Uber, il nuovo ceo arriva da Expedia

corriere.it Dagli aerei all’auto, pur sempre di viaggio si tratta. Devono aver pensato questo alla Uber visto che da oggi Dara Khosrowshahi, che dal 2005 ha guidato la società di viaggi online Expedia, è il nuovo ceo di Uber. La notizia è rimbalzata in nottata grazie all’annuncio dato dai media Usa. Khosrowshahi è un manager americano di origine iraniana (è nato a Teheran), è stato nominato dal cda dopo una lunghissima riunione scegliendola in una terna di finalisti che comprendeva Jeffrey R. Immelt, ex presidente di General Electric, e Meg Whitman, presidente di Hewlett Packard Enterprise.

Gli altri due candidati venivano accreditati di maggior chance di successo nei sondaggi della vigilia. E invece Immelt ha deciso di ritirarsi quando ha capito che non aveva sufficiente sostegno e Whitman, che sembrava la favorita, non sarebbe riuscita a concordare le condizioni economiche e di strategia. A Khosrowshahi dunque toccherà guidare il nuovo corso di Uber dopo l’era Travis Kalanich, dimessosi a giugno su pressione di alcuni azionisti per una serie di episodi che avevano danneggiato l’immagine della società, dalle molestie sessuali alle accuse di truffa e spionaggio aziendale.

7 commenti

  1. A me questi top manager, fanno tanto ridere, inseguono solo il Dio denaro, questo signore proviene da un sito di prenotazioni, gli altri candidati erano una signora esperta di computer aziendali, l’altro da una multinazionale di elettrodomestici, a me ricorda molto una nota catena di elettronica di consumo italiana che per risanare ha preso i top manager da Autogrill, inutile raccontare l’esperienza fallimentare di quest’ultimi, infatti che cosa centra essere esperti di ristorazione fast food con l’elettronica? Ad ogni modo come nei film auguriamo ai nostri nemici “buona fortuna” e che vinca il migliore.

  2. È una bella responsabilità risanare un’ azienda con un rosso di miliardi di dollari, complimenti per la passione e ottimismo!!!

  3. Questo signore è il CEO più pagato al mondo, circa 95 milioni di dollari all’anno, e gli altri due erano l’ex presidente di General Electric e il CEO di Hewlett Packard. Evidentemente non è chiaro a molti colleghi con Cosa abbiamo a che fare e se non viene capito in fretta la vedo molto male

  4. Vediamo di forzare da subito la mano in modo tale da entrare e stabilire con il governo quello che noi riteniamo indispensabile, questo devono capire le sigle sindacali non lasciamo tempo a disposizione a questi elementi in questo momento, hanno la possibilità di annientare in un prossimo futuro la nostra categoria, partendo dagli emendamenti recentemente approvati. SVEGLIA LE VACANZE SONO FINITE.

  5. Credo che noi l’abbiamo capito da un pezzo con chi abbiamo a che fare.
    Chi non ha ancora capito bene secondo me è il board degli innominabili.
    Questi non hanno capito che:
    – sono entrati in un business già “povero ” di suo
    – la loro App e pura fuffa uguale a centinaia di altre nel mondo
    – hanno alle spalle una reputazione (pessima) che pesa come un macigno. Ci vorranno ancora anni e anni di “comportamenti” virtuosi per ricostruirsene una decente.
    – anni e anni di altri billion/dollars di bilanci in rosso
    – sono entrati in un settore molto ben regolamentato in gran parte del mondo
    – in economie “ricche” come quelle nordeuropee il mantra neoliberista della concorrenza del prezzo e dei vantaggi per i clienti non ha alcun appeal
    – con la loro politica di trattenersi il 20% di commissione lasciano sul gobbone dei loro drivers solo sudore, costi, rischi e gli spiccioli per un hot dog al giorno
    – l’arroganza ed il disprezzo con cui tratta i suoi drivers non paga che infatti si mettono d’accordo per “alterare” i parametri del loro “algoritmo” che calcola il prezzo del servizio.
    Tu cerci di fottere me. Io cerco di fottere te. La loro allergia verso qualsiasi “regola” gli si sta ritorcendo contro. E’ la legge del contrappasso.
    – e infine il più bello! per quanto tempo i (pochi) paesi dove ancora è tollerato il loro servizio permetteranno l’immorale plateale elusione/evasione fiscale?
    – il giorno che verranno sottoposti alle stessa nostra pressione fiscale, il loro algoritmo a che cifra farà schizzare il prezzo del servizio??????? E a quel punto il “mercato e la concorrenza ” li spazzerà via in men che non si dica.
    L’unico punto a loro favore è la forza di “convinzione” verso la classe dirigente di paesi come il nostro. Ed è l’UNICO motivo per cui dobbiamo continuare a VIGILARE.
    Comunque sia: avanti un altro……………

  6. Cara Maya i cosiddetti rappresentanti passano il tempo a discutere dai loro smartphone su luogo e data x un incontro qui no là si x definire dicono ” un minimo comunicazione denominatore’ Ossia dopo un anno mezzo non sanno che cosa fare. Al solito glielo dovranno spiegare i tassisti che però non sono riusciti in tutti questi anni a cambiare radicalmente una rappresentanza completamente inadeguata al tempo di U…, fatti i doveroso distinguo. Le bande non funzionano con le multinazionali, i capi e i seguaci non servono se non a se stessi, è finito il piccolo mondo antico. La categoria deve contare su stessa sulla propria forza e unità che ha sempre mostrato nei momenti decisivi. Il resto è inutile

  7. Ciao koolhass non volevo compromettere il sito, con me sfondi una porta aperta io spero questi messaggi arrivino alla categoria, per il resto ho perso le mie speranze. A presto.

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