Milano Le offre un passaggio e la violenta Quarto Oggiaro, salvata dai residenti

Alle sette del mattino fuori da una discoteca frequentata da sudamericani la ventenne accetta di salire sull’auto dell’uomo di 50 anni che poi si getta su di lei 

ilgiorno.it «VUOI UN PASSAGGIO a casa? Ti porto io», chiede l’uomo spacciandosi per conducente di una ditta di noleggio. «Ok», risponde la ragazza. Sono quasi le 7 del mattino di ieri, e siamo fuori da una nota discoteca frequentata soprattutto da sudamericani. Sudamericani come la ventenne e l’autista, vittima e carnefice dell’ennesimo episodio di violenza sessuale a Milano. La ragazza, reduce da una serata ad alto tasso alcolico, fornisce all’uomo l’indirizzo di casa e poi probabilmente si assopisce sul sedile della Lancia familiare.

LUI, SULLA cinquantina, guida nella direzione giusta, ma una volta arrivato in zona Quarto Oggiaro, periferia nord-ovest della città, ferma la macchina in mezzo alla strada e aggredisce la ventenne. Siamo in via Val Trompia, a un paio di chilometri di distanza dall’area che ha ospitato Expo 2015. Lei prova a difendersi, ma viene sopraffatta dal bruto. Ha però la lucidità di suonare il clacson dell’auto per richiamare l’attenzione dei residenti della zona. E in effetti la sua richiesta d’aiuto viene intercettata da alcuni ragazzi del quartiere, che capiscono cosa sta accadendo e scendono in strada, pare armati di mazze da baseball, per liberare la vittima. «Abbiamo spaccato il vetro per tirarla fuori», riferisce uno di loro.

L’uomo resiste: prende qualche cazzotto in faccia, ma riesce a tener ferma la ventenne e a ingranare la marcia prima che la piccola folla lo linci. Dopo qualche centinaio di metri, la vittima verrà buttata fuori a calci dall’auto e abbandonata sul ciglio della strada. Sul posto arriva l’ambulanza del 118: i sanitari la caricano sulla lettiga e la trasportano alla clinica Mangiagalli per la visita al Centro antiviolenze. Intanto, sono già scattate le indagini dei vigili di stanza al vicino comando di via Drago: i ghisa partono dai racconti dei testimoni oculari, che verosimilmente hanno pure annotato il numero di targa.

La caccia all’uomo dura poche ore: a metà pomeriggio, il presunto stupratore viene individuato e fermato. Un’inchiesta- lampo, facilitata anche dalla prontezza dei residenti, che hanno fatto di tutto per salvare la ventenne. Due settimane fa, in un’altra zona di Milano, si era verificato un altro episodio molto simile: ragazza (una turista canadese di 30 anni) convinta ad accettare un passaggio da uno sconosciuto in viale Monza e poi violentata a Crescenzago, periferia est. Non risultano collegamenti tra i due casi.


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6 commenti

  1. Come mi riempie di tristezza L indifferenza riguardo a notizie del genere. NESSUN COMMENTO NESSUNA RIFLESSIONE. Ma in che mondo viviamo. Ringrazio gli abitanti del quartiere che con coraggio hanno salvato la ragazza, e invito tutti a riflettere. NEL NOME DEL NOSTRO MESTIERE SI STANNO COMMETTENDO ATROCITÀ. Che le autorità riflettano, che chi ha responsabilità di ordine pubblico si faccia avanti. ORA BASTA. LE AUTO BIANCHE SMETTANO DI ESSERE EQUIPARATE A VOLGARI PISTRIBOLI DI CRIMINALITÀ CONTRO LE DONNE. Svegliaaaaaaaaaaaaaaa

  2. Aryuna purtroppo davanti alla delinquenza non servono né discussioni, né riflessioni, serve il carcere per tenere lontano dalla società le mele marce. Che poi si sia spacciato per quello che non era poco importa.

  3. Marco vai a vedere il sito de il giornale come raffigura il tentato stupro. PRETENDIAMO SUBITO DELLE SCUSEu

  4. ecco un’altra buona ragione per rendere ancor più distinguibili taxi e noleggi.
    il taxi lo prendi in piazza. il noleggio lo prenoti presso la sua rimessa.
    se sali sulla macchina del primo che ti offre un passaggio spacciandosi per taxi, noleggio, radiobus, tram, teletrasporto, ecc prima o poi accadono queste cose.
    la mia solidarietà alla donna, e il mio plauso ai cittadini.

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