Roma, protesta dei tassisti davanti al ministero dei Trasporti: traffico in tilt e lancio di petardi a Porta Pia

ilmessaggero.it Caos in Centro a Roma per la protesta dei tassisti che si sono dati appuntamento a piazzale di Porta Pia, davanti al ministero dei Trasporti. Lunedì sera la trattativa sindacale è saltata ed è stato indetto uno sciopero nazionale dalle 8 alle 22. 
TENSIONE – Momenti di tensione in mattinata per l’esplosione di petardi e l’accensione di fumogeni e quando è arrivato il segretario di Unica Cgil taxi Nicola Di Giacobbe: molti i fischi contro il sindacalista che è stato portato via dalla piazza dalle forze dell’ordine. «Non rappresenti più nessuno – hanno detto i tassisti a Di Giacobbe – non devi andare a parlare a nome nostro al Ministero». I sindacati dei tassisti hanno annunciato «nuove azioni di protesa a partire dalla prossima settimana, anche in vista degli incontri con il governo».

CAOS TRAFFICO – I tassisti hanno bloccato il traffico a Porta Pia, molte linee Atac sono state deviate, Corso d’Italia in direzione di Piazza Fiume è stato chiuso al traffico. Nel primo pomeriggio un gruppo di tassisti, provenienti soprattutto da Napoli, si è diretto  verso Palazzo Chigi.

I DISAGI – Disagi alla stazione Termini per l’assenza delle auto bianche, centinaia di turisti rimasti a piedi, in fila inutilmente agli stalli dei taxi. Caos anche all’aeroporto di Fiumicino dove sono state intensificate le corse dei pullman e dei treni fino a Roma. Disagi oggi anche per gli utenti della metro A e B a causa di «un numero di treni inferiore rispetto al programmato», ritardi e ressa sulle banchine, così come purtroppo accade da diverse settimane.

I MOTIVI DELLA PROTESTA – «Rispetto all’ultimo documento ricevuto dal ministero delle infrastrutture e trasporti, a parte qualche piccola irrilevante variazione sul discorso piattaforme tecnologiche, non ci risulta nessun elemento che possa farci pensare di sospendere lo sciopero» aveva affermato Alessandro Atzeni di Uiltrasporti Lazio settore taxi. «L’obiettivo che il governo intende raggiungere – ribatte il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini – è regolare il mercato perché i servizi resi ai cittadini siano più efficienti e più adeguati alla domanda. È nostra intenzione perseguire questo obiettivo, superando le varie forme di abusivismo, regolamentando le piattaforme tecnologiche, promuovendo su base regionale i servizi Ncc». «Siamo consapevoli, come afferma il Viceministro Nencini, che il mondo attorno a noi è cambiato, ma non siamo certo noi a voler ‘mettere le mutande alla storià perché siamo sempre stati favorevoli a qualsiasi innovazione e nuova tecnologia che migliori il servizio all’utente – afferma in una nota Loreno Bittarelli, presidente dell’Unione Radiotaxi Italiani.​ – Non possiamo però accettare che le tecnologie vengano usate come strumento per violare le Leggi esistenti, o quantomeno per dilatarne i contenuti, favorendo la speculazione finanziaria e lo sfruttamento dei lavoratori».

«Pur condividendo i motivi della protesta, non ne condividiamo le modalità – hanno detto le tassiste romane – Nell’esprimere il nostro dissenso facciamo appello a tutte le sigle sindacali affinché si ristabilisca un contatto con la base e si tenga conto della volontà delle persone di cui voi state decidendo il destino lavorativo. Pensiamo sia possibile contrastare la folle volontà politica di svendere il paese alle multinazionali senza far pagare un prezzo troppo alto né all’utenza né alla cittadinanza quando, soprattutto a Roma, la mobilità è già duramente messa alla prova».


11 commenti

  1. Volevo complimentarmi con quei colleghi m.tassisti!!!!!!!!!!!!!
    Si proprio loro che oggi a ROMA MENTRE TUTTI ERAVAMO FERMI LAVORAVANOOOOOOOO

    GRANDI E GRAZIE

    QUESTI SONO FATTI
    E NON CHIACCHIERE

    BATTETE ORA UN COLPO VOI IPOCRITI!!!!!!!

  2. Eravamo solo noi da Napoli.
    Il giorno che non saliremo più sarete morti.
    In foto sono dietro a quello con il capello bianco ed il resto tutti napoletani.
    Le prossime credo che le faremo a casa nostra.
    Come i milanesi, i torinesi e tutte le delegazioni che sono venuti dalle altre città d’Italia in gruppi di 2 o 10 soggetti.
    State dietro I vostri delegati ed avrete quel che vi meritate.

  3. A Milano praticamente non ha lavorato nessuno……cerano i soliti presidi di protesta in Centrale, Linate e Malpensa……ma di taxi in giro non c’ e ne sono stati.
    Spero invece che non abbiano lavorato nei piccoli centri, dato che quelli che si fermano siamo sempre noi nelle grandi città.

  4. SIETE DEI LEONI DI TASTIERA! VOLEVATE LO SCIOPERO!!….ABBIAMO VISTO COSA AVETE SAPUTO FARE! NON ABBIAMO Più NIENTE DA DIRCI A RIGUARDO. MARCO PLEASE nel rispetto di chi oggi ha scioperato a porta pia sotto la minaccia dei celerini CHIUDI QUESTO POST PER PIACERE.GRAZIE.

  5. Caro Ciro credo tu abbia ragione….a Milano fanno i fighetta,e credo solo voi abbiate le palle x fare qualcosa,qua li vedi ridere ai ppsteggi come niente fosse,oggi saranno andati a fare compere…che branco di pecore sottomesse…e io li a Roma,ma speriamo che ci rimanete fissi sul taxi.

  6. è ora di finirla con sti venduti alla multinazionali del caporalato, che vogliono tutti a 700 al mese e spese del mezzo (sia furgoncino o bici o auto) a carico tuo! FERMIAMOCI e basta! le lotte Monti e Bersani prima e prima ancora INSEGNANO CHIARAMENTE

  7. Per quanto mi riguarda possiamo stare ancora fermi due settimane. Dobbiamo fare capire a ste teste di.. che questa partita noi non la vogliamo perdere!

  8. Ciro2 hai ragione ,tanto vale che ognuno rimanga nella propia citta e si dia da fare in “loco”.Riconosco che siete sempre presenti ,numerosi e “ATTIVI”

  9. Adesso non basta più 23 sigle sindacale ne n’è un’altra .sono 24 e daee.una altra come il pd.tutto abusivo.

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