Caos turni e tassametri “impazziti”: scatta la protesta delle auto bianche


Code davanti agli uffici di via Messina. Lettera a Regione e Comune

ilgiorno.it Il sistema è rivoluzionario. Sulla carta. Il tassista sceglie l’orario che preferisce sulla nuova app e attende che gli arrivi una mail (da stampare ed esporre in macchina) con i nuovi turni. Tutto informatizzato. Tutto gestito dall’applicazione «MilanoInTaxi» concepita da Fastweb su mandato di Palazzo Marino per sostituire le vecchie colonnine ai posteggi. Peccato che finora solo pochi conducenti siano riusciti a completare la procedura; se consideriamo che il termine è fissato per l’8 gennaio, allora ecco che si materializza il problema. La corsa contro il tempo è già scattata. E ci son voluti i vigili per gestire il traffico di auto bianche davanti all’Ufficio Auto pubbliche di via Messina 53.

Le lamentele dei tassisti sono finite in una lettera delle associazioni di categoria Satam, Tam e Unione Artigiani indirizzata a Regione e Comune: nella missiva si sottolinea in particolare che «i due principali sistemi operativi per Smartphone (iOS e Android, ndr) hanno ancora notevoli difficoltà di aggiornamento». In sostanza: il sistema non funziona, e solo una piccola parte dei 4.855 padroncini è riuscita ad effettuare il cambio.

I sindacati chiedono una proroga della scadenza di lunedì, «differendola di almeno 30 giorni». In ogni caso, chi non riuscirà a mettersi in regola continuerà «a svolgere il servizio con il turno in disponibilità». Finita? No, perché la notte di Capodanno i tassametri di un determinato modello sono «impazziti», calcolando le corse con tariffe di qualche anno fa. Quindi più basse. Un salto nel passato che i conducenti non hanno gradito.

9 commenti

  1. Ma quale protesta? Sono qui a Palazzo Marino da solo!!! Qui lo dico e qui lo nego! Mi incateno in piazza della scala e incomincio UNO SCIOPERO DELLA FAME fini a quando non ci saranno MISURA ANTIABUSIVI e SICUREZZA IN CITTÀ. Non è più Milano. È GOTHAM CITY. Adesso basta!!!!!!!!!

  2. E non mi vengano a raccontare la FAVOLA del tassametro impazzito per responsabilità della ditta di manutenzione. CHE L ANIMA DI BOBBY SANDS MI PROTEGGA

  3. Quando un paese affonda, affonda x intero. I ricchi, che non fanno i tassisti, se ne fregano xchè comprano il proprio welfare personale con la ricchezza privata. Gli altri subiscono. Va detto ad onor del vero che il responsabile dell’ufficio autopubbliche si impegna personalmente moltissimo x cercare di risolvere i problemi della coda interminabile e comprenaibilmente innervosita che gli si para davanti. Ma il problema è di sistema. È va ricercato a mio parere nello stato di abbandono in cui versa la categoria che offre uno fra i migliori servizi pubblici di trasporto pubblico non di linea senza costi al mondo.

  4. Cos’altro devono farci x aprire gli occhi a tutti noi, adulti e giovani?, una categoria unita avrebbe bloccato la citta oppure tutti sotto regione e comune mentre sappiamo solo lamentarci . Con noi possono fare cio’ che vogliono, possono distruggerci cone e quando vogliono. Spero i nostri avv.prendano qualche iniziativa x bloccare l’arroganza di chi vuole la nostra fine. Noi non siamo capaci. Minimo sarebbe chiedere danni morali e finanziari .permettere a chiunque di rubarci il lavoro significa x noi non riuscire piu a SOPRAVVIVERE

  5. All ufficio autopubbliche stanno tenendo per un certo verso un comportamento esemplare. Il problema è un altro: PERCHÉ LA GIUNTA COMUNALE CI RITIENE DEI NEMICI DA PERSEGUITARE? Basta con le letterine a regione e comune. QUI NENCINI NON C ENTRA! MISTER EXPO HA DECISO CHE DOBBIAMO MIRIRE. E noi ora abbiamo tutto il diritto di farci sentire.

  6. Khoolaas, lo stato di abbandono della categoria lo possiamo risolvere solo in un modo. Abbandonando in massa le sigle sindacali che ci rappresentano ed unirci in UN CORPO UNICO DI MESTIERE che possa parlare con una voce sola. Cosa che dovrebbero fare anche le altre categorie di lavoratori. Proviamo a mettere da parte ciò che può succedere in questo lasso di tempo a roma(poco e niente). Sappiamo tutti che ormai IL SINDACATO nella sua accezione del termine è solo in appendice del ..SISTEMA DEI PARTITI. Chi risponde a destra e chi a manca. SOLO UNA FORTE UNITÀ SPIRITUALE(scusate il termine) da parte nostra può fare girare la ruota in senso contrario. Da qui la proposta per Milano: DIMISSIONI IN MASSA DALLE SIGLE E FORMAZIONE DI UN SINDACATO DI MESTIERE CORPO E RAPPRESENTANZA DELLA CATEGORIA.

  7. Non è una chimera, è la chiave per aprire L ART. 46 DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA. Niente di eversivo.

  8. Khoolaas mi sembra un po’ esagerata la tua affermazione che dice “la categoria che offre uno fra i migliori servizi pubblici di trasporto pubblico non di linea senza costi al mondo.” Questa affermazione, già affermata piu volte da colleghi, è indice di quanto molti colleghi si sentano fuori dal contesto , in un mondo proprio dove tutto è dovuto alla categoria e nulla deve essere chiesto. L affermazione citata è alquanto discutibile, in primis perché il servizio pubblico che svolgiamo non è affatto gratuito e può essere svolto al meglio con buone auto pulite e sicure in quanto il cliente paga . E poi è sbagliata perché se fosse il servizio migliore senza costi al mondo non verrebbe minacciato da un servizio privato anch’ esso ( come scrivi tu ) senza costi al mondo ,che è il servizio con auto nere e autisti in giacca e cravatta

  9. Marco sei fuori contesto, forse pensi di essere sul blog della Croce Rossa. Come potrebbe un servizio pubblico condotto da privati essere gratuito? Ti ricordo anche che gli “autisti in giacca e cravatta” che svolgono il servizio taxi sono fuorilegge, nel senso che esulano dalla legge quadro che li inquadra (appunto) nelle rimesse e non in giro a rubare corse ai taxi.

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