzo?
    Ci sono stati incidenti o disservizi?
    Quante auto sono?
    Quanto costa la corsa?
    Quanto mette ad arrivare al prelievo e poi a destinazione?
    E gli autisti di Phonix zitti e silenti?
    Tutto bene?
    Solo la marmellata. E sotto cosa c’è, merda?

  5. … e cosa andranno a fare i migliaia di abusivi presenti nelle grandi città ??? Un problema sociale non da poco !?!

  6. Tutti gli autisti d’Italia contro queste tecnologie!!hanno la licenza?? No!!allora non possono sostare sulla piazzola…ma il governo cosa pensa di fare??di assecondare sempre i potentati??e l’impatto occupazionale…??nessuno ci pensa??credo che il futuro sia duro e ncc/taxi vs auto autonome…non mi arrendero mai combatteremo ,perché una volta che ci avranno tolto lavoro e dignità non avremmo più niente da perdere….chi vivrà vedrà…e poi perché arrendersi…saremo noi a mettere le auto autonome…noi abbiamo il titolo autorizzativo!!

  7. Come dicono loro, le auto a guida autonoma “si prenderanno” una fetta di mercato.Ma il Taxi tradizionale con l Autista Non morirà mai.
    Anche perché l autista di notte e di giorno ti offre spiegazioni, dialogo, indicazioni, e soprattutto ti garantisce un’assistenza umana, una sosta, un Soccorso. È evidente che il reddito calerà, ma calerà il reddito di TUTTI I LAVORI.

  8. Codice della Strada
    TITOLO III – DEI VEICOLI 

    Capo I – DEI VEICOLI IN GENERALE 

    Art. 46. Nozione di veicolo. 

    1. Ai fini delle norme del presente codice, si intendono per veicoli tutte le macchine di qualsiasi specie, che circolano sulle strade guidate dall’uomo. Non rientrano nella definizione di veicolo: 
    a) le macchine per uso di bambini, le cui caratteristiche non superano i limiti stabiliti dal regolamento;
    b) le macchine per uso di invalidi, rientranti tra gli ausili medici secondo le vigenti disposizioni comunitarie, anche se asservite da motore.(1)

    (1) Articolo modificato dalla legge 29 luglio 2010, n. 120 ( G.U. n. 175 del 29 luglio 2010 suppl. ord.).

  9. ULTIMISSIMA ANSA: AMAZON: UTILIZZO BRACCIALETTI ELETTRONICI PER MONITORARE I DIPENDENTI! SVEGLIAAAAAAAAA ITALIA AGLI ITALIANI

  10. Già CAMPO10 . Ormai siamo oltre la rel. 2.0. Non si pensa più a far lavorare i Robot al posto dell’uomo molto meglio robotizzare l’uomo. Specie se dopo il Job Act è più conveniente del robot.

  11. Ho una macchina da rottamare , fatele circolare a Roma Napoli Milano voglio vedere come si comportano in certe situazioni !

  12. Ne ho visti di asini volare, MA SOLO GLI UCCELLI PADULI FUORI DAL SERRAGLIO QUANDO PROVOCATI CENTRANO IL BERSAGLIO

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