I sindacati taxi riuniti a Bologna scrivono alle Commissioni del Senato

Le Associazioni presenti oggi a Bologna hanno elaborato e condiviso una nota da inviare in serata presso la presidenza delle commissioni sesta e decima della Camera , il documento è stato successivamente condiviso via mail da altre sigle, rendendolo pressoché unitario.

“Egregi Presidenti, le scriventi Associazioni ed Organizzazioni di Categoria rappresentative degli operatori del trasporto pubblico non di linea nei mesi di febbraio e marzo 2017, presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti hanno affrontato con il Ministro Delrio, il viceministro Nencini e i Responsabili del dicastero dello Sviluppo economico le tematiche afferenti al trasporto persone mediante autoservizi pubblici non di linea.

Nel corso degli incontri si è sviluppato un serrato confronto, e su precisa indicazione del Ministro Delrio si è convenuto di lavorare sul testo originario dello schema di legge delega di revisione della disciplina in materia di autoservizi pubblici non di linea presentato in X Commissione del Senato dal Governo, al fine di predisporre il decreto attuativo ed il decreto legislativo delegato.

Purtroppo dobbiamo rilevare che ad oggi gli impegni presi dal Ministro anche a nome e per conto del Governo non si sono tradotti in fatti concreti quando è stato predisposto il maxiemendamento dal Governo e approvato dal Senato.

Il testo del provvedimento che le pregiatissime Commissioni stanno discutendo, a nostro avviso merita interventi modificativi.

I commi 180, 181 e 182 dell’art. 1 prevedono lo schema di legge delega per la revisione della disciplina in materia di autoservizi pubblici non di linea.
Il comma 185, prevede la disciplina delle piattaforme tecnologiche di controllo alla mobilità urbana, dove tra l’altro si parla di realizzare piattaforme tecnologiche al fine di favorire l’offerta di servizi pubblici per la mobilità.
Uno dei passaggi chiave del comma 180, che più volte avevamo chiesto di annullare o almeno modificare, è stato mantenuto nel disegno di legge approvato al Senato della Repubblica.
Il testo della lettera b) del comma 180 così recita: “b) adeguare l’offerta di servizi alle nuove forme di mobilità che si svolgono grazie ad applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti”. Questa disposizione potrebbe aprire la strada a forme di trasporto non professionali, mediante conducenti senza licenze e titoli, e comunque rappresenterebbe l’inizio di un monopolio del trasporto pubblico non di linea regalato ai gestori delle piattaforme tecnologiche. In sostanza nello stesso mercato potrebbero operare vettori sottoposti a regole diverse, i professionali più stringenti e quindi più costose, quelli non professionali meno stringenti anche dal punto di vista delle garanzie di sicurezza per i trasportati, ovviamente meno costose creando una distorsione della concorrenza.

La mancanza di una legge che regolamenta in modo chiaro la tassazione delle multinazionali del WEB facilita una interpretazione a proprio uso e consumo delle libertà di stabilimento fiscale in paesi con bassa pressione fiscale, e con vari artifizi contabili di dubbia trasparenza trasferiscono i profitti realizzati nei paradisi fiscali, come purtroppo già è avvenuto per altri settori e le cui conseguenze, in termini di minori garanzie e servizi ai cittadini sono sotto gli occhi di tutti.
Approvare provvedimenti legislativi tesi a monopolizzare il servizio di trasporto non di linea in capo a una o poche multinazionali, sottrae alla sovranità dello Stato, delle Regioni, nonché degli enti locali, la gestione e il controllo di un servizio pubblico primario per la collettività. Alle siffatte condizioni la gestione del servizio di trasporto sembra avere il chiaro intendimento di generare solo un profitto, e porterà, come sta già accadendo in altri Stati, allo sfruttamento dei vettori, all’incontrollato rialzo delle tariffe a discapito delle fasce deboli di utenza, della sicurezza e della trasparenza del servizio verso l’utenza.
Tale previsione normativa rischia di disarticolare e svilire un intero comparto economico che al contrario vorremmo fosse ulteriormente professionalizzato e modernizzato anche grazie all’utilizzo qualificante delle nuove tecnologie.

Per le ragioni sopra esposte, chiediamo la cancellazione della “lettera b” del comma 180 della legge delega al Governo del servizio di trasporto pubblico non di linea.” Per quanto concerne il comma 185 si chiede di sostituire il termine “realizzare piattaforme tecnologiche” con “coordinare le piattaforme tecnologiche”. La modifica si rende necessaria in quanto la realizzazione delle piattaforme tecnologiche in capo allo Stato, oltre a prevedere un importante onere di spesa non solo per la realizzazione e lo sviluppo, ma anche per la gestione, ci appare un refuso di precedenti modifiche. Il Vostro autorevole contributo sarà fondamentale per poter avviare un proficuo ed equilibrato progetto condiviso di riqualificazione del servizio pubblico non di linea, che tenga conto, anche, nell’ambito di un servizio pubblico,dell’innovazione tecnologica e delle nuove forme di comunicazione, nello spirito di una chiara e onesta concorrenza con regole precise e uguali per tutti. Con i più cordiali saluti.

Le Associazioni ed Organizzazioni 
 di Categoria S.A.Ta.M. – TAM/ACAI – C.L.A.A.I. – UNIMPRESA – LEGA COOP – CNA/FITA – FIT CISL – UILTRASPORTI – FEDERLAVORO/CCI – FAST /TPNL – FEDERTAXI CISAL – UGL TAXI – UTI – CASARTIGIANI – SILT/CONFCOMMERCIO 
 Bologna, 12 giugno 2017

14 commenti

  1. Non ho capito quale sarà, perché dovrà esserci, la contropartita in caso di mancata accoglienza delle “suddette” richieste.

  2. Quando smetteremo di scrivere educatamente e chi invece ARROGANTEMENTE,nemmeno rende onore alla parola data a centinaia di aziende,di lavoratori e alle loro famiglie?Quando smetteremo di genofletterci davanti a questa classe politica e passeremo alle maniere forti,sarà sempre troppo tardi.

  3. E sarebbe anche ora anche perché non c’è più tempo da perdere…
    Poi sprecare tempo con le preghierine e fare i bravi bambini ha un costo! Dunque meglio andare al sodo…

  4. Ora basta! Serve una nostra reazione durissima volta anche a mettere a nudo le mostruosità del turbocapitalismo. Prendano tutti coscienza che il mostro liberista sta divorandoci poco alla volta tutti. Non si tratta più di batterci solo per noi. Si tratta di mettere a nudo il sistema. Abbiamo tutti poco tempo. Impariamo innanzitutto a memoria le parole di un grande uomo.VIVI COME SE TU DOVESSI MORIRE SUBITO PENSA COME SE TU NON DOVESSI MORIRE MAI

  5. Cari Colleghi, tutto corretto quanto scriviamo, tutto condivisibile.
    MA I FATTI?
    Chi ha la possibilità di organizzare/coordinare “fatti” che lo faccia, quanto prima…prima <>! Prima di “americanizzarci”, prima di finire come loro che grazie a carte di credito e carte di debito,anche per comperarsi il pane, si sono poi trovati con i legni incrociati sulle loro porte di casa, case “riprese” dalle banche..
    FERMIAMO IL MOSTRO CHE È GIÀ FUORI DALLA NOSTRA PORTA.
    Grazie!

    Grazie!

  6. Fuori dalla porta? Ce lo abbiamo in casa da quel triste giorno!!!! Ormai non siamo più neppure liberi di portare i fiori al cimitero. Ma ricordiamoci: se torniamo insieme ad essere popolo a sentire il sangue italiano che ci scorre nelle vene, allora nulla sarà impossibile!!!! Guardate che non sono sereni! Lo sanno che quando un popolo si riprende dall ubriacatura poi……….SMETTE DI BERE!!!!!

  7. Pare che i giornali riportino stamane che una alta carica del parlamento sia dovuta ricorrere alla valeriana. Pare…..dico pare…….

  8. Cronaca
    Sciopero a Milano, due giorni di stop: metro, autobus, tram e treni fermi il 15 e il 16 giugno
    Dal 15 sera in agitazione i lavoratori del settore ferroviario. Dal 16 stop al Tpl. Gli orari

    Redazione
    12 giugno 2017 14:08
    3570

    Doppio sciopero dei mezzi in arrivo a Milano. Giovedì 15 e venerdì 16 giugno sono infatti i giorni scelti dai sindacati Cub trasporti, Sgb e Cobas lavoro privato per lo sciopero dei lavoratori del settore ferroviario e dei dipendenti del trasporto pubblico locale.

    I primi ad incrociare le braccia, a partire dalle ore 21 del 15, saranno i macchinisti e i controllori dei treni nazionali e regionali, quelli lombardi compresi. A mezzanotte del 16, poi, scatterà lo sciopero dei mezzi cittadini: metro, autobus e tram Atm.

    ORARI SCIOPERO TRENI – Lo sciopero dei treni inizierà alle 21 del 15 giugno e terminerà alle 21 di venerdì 16. “Per i treni regionali – informa Trenitalia – saranno garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00”. Le Frecce, invece, circoleranno regolarmente. Italo, il treno alta velocità di Nuovo trasporto viaggiatori, ha un elenco dei treni assicurati nonostante lo sciopero.

    ORARI SCIOPERO METRO ATM – Lo sciopero dei mezzi Atm durerà ventiquattro ore, a partire dalla mezzanotte del 16 giugno. “L’agitazione – informa proprio Atm – è prevista dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio”. Da inizio servizio fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18 di venerdì, quindi, i mezzi circoleranno regolarmente. Al di fuori delle fasce di garanzia potranno verificarsi blocchi, ritardi e cancellazioni.

    Argomenti:autobusmetrometropolitanascioperitramtrenord

  9. Siamo già a metà giugno. Fra un po’ se ne vanno tutti in ferie . Che dobbiamo aspettare ancora ? . Mentre noi aspettiamo presentano altri ddl . Ci hanno presi x il c…o abbastanza

  10. Domani c’è manifestazione contro i voucher. Qualsiasi cosa che possa far cadere il governo ben venga. Visto che noi stiamo zitti e buoni.

I commenti sono chiusi.