33 commenti

  1. NON SI PUO’ PIU’ DIALOGARE CON QUESTI SOGETTI !!! MAI VISTA UNA COSA DEL GENERE MAI VISTO MAI VISTO MAI VISTO MAI VISTO MAI VISTO MAI VISTO MAI VISTO MAI VISTO MAI VISTO MA VISTO MAI VISTO MAI VISTO MAI VISTO NON SI PUO’ TOLLERARE CIO’ !!!

  2. Tutti insieme in autostrada fermi ora basta non vi capisco dobbiamo morire dai taxi italiani fermi per mesi Bittarelli non parla i sindacati sono anche loro corrotti

  3. L,Antitrust pensa a chi non è capace di usare le APP, pensa ai pensionati che con le liberalizazioni si paga in base alla richiesta (come è già successo) Più taxi PIÙ basse le tariffe?assolutamente impossibile .benzina meccanici ecc.ecc come si farebbe a pagarli ?, ,quanti negogozi hanno chiuso x questo motivo? Autonomi e pensionti tutti uniti x dire BASTA A QUESTO GOVERNO ..tutti in strada …ai sindaci delle grandi citta’se le strade sono bloccate poco importa…si è visto a milano durante il salone del mibile..le strade erano invase da persone a piedi ..il sindaco forse pensava che le macchine avessero e ali e cosi e spesso.chi con la macchina lavora (e sono tanti non solo taxi)deve subire e rischiare. che l’Antitrust sia complice degli aumenti dei costi e del lavoro in nero =l’evasione fiscale è moooolto grave..c’è da chiedersi il perché diffende i grandi e danneggia pensionati..operai..piccoli autonomi.ecc.ecc. perché permettono ai gestori di luce gas di sovraccaricare le bollette di tasse?anche questo danneggia la povera gente

  4. Su twitter la finocchiaro ha pubblicato un post dove dice che l’emendamento e’ passato.

  5. Hanno dimostrato la loro faziosita’. ?le chiacchiere stanno a zero. Se qualcuno si fara’ male sara’ colpa loro

  6. COME VOLEVASI DIMOSTRARE E ADESSO ?? E’ UGUALE ALLA SCORSA VOLTA ! ANZI E’ PEGGIO !

  7. Colleghi romani mi raccomando, visti i tempi strettissimi spetterà sopratutto a voi, facciamogli valere che la nostra pelle non la vediamo a nessun prezzo!

  8. Che pagliacci domani fermi solo i fuori turno facciamo ridere con 100 tassisti lo ribadisco tutti fermi paralizzate autostrada aeroporti stazioni morire con orgoglio e i nostri figli devono sapere che abbiamo lottato fino alla fine fare i bravi non serve a niente ci stanno facendo morire

  9. Marco (Taxistory):
    Il comportamento dell’antitrust è costituzionale e legale?
    Grazie.

  10. Solo queste le modifiche riguardante la legge quadro?!? Possibile?!?
    TRASPORTI – Per favorire l’utilizzo di trasporti pubblici, le regioni dovranno prevedere l’obbligo di fornire agli utenti un servizio di biglietteria telematica accessibile mediante sito web dedicato. I concessionari e i gestori di servizi di linea di trasporto passeggeri su gomma o rotaia e di trasporto marittimo, inoltre, dovranno informare i clienti delle modalità di accesso alla carta dei servizi e delle modalità per fruire di rimborsi e indennizzi. Novità anche per il servizio Ncc: oltre che con autovetture, motocarrozzette, veicoli a trazione animale potrà essere svolto anche per mezzo di velocipedi. …Approvato al senato ma deve passare alla camera…Marco cosa ne pensi?!?

  11. Pit******la ti sei smascherato . Ti dovrebbero cacciare per conflitto di interesse. Ma non ti vergogni ?mai vista una cosa del genere .Ma con questo governo che ti vuoi aspettare.

  12. ho appena chiamato un mio collega in turno ora a Milano e mi ha detto che stanno lavorando.L’ho informato dell’emendamento che e’ passato e neanche lo sapeva.

  13. NELLA GIORNATA DI DOMANI A MILANO INCOMINCEREMO A CAPIRE CHI DI NOI HA CORAGGIO VERO E NON PAURA!CHI NON SI FA PRENDERE IN GIRO,CHI HA DECISO DI ALZARE UN MURO DI LEGALITA’CONTRO UN PROVVEDIMENTO DEVASTANTE,MORTALE PER IL SERVIZIO TAXI..!!POCHE CHIACCHIERE UNA SOLARICHIESTA:RITIRARE IL PROVVEDIMENTO DEFINITO DA CHIUNQUE IRRESPONSABILE!!VICEVERSA.GUERRA!!E NON UN PASSO INDIETRO!

  14. Hai colleghi romani chiediamo di aggiornarci sulle iniziative eventuali durante la permanenza all’Antitrust.Grazie.!!Hai colleghi di Napoli non gli si puo’chiedere altro poiche’son semprePRESENTI!! A TUTTI GLI ALTRI COLLEGHI:SVEGLIA!!!

  15. Art 180 adeguare le nuove offerte di mobilità alle piattaforme web. Nuove offerta di mobilità sono per esempio il carsharing (car2go enjoiecc.)realtà presenti nelle città chiaramente le più remunerative .U… potrebbe fare quello se se la sente di confrontarsi con altri soggetti con regole uguali per tutti. Ma ne dubito. Oppure può consegnare le pizze o altro. Ma dove sta scritto che la debba usare in modo illegale perché di fatto usandola utilizzando la attraverso gli ncc trasformi gli ncc in taxi ma solo per il procacciamento del cliente poi il cliente lo gestisci però come ncc. E cioè il servizio lo effettui solo se ti conviene e il costo del servizio lo decidi tu. Nessun obbligo . Fai come ti pare . Tutti bravi a fare gli imprenditori così . Tutti bravi a servire la Milano – Roma . Fatti pure la Frosinone Latina. . Sto con Ciro . Er sor tranquillo l “ha preso in c…..o

  16. La cosa più lurida di questa faccenda è l’arroganza di questa classe dirigente.
    Purtroppo quando non c’è dialogo l’unica arma diventa la protesta: ora i nostri rappresentanti diano un un segnale forte, (questa può essere una occasione per poi non essere travolti). Noi siamo pronti. Altrimenti si fa da soli, nel bene o nel male. Io ho ancora una vita da pagare e da lavorare. Il servizio pubblico non si tocca. Il lavoro non si tocca. Il futuro, quello vero, quello delle nostre famiglie, non si tocca!

  17. Davide Torino, ciao, leggo i commenti ma ho deciso di non metterne di miei, il mio ottimismo o il distacco con cui analizzo ciò che leggo è stato spesso confuso con una sorta di ingenua leggerezza e allora ciò che penso lo tengo per me ma visto che hai scaramanticamente invocato il mio intervento ti dico che, a differenza di molti, non vedo orizzonti così drammatici, oltretutto deve essere sfuggito il passaggio relativo alla terza lettura alla Camera e alle voci che vorrebbero i deputati già pronti a modifiche il che allungherebbe ulteriormente i tempi e poi, che siano furbate o meno le aperture dei manovratori, ce la dobbiamo giocare proprio nel corso di questo anno, quel che è stato scritto non è il Vangelo e dobbiamo NOI, adesso, incidere con efficacia senza farci prendere dal panico…questo io credo, che abbiamo davanti almeno un anno per: trattare, scioperare, collaborare e tutto quello che servirà, nessuno può prendersi la responsabilità di distruggere un’intera categoria, continuo a esserne fermamente convinta e se proprio si deve trovare una sintesi questa sarà che da una parte ci sono i taxi e dall’altra i noleggiatori, che risorga rU… pop io non lo credo, spero di non sbagliarmi ma siamo in grado, restando uniti, di impedire che questo accada…stiamo calmi, ciao

  18. ecco, mi riferivo proprio a questo, è scoraggiante leggere parole a vuoto, questo articolo lo hai postato tu Marco
    Il provvedimento dovrà comunque tornare alla Camera, dove i primi segnali politici lasciano intendere che si intensificheranno le richieste per riaprire la discussione. Con un esito sull’approvazione finale che a quel punto potrebbe essere fatale

    e allora siamo in tanti a sentire le voci, mi dai della visionaria e lo reputo un atteggiamento che fa passare la voglia di dialogare poi, che sia blindato cosa vuole dire, leggi nello stesso articolo che tu hai postato, si dice, giustamente che in questo momento abbiamo una cassetta degli attrezzi e dobbiamo riparare, ristrutturare o come ti pare delle norme, tutto è modificabile e negoziabile se poi vogliamo vederla nera per forza, io posso proprio smettere di parlare con chi vuole soltanto mantenere alto il pessimismo, fino a prova contraria, combattendo con un po’ più di convinzione, siamo sopravvissuti e ci siamo fatti valere, poi ognuno la veda come vuole, io leggo attentamente ogni parola e sono abituata a pesare anche quelle che dico

  19. Grace rileggi con calma il Sole 24

    ” Senza dimenticare le spine della contesa taxi-Ncc. La legge prevede una delega al governo per il riordino del settore i cui criteri, secondo i tassisti, sono un’apertura di fatto a piattaforme tecnologiche come U… e Myt…. Ma, senza passaggio in commissione, la delega non può essere rivista. Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, alla vigilia del voto di fiducia apre al dialogo ricordando che saranno decisivi i decreti legislativi che seguiranno: «L’approvazione della delega fornisce al Governo la “cassetta degli attrezzi” . Mise e Mit hanno già incontrato le rappresentanze degli operatori e hanno definito alcuni punti fermi, tra cui l’esigenza di contrastare l’abusivismo e adeguare l’offerta di servizi alle nuove tecnologie». Nei decreti legislativi, aggiunge Calenda, ci sarà «lo stesso approccio collaborativo: gli operatori vanno coinvolti a tutti i livelli, in modo da consentire al Governo di pervenire a un risultato il più condiviso possibile. L’obiettivo è quello di modernizzare, senza stravolgere, la disciplina vigente, mantenendo ben chiari i confini e le caratteristiche del servizio pubblico».

  20. A Roma in piazza si discute dell’antitrust. A parte il gruppo dei ” soffokati” che ieri ha manifestato in Campidoglio non è che i sindacati si sono sentiti più di tanto .

  21. INTERVENTI IN AULA

    MARINO (RELATORE )

    Il senatore Crimi ha detto delle cose condivisibili, ma non si capisce contro chi faccia polemica. Noi non abbiamo chiesto la liberalizzazione del trasporto persone con conducente: i taxi continuino a fare, possibilmente meglio, con più qualità, onestà e professionalità, il proprio mestiere, utilizzando sempre più e correttamente le piattaforme tecnologiche e gli NCC abbiano una nuova regolamentazione, penso con operatività regionale, ponendo un freno alle concessioni a raffica da parte dei Comuni avvenute in questi ultimi anni. Quindi nessuna liberalizzazione selvaggia.

    TOMASELLI ( RELATORE )

    L’ultimo tema che voglio richiamare, anch’esso di attualità, è quello dei trasporti, che spesso viene identificato come il tema NCC e taxi. Ho sentito alcuni colleghi ricordare che i tassisti spesso protestano, perché qualcuno li ha qualche modo “disturbati” o chiamati in causa. In realtà, colleghi, noi abbiamo una normativa sul trasporto pubblico non di linea che è ipocrita, anacronistica, vecchia di vent’anni o più, e ogniqualvolta si intende mettervi mano per superare questa ipocrisia, c’è qualcosa che non funziona anche dal punto di vista – se mi consentite – della relazione istituzionale tra categorie, Governo e Parlamento. Auspicherei allora – è qui anche il senso della delega – che ci prendessimo sei o anche dieci mesi di tempo e ragionassimo su alcuni criteri insieme, così com’è stato fatto due mesi fa, e vorrei dire ai colleghi che lo hanno richiamato che il decreto interministeriale, attuativo dell’accordo siglato con tassisti e NCC due mesi fa, è pronto ed è stato anche sottoposto al confronto con le categorie interessate e sarà licenziato nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore.
    Mi chiedo se sia maturata l’ora di una normativa moderna e non ipocrita che faccia tesoro di due concetti fondamentali: il primo concetto, che è l’architrave del trasporto pubblico non di linea e che nessuno vuole disconoscere, ma che probabilmente va declinato in maniera più moderna ed efficiente, insiste ancora sul ruolo ineludibile dei taxi e dei tassisti; il secondo concetto è che il mercato negli ultimi anni – e la stessa categoria dei tassisti – ha fatto i conti con l’irrompere di strumenti, come dicevo all’inizio, che hanno cambiato la relazione tra fruitori di servizi (i consumatori) ed erogatori di servizi (in questo caso gli stessi tassisti). Vi è un’applicazione, che non è quella di U… ma si chiama Myt…, di proprietà di una grande azienda europea, che nella città di Roma negli ultimi sei mesi ha associato – credo spontaneamente, nessuno li ha costretti – 1.400 tassisti, non NCC.

    GASPARRI

    Sottosegretario Gentile, voi, non ascoltando la Commissione, vi potete assumere la responsabilità di un disagio dei cittadini. Le proteste, infatti (lo dico prima, affinché resti agli atti), non scoppiano perché la gente è pazza, ma per la mancanza di ascolto.
    Ringrazio per la presenza il ministro Finocchiaro, che invito a verificare che il parere della Commissione per la soppressione di quelle ambigue parole venga recepito nell’eventuale maxiemendamento, altrimenti rimarrebbe, nel testo che presentate, questa interconnessione tra passeggeri e conducenti. Se, poi, oggi pomeriggio scoppia in tutta Italia la protesta di taxi non dite che non è stato detto. Il vostro Governo, tra l’altro, ha aperto il tavolo di confronto: a Porta Pia si fece una lunga riunione e non so se, poi, il provvedimento ministeriale – non è una legge – sia stato emanato, non ne ho contezza.
    Perché bisogna innescare tensioni nel Paese quando le categorie hanno scelto la via del negoziato con il Governo? Perché disattendere il parere della Commissione all’unanimità? Perché provocare i lavoratori? Con l’approvazione di questo testo tra qualche ora in Italia ci sarà il caos nelle stazioni e negli aeroporti. Prevenire è meglio che reprimere.

    TOCCI

    La norma sui taxi è imbarazzante: sono parole in libertà, senza alcun concetto, senza alcuna determinazione. Il Ministro dice: «Non so che fare, comunque datemi una delega e poi vedremo». Probabilmente, però, nonostante il vuoto di queste norme, ci sarà, come annunciava prima Gasparri, anche un contenzioso con la categoria. Questo accade già da molti anni ed è veramente imbarazzante che si susciti un conflitto con la categoria senza portare a casa alcun risultato concreto. Neppure in questo caso si modifica realmente la situazione.
    La mobilità sarebbe un mercato molto interessante, non va in recessione; ha bisogno della nascita di nuove imprese moderne in grado di produrre e offrire servizi innovativi di alta qualità e basso costo, ovviamente con la tutela dei lavoratori. Per fare questo bisogna superare l’arcaica normativa delle licenze e quindi immaginare una transizione dal vecchio al nuovo regime, dando anche ai titolari delle vecchie licenze la possibilità di attraversare questa transizione.
    Questo può essere fatto in vari modi: ai titolari più intraprendenti dare una seconda licenza per entrare nel nuovo mondo; per quelli più in difficoltà accompagnarli alla pensione con un indennizzo di liquidazione.

    CERVELLINI ( MISTO )

    una delega al Governo ad attuare, da qui ai prossimi mesi, una riforma del settore dei trasporti non di linea. Permettetemi di dire che a molti, me compreso, quando sentiamo parlare di delega al Governo attraversa un brivido perché noi abbiamo ricordi freschi in questo senso: o di cose dimenticate che giacciono o di cose completamente snaturate rispetto a quello che era il lavoro delle Commissioni corrispondenti e dell’Aula, nel nostro caso del Senato.

    Dura è stata la reazione del Governo alle proteste legittime dei lavoratori, in occasione, appunto, dell’esame del provvedimento cosiddetto milleproroghe in Senato, all’emendamento pro U…. Oggi a rischio è l’intero settore dei taxi. Noi difendiamo i lavoratori contro un Governo che, da una parte, non ha ancora dato risposte sulla regolamentazione del settore, né è intervenuto sull’abusivismo, mentre dall’altra ha applicato severamente, unico Paese europeo, direttive come la Bolkenstein. Com’è possibile parlare di libera concorrenza quando intere categorie rischiano di essere messe in ginocchio?

    Ho partecipato alle proteste dei tassisti fuori dal Senato per difendere i lavoratori che da due anni e mezzo aspettano una risposta dal Governo sul tema dei diritti rispetto alle disposizioni prodotte a favore del servizio di noleggio con conducente e della multinazionale americana U…, le cui app restano attive in attesa che il tribunale civile di Roma decida nel merito della causa sollevata dalle organizzazioni sindacali dei tassisti per concorrenza sleale. La prima udienza è fissata il 5 maggio prossimo.
    Questo riguarda i tribunali, ma la politica e le responsabilità che deve assumersi dove stanno? Le istituzioni dove stanno? Una concitata trattativa è in corso dal 21 febbraio scorso e le organizzazioni sindacali avevano posto come condizione, per continuare il lavoro ai tavoli tecnici con il Governo, di sostituire l’articolo 71 del disegno di legge concorrenza e tornare al testo originario.
    Con Sinistra Italiana abbiamo presentato specifici emendamenti, perché consideriamo legittime le proteste delle categorie che chiedono solo di lavorare secondo le regole e che fino a oggi si sono fatte carico, spesso in sintonia con gli enti locali, di problematiche complesse come il diritto al trasporto, che, se negato, cambia in maniera tragica le condizioni di vita materiali dei cittadini, soprattutto nelle metropoli. Mortificare il ruolo essenziale che il servizio pubblico taxi svolge, costringendolo a caricarsi solo del peso delle prestazioni a carattere sociale, con la scusa della modernizzazione del settore, è inaccettabile.

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