Termini, odissea taxi: caccia alle auto bianche e gli abusivi dilagano

ilmessaggero.it IL VIAGGIO La coda di turisti scorre poi si ferma. I taxi incolonnati sfilano lentamente, sembrano non avere fretta, meglio autogestirsi il lavoro con molta calma. Anche di lunedì, nel centro della capitale, l’ idea di arrivare e salire a bordo di un taxi è un’ utopia. Alla filosofia di Roma – tutto con calma e senza per favore – ci si deve abituare e subito. Come ai barboni distesi all’ entrata, agli extracomunitari sul punto di litigare, alle bande di scippatrici e a certi brutti ceffi che non vien voglia di scendere più nella metropolitana. Con i vigili dall’ altra parte, di spalle, lontani.

Una calma solo apparente serpeggia alla Stazione Termini, dove domenica pomeriggio alle 17,30, un gruppo di tassisti abusivi se le è date di santa ragione per accaparrarsi un cliente. Il giorno dopo si tengono lontani, oltre all’ Esercito ci sono due agenti della Municipale, «e poi sono furbi, vengono nel weekend e nelle ore di punta», spiega un tassista regolare. Strani personaggi che approfittano della confusione, dei taxi insufficienti per adescare i turisti. Scelgono la mèta migliore, saltano file, si fanno largo con prepotenza. D’ altronde nella terra di nessuno una scazzottata è sempre in agguato, tutto è possibile, riconosce un tassista affacciandosi al finestrino «è dall’ alto che lo permettono, l’ amministrazione comunale non dice nulla, se gli irregolari non li fermi e li metti alla porta sei complice. Ma i vigili non lo fanno mai». Lui è venuto alle mani con uno di loro, «mi ha menato, mi ha mandato in ospedale, voleva fare lo splendido per una corsa, io l’ ho denunciato e portato in tribunale». Intanto, la fila di auto bianche scorre. Ma dove sono gli abusivi? «E’ pieno, ma non se fa la spia, so’ amici», taglia corto un altro regolare. Di solito lasciano anonime auto bianche, furgoni neri dai vetri scuri e berline, lontano dal posteggio o dalla stazione e si avvicinano a piedi ai turisti e ai clienti. Così anche a Trastevere, via Giolitti, Stazione Tiburtina, davanti ai maggiori luoghi di interesse e passaggio.

UNA GIUNGLA DI OFFERTE Una giungla, tra le assenze dei taxi e il vuoto delle istituzioni, se si considera che oltre al migliaio di abusivi circolano mezzi con licenza di altre regioni. «Saranno 3mila. Vengono dalla Calabria, dai paesi del Sud, e lavorano a Roma: sono abusivi quasi legalizzati – aggiunge un altro tassista – tutti i giorni, specie nel fine settimana via internet offrono taxi per Fiumicino, Ciampino. Per noi sono appoggiati dalla giunta, perché nessuno li controlla». Hanno furgoncini neri e berline, contrattano, si mettono d’ accordo con gli alberghi, lamentano i tassisti. Hanno ottenuto la licenza fuori Roma ma lavorano qui.

SERVIZIO IN PANNE Circa 8mila invece le licenze per circolare a Roma e un migliaio di autorizzazioni per il servizio di Ncc con autovettura eppure sempre più spesso la capitale resta sguarnita, in certe ore della giornata è diventato impossibile anche solo ottenere una risposta dal centralino, la sensazione che i turni non siano calibrati sulle esigenze della città si è fatta più forte. Le auto bianche, ossia invisibili, fantasma, sono state offetto di almeno quattro denunce da parte del Codacons «per inosservanza dei turni». Spiega il presidente Carlo Rienzi che i tassisti la domenica pomeriggio alla Stazione Termini sono introvabili probabilmente perché effettuano turni minori. E’ un disastro, così offendono l’ immagine della città di Roma, poi non si lamentino degli abusivi». Quanto agli abusivi, lasciati così indisturbati, Rienzi ipotizza poco chiari scambi di favore. «Se i vigili si mettessero in borghese e li multassero a suon di due, tremila euro, forse smetterebbero di lavorare». Ma alla Stazione ci sono solo due vigili, danno informazioni, ascoltano disavventure, controllano la piazza, fanno su e giù, anche loro, forse, troppo pochi. Raffaella Troili


4 commenti

  1. Le autorita’di Roma e il sig. BITTARELLI COSA NE.PENSANO????? Non e’SCONCERTANTE?????

  2. Tranquilla… adesso ci penserà TRENITALIA CON MAITAXI…..Vedrà loro si che avranno la bacchetta magica! In fondo che cè vo? Basta un po’ di scandalismo… un pizzico di demagogia… quel tanto di interesse trasversale er voilà les jeux son fait ….

    Vi siete mai chiesti se son pazzi a rifiutare lavoro? Vi siete mai chiesti quali sono le condizioni in cui operano? No. Certo! Ci si limita a lamentarsi… a scrivere un po’ di facile scandalismo per qualche copia in più o al massimo X qualche like….

    Quali e quante categorie avete visto scioperare non certo per privilegi ma per chiedere RISPETTO DELLE LEGGI e LEGALITÀ ?
    quali e quante categorie han puntato il dito sul caporalato tecnologico… lo stesso che inginocchia i nostri figli?
    Quali e quante categorie chiedono servizi più efficienti consapevoli che il Trasporto pubblico non di linea NON PUÒ DIMENSIONARSI SUI PICCHI DI RICHIESTA NE CONFONDERSI CON IL TRASPORTO PUBBLICO DI MASSA?

    Discutere di servizio pubblico e leggere di mercato fa quasi ridere se non fosse che vien da piangere….

  3. A volte mi chiedo quanto si guadagni a fare il giornalista… Se ci siano dei premi che s’incrementano laddove l’informazione sfocia in messaggi strumentali e forvianti. Una foto scattata ( casualmente ) in un picco di domanda che comunica volutamente una carenza di auto bianche. Personalmente vorrei dire all’autore dell’articolo che il fatto di attendere un taxi è sinonimo di garanzia ad avere una tariffa amministrata dal comune in cui opera tale servizio. “Aspettare per Avere ” quindi. Forse il giornalista non ha mai visto file chilometriche in una stazione di servizio dove gli automobilisti pur di risparmiare 2 centesimi al litro aspettano in fila anche decine di minuti. Caro giornalista se vuoi fare veramente bene il tuo lavoro avvicinati alle persone in fila invece di scattare una foto e scappare via. Prova a chiedere loro se fossero disposti a pagare fino a 8 volte il prezzo di un taxi ufficiale comunale per non fare la fila. Prova a chiedere loro se siano disposti a ” Pagare per Andare “!!! Vedrai che il tuo articolo non avrebbe senso se non quello di ringraziare i tassisti per non applicare ” prezzi di opportunità ” senza tassametro ma con un algoritmo che dovresti ben conoscere!!! Invece il problema degli abusivi che circoscrivono i turisti per derubarli, quello è un problema di malcostume che si può risolvere in 5 minuti, con un poliziotto o vigile in abiti civili in mezzo alla fila di persone in attesa. ” Volere è Potere”.

  4. Ma io dico….:come si fa in un paese ormai in delirio totale quasi anarchia a scrivere e lamentarsi ancor di piu’del fatto che ogni gg banche e uomini delle istituzuoni rubano a doppie mani????Poi Rienzi nn e’stato educato al SILENZIO..!!

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