Milano Coltellata alla mano e via coi soldi

di Nicola Palma IL GIORNO
«FORSE ha pensato che volessi reagire e mi ha dato una coltellata alla mano destra». Panico, sangue dappertutto. Mauro, tassista di 56 anni e da 32 al volante di un’auto bianca, racconta con terrore la rapina-lampo da un letto dell’ospedale San Raffaele: imbottito di antidolorifici, dovrà fare i conti con un tendine lesionato, un intervento chirurgico per rimettere in sesto il polso e la paura di non poter più guidare. Tutto per quei 120-150 euro, «non ricordo quanto mi hanno rubato di preciso», che custodiva sotto il bracciolo della sua Toyota Prius; macchina appena acquistata peraltro, e quindi sprovvista di telecamera di sorveglianza.

È lui a ripercorrere la sequenza choc dell’altra notte. Sono le 2.30, Mauro ha appena scaricato un cliente in via Padova: «Ho continuato a percorrerla, e dopo una cinquantina di metri sono stato fermato al volo da una coppia». Lui: 30-35 anni, stempiato e con un marcato accento campano, lo descrive l’aggredito. Lei: 25 anni circa, capelli scuri lunghi. «Non sembravano pericolosi, anzi: la ragazza si è seduta davanti e l’uomo dietro, ma non ho avvertito una sensazione di pericolo», prosegue Mauro.

DA SEMPRE turnista della notte, solo una volta, 25 anni fa, gli era capitato di essere derubato: «Ma una roba come quella di ieri non l’aveva mai provata in vita mia». I passeggeri danno la destinazione: «Via Civitavecchia», zona Crescenzago, pochi chilometri di tragitto. «Giunti da quelle parti, mi hanno detto di andare piano e di infilarmi in una stradina. Poi, all’improvviso, mi sono sentito la lama puntata al collo: “I soldi, i soldi…”. La ragazza ha iniziato a rovistare dappertutto, ma ha trovato poche decine di euro; sa, ormai con le carte di credito abbiamo poco contante in macchina. Mi hanno urlato “Non bastano, dove sono gli altri?”. Io ho risposto: “Ce li ho nel bracciolo…”, ma stretto com’ero non riuscivo a muovermi per prenderli. Appena mi sono spostato di un centimetro, l’uomo, probabilmente spaventato dalla mia reazione, mi ha sferrato la coltellata: sulle prime non pensavo mi avesse fatto tanto male, poi ho visto il sangue che usciva a fiotti e sono andato nel panico».

E i due? Spariti tra gli alberi del Parco Lambro. «Mi hanno rubato anche lo smartphone, non potevo contattare i colleghi: così sono andato verso il posteggio di piazza Udine, ma trovandolo deserto mi sono fatto forza e ho imboccato via Palmanova in direzione San Raffaele. Quando mi hanno visto gli infermieri, sono sbiancati…». Un caso, quello di Mauro, che ha riacceso la polemica tra i tassisti sul fronte sicurezza. Giovanni Maggiolo, delegato Unica-Cgil, si concentra su un aspetto: «Ormai con il Pos ci sono sempre meno soldi nei taxi, ma c’è gente che non l’ha ancora capito e rischia 10 anni di galera per 100 euro».

nicola.palma@ilgiorno.net

10 commenti

  1. spero che tu guarisca in fretta e torni presto in piazza tra noi!!!! Un grosso abbraccio.
    comunque secondo me bisognerebbe creare un tipo di allarme anche visivo dall’esterno magari una luce rossa lampeggiante all’interno del pappagallo comandata da un pulsante vicino ai pedali in modo che si renda visibile dall’esterno l’emergenza, poi le centrali che avvisino di questo dispositivo le forze dell’ordine, sicuramente non è la salvezza ma qualche deterrente in più’.
    grazie Luca

  2. Coraggio Mauro.
    La telecamera dobbiamo averla tutti.
    LUCA, la tua idea è giustissima,spero che qualcuno riesca a realizzarla.

  3. Forza Mauro,
    mi associo anch’io ai tuoi colleghi nell’augurarti sinceramente una pronta e ccompleta guarigione.

    Se mi posso permettere, a me sembra che l’idea, certo non nuova (è parecchio che circola) di un plessiglass divisorio, sia da tenere in considerazione, almeno per chi fa la notte, oltre alle telecamere ovviamente.

    https://www.google.it/search?q=taxi+plessiglass+divisorio&client=ms-android-huawei&prmd=msivn&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjSzvnouO3TAhWKBBoKHRzmCP8Q_AUICygD&biw=360&bih=524#imgrc=EzJO4oz6ArDSmM:

    Una cosa che ritengo estremamente utile e che consiglio a tutti è un APP, scaricatela, è davvero utile e può salvarvi la vita, non solo in caso di rapina ma anche in caso di incidente o di malore.
    Nel caso poi che il rapinatore si portasse via il vostro cellulare, una volta partito l’S.O.S. sarebbe egli stesso rintracciabile.

    http://where.areu.lombardia.it

    Scusate l’intromissione e buon lavoro a tutti.

    Un U…driver (dipendente ncc).

  4. Tutta la solidarietà possibile al Collega!
    Laca condivido assolutamente con te, buona idea, pensiamo come realizzarla.

  5. Ti siamo vicini! Fortunatamente certi spiacevoli episodi non sono all’ordine del giorno, non siamo il terzo mondo e nemmeno gli USA dove i colleghi sono costretti a lavorare dietro un vetro. Trovo più utile lavorare per fare in modo che il nostro torni ad essere il Bel Paese.Auguri ancora per una rapida guarigione

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