Londra ritira la licenza a Uber

Lo stop a partire dalla fine del mese deciso dall’autorità di regolazione dei trasporti londinese. La replica: “La città si chiude alle aziende innovative”. Già presentato il ricorso, ora la società ha 20 giorni per ricorrere in appello repubblica.it

Uber diventa fuorilegge nella città di Londra. L’autorità di regolazione dei trasporti londinese ha ritirato alla società la licenza per operare a partire dalla fine di questo mese.  La società, spiega in una nota dell’agenzia, “non possiede i requisiti necessari per presentarsi come operatore privato”. L’autorità ha rilevato “mancanze” che “comportano potenziali rischi per la sicurezza”. Tra le altre cose, le autorità hanno registrato “reati” e fanno cenno all’uso di Greyball, il softwar utilizzato da Uber per eludere i controlli.

In una nota il sindaco della capitale, Sadiq Khan, ha affermato che “tutte le compagnie operanti a Londra devono rispettare le regole e rispondere ai più alti standard, in particolare per quanto riguarda la sicurezza dei clienti” anche quando si offre un “servizio innovativo”.

Pronta la replica della app. “Questa decisione – ha commentato un portavoce dimostra che Londra, a dispetto delle parole del sindaco, si chiude alle aziende innovative”. La società ha anche annunciato che presenterà ricorso. La legge inglese le dà tempo 21 giorni dalla decisione dell’autorità e il servizio di Uber resterà comunque attivo fino alla conclusione dell’appello.

Uber era finito sotto accusa nel Regno per non aver denunciato alla polizia alcuni reati commessi dai suoi autisti, fra cui molestie sessuali nei confronti dei clienti. Ma anche per le precarie condizioni di lavoro a cui sono sottoposti i ‘driver’. Contro la società americana da tempo era stata lanciata una campagna da parte dei taxisti che operano i celebri ‘black cabs’ di Londra: il loro sindacato ha esultato dopo la notizia della licenza negata.

Nella capitale britannica Uber impiega circa 40 mila autisti che servono 3,5 milioni di clienti.

5 commenti

  1. Questi fantascribacchini della carta stampata e TV scrivono e blaterano parole messe assieme ad minchiam prese dal correttore automatico di testi ma non ti danno mai la notizia COMPLETA e CORRETTA che spiegherebbe il perchè delle decisioni che vengono prese.
    Dunque a Londra U..r Pop lavorava legalmente.
    Improvvisamente hanno decidono di tagliare le palle a U..r.
    Ma perchè mai lo avranno fatto?
    L’autorità ha rilevato “mancanze” che “comportano potenziali rischi per la sicurezza”.
    Ed ecco la VERA NOTIZIA non data.
    01 set 2017 – Londra, terrorista di Buckingham Palace voleva attaccare castello di ……… Mohlussunnath Chowdhury è un autista di U… di 26 anni, nato in Gran Bretagna…….

    Adesso è chiaro perchè l’autorità municipale parla di MANCANZA DI SICUREZZA?
    E ancora i pennivendoli nostrani parlano di innovazione e gli innominabili di controlli stringenti sui vetture e drivers???????????
    Ma fateci il piacere…..

  2. È pensare che il software per eludere i controlli è stato sviluppato e ideato proprio qui in Italia, in particolare a Milano! Come dichiarato dalla società stessa. Istituzioni e pseudo rappresentanti dei consumatori: Svegliaaa! Non vorrete mica essere accusati dai vostri stessi elettori/tesserati di complicità in attività illegali?

  3. Non andate subito in cantina a stappare la bottiglia del nonno “Gran riserva”, tanto in attesa del ricorso possono continuare a lavorare indisturbati, e poi statene certi di sicuro arriverà qualche assist dall’alto, già è partita la raccolta firme.
    Guardate che buffoni, quando si parla di taxi loro puntano sull’offrire un servizio migliore allo stesso prezzo o poco più, effettuato in autofunebri.
    Quando poi hanno il cerino in mano si fanno passare per un servizio “del popolo”.
    Nel loro sito istituzionale vengono mostrate Mercedes degne di un capo di stato, peccato che quando li chiami mi hanno riferito alcuni clienti si presentano con Mercedes familiari modello zingaro tipo campo Rom.

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