Comunicato alla Categoria Taxi (proclamazione sciopero 21 novembre ’17)

Il 23 febbraio u.s. dopo una settimana a dir poco difficile, a causa di iniziative spontanee del servizio taxi, i rappresentanti delle Associazioni di Categoria, alla presenza del Ministro Del Rio e dei rappresentanti dei Ministeri MIT e MISE, hanno condiviso un percorso, confermato dal Presidente Gentiloni, volto all’emissione entro trenta giorni del decreto attuativo interministeriale ai sensi della L. 22 maggio 2010, n. 73. Ad oggi questo decreto non è stato ancora firmato dal Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio e dal Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, nonostante una bozza di articolato ci fosse stato presentato prima della fine del mese di marzo u.s. e riproposto nel mese di luglio confermando la sua stesura il 2 agosto 2017, nel corso dell’incontro al Ministero dei Trasporti.

Le Associazioni Sindacali e le Organizzazioni di Categoria dopo diverse sollecitazioni rimaste inascoltate, prendono atto della mancata volontà da parte di questo Governo di dare attuazione agli impegni presi, e considerano questo ritardo nell’attuazione degli stessi, una grave mancanza che deve essere al più presto colmata.
Il servizio Taxi in assenza di regole certe che dovrebbero essere ripristinate dal decreto attuativo, subisce giornalmente l’assalto di soggetti che utilizzano impropriamente i titoli autorizzativi, nonché attacchi da parte di soggetti strutturati e supportati da multinazionali che invadono il mercato disconoscendo le regole più elementari del trasporto pubblico non di linea, producendo gravi scompensi nel servizio e verso l’utenza con vere e proprie operazioni di dumping.
Questo Governo che strizza l’occhio alle Multinazionali preferisce evidentemente un servizio senza regole che porterà allo svilimento del servizio pubblico stesso, gestito e controllato in futuro non più dagli enti locali preposti ma da società monopoliste, sviluppando una attività di caporalato digitale con lo sfruttamento di operatori autorizzati e abusivi conclamati.
La Categoria non è più disposta a operare in contesto senza regole o peggio con regole solo per alcuni; rivendichiamo una stringente regolamentazione per chiunque operi nel settore del trasporto persone non di linea.
Per le ragioni sopra esposte le Associazioni di Categoria firmatarie del presente documento, programmano iniziative sindacali attuate nel rispetto della regolamentazione vigente e che non inficeranno il regolare svolgimento del servizio nelle città di Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Napoli e proclamano una giornata di fermo nazionale taxi per il giorno 21 novembre 2017
Le Organizzazioni Sindacali Nazionali del Settore Taxi
FAST TPNL –  FEDERTAXI CISAL – SATAM – SILT – TAM/ACAI – UGL TAXI – UNIMPRESA UTI – CLAAI – FIT CISL – USB-TAXI – MIT – FAISA CONFAIL – UNICA TAXI CGIL – URI – UILTRASPORTI – URITAXI
Firenze, 6 ottobre

12 commenti

  1. Ministro del Rio in sciopero della fame. Ministro calenda impegnato con donna virginia. SVEGLIAMO QUESTI PRINCIPI DEL MALE

  2. Forse ho capito male?! È stato indetto uno sciopero ma che non coinvolgerà le principali città in cui opera la maggior parte della categoria e dove è maggiormente presente l’abusivismo. Non può essere così! O sbaglio?

  3. Andrea72 ci saranno iniziative locali prima della data dello sciopero (manifestazioni autorizzate, presidi autorizzati) e lo sciopero NAZIONALE il 21 novembre.

  4. Allora si sciopera x una attuazione dell’ 1quater (rientro in rimessa) x poi cambiare l’intera 21/92. Ma siccome la legge delega decade nell’agosto 2018 e in mezzo ci sono le elezioni, avremmo il governo che prima di spirare ci dà quello che nessun altro governo ha mai fatto senza poi fare la riforma. Un capolavoro degno del miglior richelieu. Speriamo.

  5. Beh, bisogna capirlo il ministro… ieri era ad Alba ad inaugurare la Fiera del Tartufo (ma non dovrebbe occuparsi di infrastrutture e trasporti?) poi dovrà iniziare lo sciopero della fame a staffetta in favore dello Jus Soli… come possiamo pretendere noi umili servi della gleba che trovi il tempo di apporre una firma???

  6. Vediamo se non verrà ritirato come le altre volte per farci prendere per il c..o!!!
    Diversamente questa volta non si deve saltare e scimmiottare nelle piazze non serve, ma agire seriamente…finché sarà necessario…

  7. Partiamo con manifestazione e presidi autorizzati. Certo che se del caso il 21 DOBBIAMO ANDARE TUTTI COMPATTI A ROMA. Ma mi domando…..il 21 novembre questi ci saranno ancora?

  8. Mi sembra che più che ai servizi pubblici e al bene degli ITALIANI a questi piaccia digiunare a tartufo e distruggere il tessuto sociale del paese fino a quando gli sarà possibile. La lotta vera arriverà poi, quando dopo la FARSA ELETTORALE FORZA ITALIA E PIDDDDDDI AVRANNO LE REDINI DEL PAESE. Ho studiato la legge elettorale se dovesse passare così noi avremmo SOLO IL POTERE DI METTETE UNA X. Il resto lo fanno scorporo e nomine dall alto in magari più di 5 collegi in tutto il paese. IN PRETICA VOTIAMO SOLO COME FOSSE UNA PRASSI.

  9. Questo significa però che bisogna convincere chi si vuole astenere. PIÙ SI ALZA IL QUORUM E PIÙ IL ROSATELLUM DIVENTA INEFFICACE. A spanna basterebbe un 78 per cento di aventi diritto al voto.

  10. Il 21 Novembre ? Un po lontanuccio ! Previsione : ci diranno che non si fa sciopero con le trattative in corso (da febbraio !!!!!!!) quindi ci chiederanno di sospenderlo. Nel frattempo la stampa e gli ” opinionisti” nei talk show (ormai li conosciamo ) diranno di tutto e di più . ci ritroveremo con altri protocolli di intesa e rassicurazioni varie poi sotto natale ( il 21 novembre non e tanto distante ) non si può scioperare ed eccoci arrivati al 2018. Mi domando ? Ma perche il 21 Novembre ?? Prima che cosa hanno
    da fare ? Sono previste “attività” locali ? Magari qualche iniziativa ( senza strafare ) ?tanto per fargli “sentire” che ci siamo ?

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