Milano, sale su un finto taxi: violentata turista canadese

tgcom24.mediaset.it Trasportata alla clinica Mangiagalli, dove viene confermata la violenza sessuale, la donna ancora sotto shock riesce comunque a fornire importanti dettagli ai carabinieri

Una turista canadese a Milano è stata violentata dal conducente di un finto taxi che si era offerto di accompagnarla alla stazione. La donna, trent’anni, per la fretta di raggiungere la fermata dei pullman diretti a Venezia, ha accettato l’offerta volante di un un uomo che si è presentato come dipendente di una nota ditta di noleggio auto con conducente. Non si esclude che l’uomo possa avere già colpito in passato con la stessa tecnica.

Il finto taxi parte da viale Monza con a bordo l’ignara vittima che, non conoscendo la città, non immagina che, in realtà, la sta portando in periferia, dove l’uomo abuserà di lei indisturbato. Poi, riporta Repubblica, si allontana, consentendo alla trentenne di chiamare aiuto con il cellulare. Trasportata alla clinica Mangiagalli, dove viene confermata la violenza sessuale, la donna ancora sotto shock riesce comunque a fornire importanti dettagli ai carabinieri, soprattutto per quanto riguarda il percorso effettuato dal violentatore, che ha terminato la sua corsa nei pressi del parco Lambro.

Gli investigatori sperano di poter raccogliere elementi dalle telecamere delle varie vie percorse dal finto taxi, con il timore che l’uomo, adottando la stessa tecnica, possa già aver violentato altre donne, che magari non hanno avuto il coraggio di denunciare quanto accaduto. Sono intervenuti anche i Ris di Parma per le analisi delle tracce biologiche sugli indumenti della donna.


16 commenti

  1. Ecco cosa succede a non prendere taxi regolari !!!!!!!!!!!!!
    continuate a servirvi di U… queste sono le conseguenze………..

  2. Mettiamo al corrente dell accaduto la signora rozza. A me pare L unico interlocutore sensibile al quale rivolgerci

  3. Mi dispiace per quello che è successo ma chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Su un taxi regolare queste cose non accadono

  4. sono da denuncia per difamazione, i taxi sono bianchi. qui si parla di uno che ha detto di essere un autista di ncc.
    il corriere da questa notizia:
    “Milano, giovane turista canadese stuprata da finto «tassista» – Corriere.it”
    il giorno questa:
    “Sale su un finto taxi, violentata giovane turista canadese – Cronaca …”
    il fatto questa:
    “Milano, turista canadese violentata: “L’uomo si è spacciato per un tassista”

    e avanti cosi

    ma noi cosa c’entriamo?
    perche? ci mettono di mezzo?
    alle ass, fate una denuncia per favore!!!

  5. La signora “Lchenonlotta” dovrebbe autorizzare una retata con esca, magari donna. Mi spiego, donna poliziotto in minigonna con pattuglia a debita distanza, ore 3 di notte davanti a discoteche durante un picco di domanda taxi. È semplicissimo beccare tutti questi ” animali ” abusivi che non hanno niente da perdere. Troppo buonismo porta a questi orridi risultati. Signora Lchenonlotta cominci a difendere le donne non solo italiane da tali sopprusi e non pensi solo alla poltrona calda.

  6. Francesco occhio perché ti diranno, che se ci fossero stati più taxi per strada, forse tutto ciò si sarebbe potuto evitare. La sanno lunga.

  7. Giusto MAYA . GIRA GIRA PORTANO IL DISCORSO SEMPRE DOVE VOGLIONO LORO . ASSOCIARE LA PAROLA “TAXI ” O “TASSISTA ” A UN FATTO NEGATIVO ED IGNOBILE E’ UN ‘ OPERAZIONE PSICOLOGICA . NELLA MENTE DELLE PERSONE RIMANE COLLEGATA A UN FATTO NEGATIVO ANCHE SE NELLO SPECIFICO NON HA NULLA A VEDERE. La sanno lunga si !

  8. Maya d accordo con te. Cominceranno con la solita solfa del numero insufficiente dei taxi, non escludo comizi del RAS DEL CODACONS

  9. Infatti sui tg nazionali mentre descrivevano l’accaduto, nel quale si diceva che l’aggressore si era spacciato per un ‘autista ncc di una nota compagnia’ (guai a nominare U…R) scorrevano immagini di taxi regolari con tanto di targa e loghi di radiotaxi. Il tutto col titolo ‘ turista stuprata da finto tassista’. E mettiamoci in tasca anche questa, tanto ormai abbiamo le spalle grosse! Loro che si tengano i guai giudiziari per molestie che hanno già in corso. Mi rammarico per la turista ingenua che si è fidata sentendo il nome di un Brand cosi innovativo e smart, sono certo invece che anche il collega più becero non si sarebbe tirato indietro di fronte a una turista in difficoltà.

  10. marco appunto…
    hanno scritto “tassista” e no autista ncc, come si è spacciato
    perche scrivere tassista? noi cosa kakkio c’entriamo?

  11. Fare un comunicato e dire che è salita su un finto u… e che queste sono le conseguenze da tempo paventate dalla categoria.
    Penso che sia meglio aspettare un taxi 10 minuti in più che mettere a rischio la propria incolumità.

  12. Daniele, nell’immaginario collettivo chi trasporta passeggeri da un punto all’altro è un tassista. Purtroppo o per fortuna le parole taxi e tassista sono nominate continuamente sui media, nei film, nei romanzi, nei fumetti, e quindi non si usa altro che il termine tassista abusivo per descrivere chi commette questo illecito. Spetterebbe alla politica spazzare quella gentaglia. Il fatto è che con un governo inutile e scalda poltrone come quello che ci hanno imposto non si può arrivare a concludere nulla di positivo.

  13. GENTAGLIA CHE SPAZZA GENTAGLIA….BELLISSIMO MARCO UN QUADRO DA FARE INVIDIA AL BUONARROTI!

  14. Ancora una cosa: distinguere NCC regolari da abusivi totali non è difficile. Il regolare MONTA PLACCA TRIANGOLARE GRANDE, il tarocco monta un quasi invisibile TRIANGOLINO vicino alla targa, a volte in metallo a volte adesivo metallizzato. Potrebbero non avere documenti necessari a svolgere attività professionale. Domanda: com è possibile che abbiano applicazione silicone?

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