Bologna, taxi in mobilitazione. Mercoledì 15 presidio, sciopero il 21

ilrestodelcarlino.it Fermo restando lo sciopero nazionale del 21 novembre, taxisti e conducenti Ncc (le cosiddette auto blu) saranno in presidio mercoledì 15, dalle 17 alle 19, sotto le Torri della Regione; queste mentre i loro rappresentanti incontrano le istituzioni. Inoltre, venerdì 17, si terrà un’assemblea per definire le prossime iniziative di protesta a tutela del settore. A far arrabbiare, con l’aggiunta del presidio in viale Aldo Moro, Ascom Taxi, Cna Fita, Confartigianato tr.asporto persone, Tsb, Uil Trasporti, Unica taxi e Uritaxi, le ipotesi avanzate dal Ministero dei Trasporti relative il riordino della normativa di settore che, per le sigle sindacali, «evidenziano la volontà del Governo di consegnare il trasporto delle persone a potentati economici e destrutturare il servizio di noleggio con conducente trasformandolo in un’attività privatistica». Quando, invece, «per garantire il controllo sulle attività, il servizio del trasporto non di linea deve restare pubblico».

E’ evidente, sottolineano i sindacati di categoria, che «la destrutturazione ipotizzata favorirebbe le piattaforme tecnologiche per le quali il Ministero ad oggi ipotizza solamente un blando inquadramento. Significativa è la volontà di creare una condizione di vantaggio per le piattaforme tecnologiche attraverso l’introduzione di una norma “ad personam” in cui per le sole strutture previste nei settori Taxi e Ncc i soci possano operare in concorrenza alle strutture cui aderiscono, tutto questo in violazione al Codice Civile(art. 2527 c.c.) e a quanto riconosciuto a qualunque altra forma societaria in qualunque altro settore».

L’insieme delle ipotesi avanzate «rappresenterebbero di fatto il definitivo colpo ai settori taxi e noleggio con conducente come servizi pubblici e alle correlate garanzie a tutela dell’utenza. La sola logica di mercato per settori come il servizio taxi e noleggio con conducente concederebbe la possibilità di decuplicare i costi dei trasporti nei momenti di maggiori richiesta al fine di massimizzare i profitti, impedendo di fatto l’utilizzo dei servizi a tutti coloro che non hanno possibilità economiche, in contrasto con gli stessi principi stabiliti dalla Costituzione».


Un commento

  1. Bene dopo Milano Bologna Avanti anche altre città . Il 21 e vicino La protesta deve aumentare di tono

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