Il governo liberalizza i taxi: Uber fa rotta sull’Istria

ilpiccolo.gelocal.it I taxi Uber sbarcano in Croazia superando anche gli ultimi intoppi burocratici. Decisiva la legge presentata dal governo in materia di trasporti stradali che liberalizza il servizio taxi e abolisce la limitazione del numero di licenze mettendo fuori uso anche i regolamenti sulle tariffe definiti dalle autonomie locali. La Uber Hrvatska, la società che rappresenta Uber in Croazia, si è già messa alla ricerca di autisti/tassisti in vista della partenza della nuova stagione turistica. Sul sito di domanda e offerta di lavoro MojPosao sono comparsi annunci per la ricerca di personale: i termini per la presentazione delle domande scadono il 31 dicembre.

La nuova legge che liberalizza il settore dei taxi dovrebbe essere approvata entro l’inizio della prossima stagione turistica. A Pola saranno abolite tutte le disposizioni municipali sul numero delle licenze o concessioni e sul colore del taxi (ora è il bianco). In virtù della nuova normativa le città avranno l’obbligo di rilasciare il permesso di svolgere il servizio taxi sul loro territorio a tutti i titolari di una licenza senza particolari vincoli. Una vera rivoluzione considerato che i tassisti croati potranno lavorare in tutta l’Istria.

Certamente l’arrivo del servizio Uber scatenerà la reazione dei tassisti abituati a operare in regime di esclusiva, come era avvenuto nel recente passato con altri servizi alternativi a basso presso come City Car e Taxi Cammeo poi falliti. Ma l’arrivo di Uber potrebbe realmente sconvolgere il settore dopo il successo avuto dal servizio in tutto il mondo. Il presidente della sezione tassisti presso la Camera di commercio Petar Jovetić fa buon viso a cattivo gioco: «È positivo che ci sia la concorrenza – dice – ma dovrà essere leale e con regole uguali per tutti». Dal canto suo l’amministrazione municipale del sindaco Boris Miletić afferma di non avere ancora informazioni ufficiali sull’arrivo del servizio Uber.

E intanto Uber fa sapere sulla sua piattaforma Internet che il servizio sarà offerto in due modi: il conducente interessato potrà aprire una società o un esercizio artigianale diventando autista autonomo.

Nel secondo modo il conducente potrà svolgere servizio alle dipendenze di un soggetto individuale o esercizio artigianale. Il guadagno dipenderà dalle ore trascorse al volante e sarà intascato una volta alla settimana. Le uniche condizioni per diventare autista Uber sono possedere la patente e non avere precedenti penali. Indubbiamente il punto forte dei taxi Uber saranno le tariffe più basse rispetto a quelle in vigore e ciò grazie alle applicazioni mobili sul telefonino che metterà in collegamento diretto passeggeri e autisti evitando tempi morti e corse a vuoto. E sicuramente lungo la costa adriatica croata in estate ritornerà il servizio Uber boat, introdotto con buoni risultati nella stagione scorsa.


8 commenti

  1. “Il guadagno dipenderà dalle ore trascorse al volante e sarà intascato una volta alla settimana”
    Questa e bella, oltre a dover lavorare oltre a quello che il corpo ti permette, sei un libero professionista, ma vieni pagato a settimana, come un dipendente.
    Ma questi veramente non hanno limiti.

  2. Daniele non c è limite al turbocapitalismo. L unica soluzione è una rivolta mondiale, ma il suddetto ha un grande potere. Riuscire ad anestetizzare coscienze e neuroni. Esempio tipico: li vedi i pedoni attraversare la strada con gli smartphone? E NON È UN ROMANZO HORROR

  3. Forse dobbiamo imitare i colleghi francesi e spagnoli .Tanto vale giocarsela tutta. IN QUALSIASI MODO

I commenti sono chiusi.