Trappola in arrivo sulle multe. Ora c’è pure l’obbligo della Pec

ilgiornale.it È stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che aggiorna le modalità di notifica. L’obiettivo, infatti, è rendere la multa un atto «notificato e conoscibile» al destinatario ed evitare che possa evitare di pagare adducendo la vecchia scusa del «non ho ricevuto nulla». Con la Pec bisogna pagare e basta. Gli atti, infatti, si considerano spediti, per gli organi di polizia stradale, nel momento in cui viene generata la ricevuta di accettazione e notificati ai destinatari, nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna completa del messaggio. Quest’ultima proverà sempre l’avvenuta notifica della multa allegata.

Che cosa cambierà in concreto? Se l’infrazione viene contestata sul posto, il vigile dovrà chiederci se disponiamo di un «valido indirizzo Pec». Se, invece, sarà un autovelox a coglierci in fallo, l’ufficiale di polizia dovrà verificare sugli elenchi pubblici se siamo titolari di questo tipo di casella postale. Verifica che va fatta anche nel caso in cui affermassimo falsamente di non disporne. Ed è da questa prescrizione che cominciano a originarsi le proteste di molti comandi di polizia municipale: gli elenchi non sarebbero poi facilmente accessibili. E finché la procedura non andrà a regime potremo cercare di difenderci dicendo: «Non ho ricevuto nulla».