La protesta dei taxi arriva in Prefettura «Ora un presidio davanti alla Regione»

ilgiorno.it UNO STRISCIONE con la scritta: «I tassisti di Milano». E una croce di legno a far intendere la temuta fine del servizio taxi «a vantaggio di Uber e delle altre multinazionali interessate a entrare nel mondo dei trasporti». Poco più di 150 conducenti di auto bianche si sono ritrovati ieri mattina in largo 11 settembre 2001, davanti a Palazzo Isimbardi, per protestare contro la riforma del settore presentata (a voce) dal Governo nei giorni scorsi.

Una riforma che non piace né ai padroncini né agli Ncc, tanto che per una volta pare profilarsi un’inedita alleanza tra categorie di solito distantissime per opporsi alla proposta del Ministero dei Trasporti. Al presidio, organizzato in maniera unitaria da tutte le sigle sindacali, hanno preso parte solo i tassisti fuori turno, così da garantire il servizio in città; l’iniziativa è andata avanti dalle 11 alle 13, con blocco del traffico in corso Monforte tra l’incrocio con via Donizetti e quello con via Visconti di Modrone. I rappresentanti dei lavoratori sono stati ricevuti dal capo di Gabinetto della Prefettura Anna Pavone, che si è impegnata, secondo quanto comunicato a fine incontro dai tassisti, «a informare il Governo con comunicazione diretta ai Ministeri competenti».

IN SOSTANZA, i conducenti hanno ribadito anche a Palazzo Diotti «le difficoltà, che nel caso di stravolgimento del settore, si avranno ai danni dell’utenza e della categoria». Confermato il fermo nazionale già fissato per il 21 novembre. Entro quella data, i sindacati stanno pensando di organizzare altri presìdi sia davanti al Pirellone che davanti a Palazzo Marino. N.P.



16 commenti

  1. PRESIDIO CONTINUATO ATURNAZIONE DAVANTI A PALAZZO……MAJORINO! NESSUNA TREGUA AL PODESTÀ! ATTENZIONE! IL PODESTÀ DI MILANO È SEDUTO SULLA SUA POLTRONA PER FARE GLI INTERESSI DEL GOVERNO! NON DIAMOGLI TREGUAAAAAAA

  2. E ricicciata fuori la Bolkstein ! Subito altri presidi , tutti i giorni in tutte le città subito

  3. A Marzo quando non hanno rispettati i patti dovevamo scendere subito in piazza “peggio di febbraio “.

  4. Ma avanti senza tregua dove???????
    Vedo solo bla bla blaaaa!!!
    E si bisogna aspettare i tempi tecnici dello sciopero!!!!!!!!!!!!

  5. E mai possibile che oltre lo sciopero “CLASSICO” , regolare codificato, non vi vengano in mente altri modi .? E pure se ne è accennato parecchie volte . Mah!

  6. macchine in box…fuori in 5000 a passeggiare per milano sui marciapiedi e non…hai voglia a chiedere i documenti…

  7. Mirko , se lasci auto in box ti direbbero ” mancato servizio” io invece voglio essere inattaccabile. Ma è cosi problematico ritrovarsi facciamo x esempio in migliaia ogni ora o due ore tanto x dire in una certa zona ?Io non conosco Milano ma immagino che in “certe zone in certi orari ” ci sia più richiesta che in altre . E “NORMALE “che vada dove ce più lavoro. Che fai ? Mi vieti tu di lavorare. Sarebbe un bel paradosso . Si andrebbe Qua o la senza uno schema “fisso” “casuale” “non predeterminato ” . Nessuno ti può accusare di mancato servizio , di sciopero non autorizzato ( stiamo lavorando) nessun Corte o manifestazione ( per cui è ricchi autorizzazione ) .Se per esempio alle 10 sto a piazza Duomo alle 12 in un altro luogo alle13 un altro ancora di cosa mi vuoi accusare ?Il mio lavoro prevede appunto questo .SE POI DOBBIAMO ANCORA FARE I BUONI , I GENTILI, GLI EDUCATI ALLORA ASPETTIAMO IL 21 COME VORREBBE “QUALCUNO” E FACCIAMOCI PRENDERE PER IL C…O ANCORA.

  8. È un’ottima idea Zaffiro..basta che ci svegliamo e facciamo qualcosa per non perdere il nostro lavoro prima che sia troppo tardi…

  9. Ragazzi questo silenzio è spaventoso, spero solo che le ooss sappiano quello che stanno facendo.
    Il decreto interministeriale non segue i normali passaggi legislativi ed in un attimo diventa peggio del decreto lanzillotta inserito nel mille proroghe.
    Il governo è alla fine il DL Lancillottoa scade il 31dicembre, il mit ha fatto capire che vorrebbe concertazione ma tenendo presente i principi cardine elencati (figura giuridica e cumulo su tutti), entro la sua fine deve pagare dazio alle multinazionali U…=noleggi my….=taxi!!

    NON VORREI CHE IL SILENZIO STIA A SIGNIFICATE CHE TUTTO SIA GIÀ SCRITTO E CHE LA SITUAZIONE SIA GIÀ IRRIMEDIABILE ALTRIMENTI NON RIESCO A SPIEGARMI IL SILENZIO OLTRE A QUALCHE PRESIDIO DI FACCIATA.

    FORSE CHI DI DOVERE NON SA COME COMUNICARE LA CATASTROFE ALLA CATEGORIA???????????????????

  10. Giada , figura giuridica e cumulo non sono “principi cardine ” . sono la FURBATA CHE VORREBBERO FAR PASSARE E SU QUESYO NON SI PATTEGGIA PERCHE NON CE ASSOLUTAMENTE NULLA CHE MI POSSA RIPAGARE DALLA DISTRUZIONE CHE NE DERIVEREBBE. NULLA PROPIO NULLA . QUINDI PROPOSTA IRRICEVIBILE DOVE NON CE NIENTE DA TRATTARE ASSOLUTSMENTE NULLA .

  11. Giada secondo me hai capito tutto il dilemma è come farlo capire a colleghi ormai indifferenti. Purtroppo ce ne sono tanti

  12. @zaffiro… più volte marco non ha giustamente pubblicato i miei commenti relativi a eventuali forme di sciopero bianco… magari questa volta il commento passa, tanto sono solo chiacchiere tra colleghi mugugnanti… e il mugugno è sempre concesso. alla fine sono solo cose banali che tutti possono arrivare a pensare.
    a milano basterebbe che il lunedi ci fossero 2000 taxi in piazzale baracca, martedì in via verri, mercoledì in stazione centrale, giovedì in piazza xxiv maggio, ecc, ecc… dopo una settimana vedi che succede qualcosa.
    oppure carico mio zio e col tassametro acceso in turno vado a spasso per la città. a rivedi che dopo una settimana succede qualcosa.
    poi non mi si venga a parlare di mancato servizio o sciopero non autorizzato.
    il fatto che non lo facciamo significa solo che abbiamo una coscienza e un rispetto nei confronti del pubblico servizio e degli utenti, cosa che i nostri governanti autorizzati o abusivi che siano non hanno.
    il sistema taxi è uno dei rari sistemi virtuosi e sostenibili esistenti. non costa niente allo stato e, laddove ci sia un picco di lavoro, i taxi si precipitano ad abbassarlo, pensando contestualmente al servizio e alla pagnotta.
    e i radiotaxi, pur con tutti i loro limiti, difetti, corruzioni, collusioni, corporazioni, ecc assicurano a costo zero per gli utenti un ottimo servizio… dal 1960… no, dico… dal 1960. io nascevo nel 1964. è un servizio che funziona, che non costa nulla agli utenti, costa ai tassisti che, al di la del fatto che si possano lamentare del costo, continuano a sovvenzionare, e non ci pensano nemmeno a mollarlo… magari cambiano colore, ma la sostanza non cambia.
    siamo dei lavoratori, dei grandi lavoratori, non siamo dei santi, ma nemmeno dei ladri. solo lavoratori.
    solo milano dispaccia 100.000 corse al giorno, è evidente che a qualsiasi persona fisica o giuridica farebbe piacere mettere le mani su 1 euro per ogni corsa solo per aver intermediato.
    e se io fossi un finanziatore di una qualsiasi private equity ci investirei qualche spicciolo… figuriamoci spregiudicati banchieri e lobby finanziarie…. come si dice a milano… se la và, la gha i gamb… male che vada i dividendi saranno ridotti di poco.

  13. In qualsiasi settore del mercato, l’utenza viene ingolosita dal paradigma “più concorrenza=tariffe più basse” e addomesticata a non preoccuparsi di come e perché viene loro fornito un determinato servizio a tariffe stracciate. Secondo la regola del “meno spendo, meglio è” sono proliferate nel giro di pochi anni e a velocità vertiginosa, tutta una serie di «trappole» che il cosiddetto mercato libero impone ai fornitori di beni e servizi, costringendoli un passo dopo l’altro a svendere dignità professionale e profitto minimo di sussistenza. Peccato che questa libertà del mercato venga amministrata da soggetti a livello, guarda caso… multinazionale, ben attenti a qualsiasi possibilità di business che si possa affacciare all’orizzonte! E’ sotto il nostro naso il caso di Amazon, che inizialmente si occupava della vendita online di libri di ogni genere; ora Amazon vende di tutto, anche gli alimentari e i “sexy toys” … e non si fermerà sicuramente qui, siatene certi. Il settore del trasporto pubblico non è certo appannaggio di “appetiti” diversi da quelli di Amazon, poiché la logica del mercato è fare fatturato ora, sempre, sempre più. Il trasporto pubblico locale non di linea (un giorno non molto lontano, ANCHE quello di linea) è un bocconcino molto appetitoso di cui hanno già assaggiato le peculiarità e non aspettano altro che iniziare la grande abbuffata. Come ritengono di sfuggire alla fauci del mostro i tassisti e i noleggiatori ? Tentando goffamente di promuovere tariffe più “leggere”? E’ del tutto inutile, perché quelle tariffe a lungo andare, non saranno più sostenibili! Con il miglioramento qualitativo del servizio? E’ del tutto inutile, perché qualcuno continuerà a sostenere che “meno spendo, meglio è” anche se sarà seduto su sedili di ermellino!
    Quindi, amici miei, credo abbiate capito tutti, ma tanti di noi ficcano la testa sotto la sabbia come gli struzzi, per sfuggire da una realtà, fare finta che non ci sia, che giorno dopo giorno li attanaglia, come dice Greta.
    Tra anni trascorsi ai tavoli di concertazione, passati per lo più a fare meschini giochi politici o giri di parole ridondanti, a vedere sorgere e modificarsi nuove realtà concorrenziali, mostrate agli occhi di tutti come autentica innovazione, ma taciute a tutti dai media nei loro aspetti più oscuri e deleteri, nessuno è riuscito a progredire di un solo passo verso una possibile soluzione a favore della salvaguardia del settore. Questo è il governo che vuol passare alla storia per molte porcate travestite da prodigi, ma anche come “l’unico che è stato capace di sconfiggere la potente lobby dei tassisti”, davanti ad una numerosa platea che si prodigherà in appalusi a non finire. I nostri rappresentanti sindacali, non so se hanno bisogno ancora di capire… per intervenire.

  14. Raul .giusto Francesco la clientela di cui parli tu e pronta a mollarti per pochi centesimi.Come dice Raul sono imboccati e abboccano alla grande .tanto sono sicuri che ce qualcuno a qualsiasi ora qualsiasi giorno “obbligato a starci a prezzo amministrato” del resto se ne fregano .Sono pochi quelli che conoscono veramente la realtà .Comunque fate come volete .Aspettiamo il 21 buoni buoni buoni ,zitti zitti.

  15. e poi Francesco non MUGUGNO, sono super stufo,super stressato e principalmente SUPER INCAZZATO.SE tu hai grande capacita di supercontrollo BUON PER TE. Io mi sono rotto c….i. Poi ripeto ,fate come volete !,fate pure ,..bene. volete aspettare l 21 tranquilli tranquilli, fate pure , ma spiegami una cosa! A marzo quando non hanno rispettato gli impegni perche non si e fatto niente? a cosa sono servite le due settimane di sciopero?Ora il 21 quando non risolveremo niente che cosa faremo?programmeremo altro sciopero per il 2 dicembre ?e poi un altro ancora ?Dimmi dimmi , ti ascolto Spiegami pure perche stiamo a novembre senza che si e mosso nulla,e ci ritroviamo pure con le norme continuamente manipolate contro di noi . aspettiamo il 21. intanto vado a comprarmi il fischietto,un tamburello .

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