UberBlack, avanti con le multe. La protesta: ignorata una sentenza

ilgiorno.it La sentenza del Tribunale civile di Roma che lo scorso maggio ha sbloccato il servizio UberBlack (ribaltando una precedente decisione) dopo la richiesta di stop del servizio da parte dei tassisti di tutta Italia non ha comportato conseguenze a Milano, almeno per ora. La polizia locale del capoluogo lombardo, infatti, continua a sanzionare con 118,30 euro di multa e il fermo amministrativo di due mesi i noleggiatori con conducente pizzicati a trasportare clienti senza aver atteso la chiamata nell’autorimessa. Dal 21 agosto in poi, fanno sapere dal Comune, sono state 23 le sanzioni e i fermi amministrativi ai danni di Uber. Una prassi contestata da Claudio Fontana, amministratore di Concrete Onlus, titolare di licenze Ncc collegate a UberBlack.

Secondo Fontana, infatti, il verdetto capitolino avrebbe dovuto modificare il comportamento dei ghisa del reparto specializzato «Frecce» nei confronti degli operatori di Ncc associati all’app californiana. L’amministratore di Concrete Onlus, in particolare, contesta che il fermo amministrativo sia sempre abbinato alla sanzione pecuniaria: «Il problema è che in uno Stato di diritto nessuno sconta la pena prima di essere condannato definitivamente, mentre invece per il fermo amministrativo delle autovetture non funziona così: scatta immediatamente nella sua forma più contenuta di due mesi e anche l’impugnazione davanti al giudice di pace è inutile perché anche se avrà esito positivo ci vorranno sempre più di due mesi per avere il dispositivo».

Fontana lamenta il fatto che il fermo amministrativo automatico rischia di mandare sul lastrico tutti gli operatori Ncc ancor prima che i giudici di pace possano pronunciarsi nel merito e ha scritto all’assessore comunale alla Sicurezza Carmela Rozza e ai consiglieri comunali Basilio Rizzo (Milano in Comune) e Paolo Limonta (InsiemeXMilano) chiedendo loro di «andare a fondo di questa faccenda che noi riteniamo un eccesso, ma forse anche un sopruso, verso il quale siamo completamente inermi e impotenti».

La replica della Rozza non si fa attendere: «Le sanzioni della polizia locale contro Uber sono state ritenute valide fino all’ultimo grado di giudizio. Noi siamo chiamati a far rispettare la legge e se le multe sono state ritenute finora legittime, avendo anche sentito il parere dell’Avvocatura comunale, non ci sono le motivazioni per cambiare indirizzo». Interviene anche Francesco Artusa, fondatore della Fai-Trasporto persone, associazione di Ncc non legata a Uber: «La sentenza di Roma non ha cambiato le regole: restano i divieti di stazionare in strada e prendere i servizi in tempo reale fuori dall’autorimessa».

di MASSIMILIANO MINGOIA e NICOLA PALMA


16 commenti

  1. onlus?!?!… io sapevo che le onlus facessero beneficenza… non ci capisco più niente…
    bravo artusa.
    dura lex sed lex

  2. ONLUS ? QUI STIAMO PROPRIO FUORI DI TESTA ! SI DENUNCIASSERO CON FORZA QUESTE SITUAZIONI A DIR POCO “ANOMALE” . BENE ROZZA E ARTUSA

  3. Anche a Roma stanno multando ncc prese sul fatto che si recano agli appuntamenti .ma la trovano la squadra.che gli contestano di essere già in piazza invece di essere autorimessa come prescrive la legge 21/del 1992. Compreso il fermo amministrativo di due mesi.

  4. “Fontana lamenta il fatto che il fermo amministrativo automatico rischia di mandare sul lastrico tutti gli operatori Ncc”

    ha pure il coraggio di farsi l’articolo sul suo sito!!!
    guardare per credere: http://www.concreteonlus.org/#sthash.kmd7bf8W.OCv5LVOO.dpbs

    Il signor onlus, quando ha deciso di fare L’ncc come tutti i suoi colleghi, sapeva che doveva partire dalla rimessa, e tornare ad essa a fine servizio, altrimenti se voleva fare il tassista, si comprava una licenza taxi.
    Questi signori fanno ncc, perche vedono guadagni,facili, facili, prendono una decina di autorizzazioni da comuni che ancora non si sa come e con che criteri emettano “ancora delle nuove autorizzazioni”, prendono 10 poveri disoccupati, li fanno buste paga da 4 ore al giorno (lavoro par time e il resto in nero) e li fanno lavorare H24, magari con due driver per macchina.
    Creando di fatto 20 nuovi taxi, travestiti da NCC.
    Fine di tutto ciò, fare soldi, senza lavorare. Si fanno chiamare imprenditori, pagando il minimo consentito dalla legge di questo paese, ma li fanno lavorare di fatto in nero.
    Me e mai possibile che l’agenzia delle entrate e la guardia di finanza, non vedano questo raggiro?
    Guardate la fiammante flotta di jaguar a milano, e guardate di dove sono le autorizzazioni, perfino dalla provincia di cuneo.
    io mi sono rotto di vederli caricare davanti a me indisturbati; se ti permetti di dirli qualcosa ti prendono pure per il c..o con faccia allegra
    E poi:
    25 multe sono un po pochine dal 1° agosto. Che fanno? 10 multe ai tassisti e 1 ogni due giorni agli NCC?
    Basta solo fare 10 minuti per strada in città,di sera, e ne trovano decine, e decine.
    Se vogliono li aiutiamo noi con delle foto. ditemi dove inviarle e li riempio il server.

  5. Francesco, ci penserei 2 volte prima di dire bravo a uno che comunque, se dipendesse da lui, abolirebbe la territorialita. Che più volte si è dichiarato contento ad ogni battuta d’arresto per la legalità, anche su questo blog.

  6. beh, questa volta è stato bravo…
    per quanto riguarda la territorialità hanno cominciato i taxi con le conurbazioni. il risultato: se un poveretto ha bisogno di un taxi a legnano o a san giuliano milanese se lo vede arrivare da milano.
    non voglio entrare in nessuna polemica ma se un ncc regolare e onesto di sondrio o di brescia è cosi bravo da prendersi servizi e prenotazioni a milano, ben venga per lui. ma sempre da sondrio o da brescia deve partire, e lì ritornare alla fine dei suoi servizi. mica starà in pianta stabile a milano in hotel 5 stelle con posteggio gratuito a fare il taxi.
    dico bene, francesco artusa?

  7. Mica troppo bene il caro Artusa, lui vorrebbe l’integrazione di tutti gli ncc della Lombardia, un sogno mostruosamente proibito. Dovrebbe cominciare a chiedere di trattare un’area molto più limitata, ma la sua ostinazione fa sì che la discussione non inizi mai.

  8. È ora di farci sentire COME SI DEVE gli abusi sono veramente troppi su tutti i fronti noleggi e varie App. che permettono a chiunque di scavalcare la professione senza rispettare i regolamenti. Forse i noleggiatori non hanno capito o non vogliono capire che sono tenuti comunque a partire e rientrare in rimessa!!! Loro non sono Taxi!!! In quanto all’ultima sentenza meglio non commentare…

  9. Buongiorno, due piccole precisazioni. Non abbiamo mai chiesto di abolire la territorialità ma di farla diventare regionale. Regionale perché solo così si può fare un unico regolamento con sanzioni uguali per tutti. La proposta si trova On line da 7 anni ormai e non è mai cambiata. La regione è l’unica istituzione autorizzata a risolvere i problemi d’ufficio. Qualunque altro diverso limite spostarebbe il controllo dagli uffici ai vigili urbani con gli stessi risultati di oggi. Pensateci se volete passare da slogan che rimangono sulla carta a risultati concreti in termini di lavoro recuperato dall’abusivismo dilagante. Al mio amico moderatore invece dico che i sogni mostruosi a volte si avverano. Ieri mattina a Milano ho visto caricare taxi di Golasecca e oggi Vergiate. Basta crederci.

  10. Daniele, conosco bene tutti i comuni conurbati. Ti ringrazio del suggerimento ma penso di essere sufficientemente informato. Ora, se il servizio di piazza di Golasecca o Luino o Bergamo possono tranquillamente passata la giornata di lavoro nella Milan Fashion Week, perché sarebbe strano l’ncc di Golasecca che fa la stessa cosa? Il punto era questo. Il bacino non funziona perché le sanzioni ricadono sempre sul Comune. Il tassista o l’ncc preso con le mani nella marmellata a Milano paga in un modo, quello degli altri comuni in un altro, se paga.

  11. semplicemente perche il taxi di vergiate puo! (è un servizio di piazza), l’NCC non puo! perche è un servizio da rimessa.
    “SE NE DEVE TORNARE IN RI_ME_SA”

    chiaro?
    per quanto riguarda le sanzioni, li faccia pure la regione, con la sua disciplinare.
    ma il problema è a milano, e sono i vigili di milano che devono farvi sloggiare, è qua, e a roma, o in altre città che si pone il problema, non in uno sperduto comune di cuneo, se ti sei preso una autorizzazione di cuneo, parti da cuneo, se ti sei fatto un cliente a milano, e torni a cuneo. oppure ti cerchi una autorizzazione di milano.
    e chiaro?

  12. Benissimo! Portiamo questa cosa a MINNITI. GRATTA L NCC E TROVI LA ONG. D altronde anche loro sono o no ormai…..AUTISTI SENZA FRONTIERE?

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