Linea dura dei tassisti: disertato l’incontro con Uber

repubblica.it È caduto nel vuoto l’invito lanciato da Uber per un incontro chiarificatore dopo le tensioni delle ultime settimane. Nessuna sigla sindacale delle auto bianche si è presentata al faccia a faccia previsto per questa mattina. “L’incontro è stato disertato”, ha commentato il general manager dell’azienda Carlo Tursi, dopo avere atteso per circa un’ora che le sigle sindacali dei taxi si presentassero alla riunione. “Mi dispiace non ci sia stato oggi l’opportunità di dialogare” su nuove regole, ma “mi auguro che ci siano altre occasioni”. 

L’invito era stato lanciato una settimana fa ed era stato inviato a venti diverse organizzazioni. Davanti al centro congressi dove era previsto il faccia a faccia, dalla mattina una trentina di tassisti si era radunata per “controllare” chi si fosse presentato. “Siamo qui per capire chi verrà a parlare con chi vuole toglierci il lavoro”, aveva spiegato uno dei tassisti in presidio di fronte al centro congressi a due passi da via Tiburtina.

18 commenti

  1. MA perché non vanno ad incontrare il loro Presidente Jeff Jones, dimessosi questa mattina…leggetene i motivi e divulgate la notizia.Che tutti sappiano di chi stanno parlando i Sigg. Lanzillottiani!!!
    Prima di PENSARE ad un incontro con la nostra Categoria che s’incontrino tra loro.

    Grazie!

  2. Avete violato la legge fottendovene bellamente con il benestare delle istituzioni, non permettendo più di lavorare serenamente a chi tutti i giorni si fa un mazzo così e adesso cercate il dialogo ?C…o T…i ma sei normale?

  3. carlo… mentre aspettavi un’ora io aspettavo il mio utente che poi è arrivato. adesso ne aspetto un altro…
    mentre aspetti aggiorna il curticulum. tra poco sarai disoccupato.

  4. Menager pregiudicato facente parte di un’azienda fuorilegge in tutti i tribunali del modo..elude le tasse ovumque…perde miliardi di dollari…vai via da questo paese!!!noi siamo lavoratori e ancor prima cittadini onesti..che hanno i maroni roventi e ve lo faranno sentire!!ARRIVIAMO ROMA!!

  5. DOTT.CALENDA??BANDA Lanz…….???ARRIVIAMO ARRIVIAMO..
    NON ABBIAMO NULLA DA PERDERE…ARRIVIAMO…LA MICCIA TOCCA A VOI SPEGNERLA DOPO CHE GLI AVETE DATO FUOCO….SIAMO SERENI ….

  6. Angelo non c’è mai limite al peggio, domani hanno un incontro al ministero!!!

  7. Scusate, ‘Linea dura’ contro chi? Un ‘nemico’?
    Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
    Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
    Se non conosci né il nemico né te stesso, ogni battaglia significherà per te sconfitta certa
    – Sun Tzu1 –
    Forse qualcuno sarebbe stato meglio che si fosse presentato.

  8. Sapeva benissimo che non avremmo accettato l’ invito ad un incontro (non avrebbe alcun senso , impensabile ) , è solo un modo per screditarci . Ha raggiunto il suo subdolo obbiettivo , i media ne parlano .

  9. Attenzione che la notizia dell’incontro U…-ministero potrebbe essere una bufala…e se cosi non fosse ….e.solo altra benzina sul fuoco!

  10. Mi sa che prima di vederci finiti, Vedremo noi LA FINE DI U…!!!!!!! se innovazione vuol dire: Rubare, molestare sessualmente, aggirare i controlli, aumentare i prezzi quando c’e’ tanta richiesta. Allora mi viene da ridere.
    e comunque non dimentichiamo in America cosa è successo nei confronti della tecnologica U…
    #DeleteU… reportedly led 200,000 people to delete their accounts.
    Ciao rimane un solo motto “NON MOLLEREMO MAI”

  11. Conosciamo il nemico ( meglio…i nemici, tanti collusi..) e conosciamo noi stessi!
    Quindi avanti!

  12. Avanti tutta, a testa alta, abbiamo ragione NOI!!
    Anche a me risulta non ufficiale l’incontro tra rU… e il ministero ma poco importa, se verrà dimostrato che sono in combutta avranno ciò che meritano, noi non molliamo e ve lo dimostreremo, una volta di più…
    Tursi, o sei disperato o giochi a infangare la categoria, come sempre!
    Fai tu, noi non ci facciamo mettere le pezze al sedere proprio da te che hai creato schiavetti e vuoi imporre il tuo modello di sfruttamento in tutto il mondo…e trovi terreno fertile in Italia dove tutto fa gola, purchè ce ne sia a volontà!
    Tutti a Roma senza paura!!

  13. Ecco un paio post sul forum Casi Metropolitani del CDS di venerdì 17/3.

    U… è un brand con una reputazione irrimediabilmente compromessa.
    https://it.businessinsider.com/i-veri-conti-di-U…-nubi-allorizzonte/
    https://it.businessinsider.com/cronaca-di-un-disastro-le-due-settimane-che-hanno-messo-in-ginocchio-U…/
    http://amp.ilsole24ore.com/pagina/AErkukh
    Con le brillanti prove di etica dimostrate, l’offerta di U… (che nessuno ha chiesto) è semplicemente ridicola.
    Quale giocatore si metterebbe a giocare con un noto baro?
    Se i taxisti volessero capitalizzare il valore della licenza semplicemente metterebbero sul “mercato” la licenza.
    Perchè mai i taxisti dovrebbero sedersi allo stesso tavolo con un interlocutore con questo background?
    Perchè mai i taxisti dovrebbero fidarsi di un brand truffaldino come U… (condannata 2 volte in Italia per concorrenza sleale), bannata in molti paesi e con contenziosi aperti in quasi tutti gli paesi in cui ancora opera.
    Ai ragliatori della deregolamentazione dispiacerà sapere che tra le grandi città che hanno pesantemente normato e limitato U… si annoverano note aree marxiste-leniniste come San Francisco, New York, Londra e Amsterdam. E che in Inghilterra le toghe rosse (red gowns) hanno recentemente obbligato U… ad applicare i minimi salariali riconoscendone l’implicito ruolo di datore di lavoro. E che il servizio è addirittura interdetto in una lunga serie di oasi comuniste e tecnologicamente arretrate come Texas, Alaska, Nevada, Paesi Bassi, Finlandia, Sud Corea, Vancouver (Canada), Queensland (Australia), Barcellona, Francoforte e altri.
    Ma stiamo tutti sereni che fra poco non sentiremo più parlare di U…….

  14. Ed eccone un’altro

    Signori, per chi non se ne sia reso conto e per dare l’idea, prego considerare che il “comparto” taxi è un “Sistema” economico che, aggregato (per dirla in slang Bocconiano), si può riassumere con questi numeri.
    SOLO Milano: 5500 e passa PIVA (4883 licenze+2e guide+collab famil+comuni conurbati).
    Un valore patrimoniale delle licenze di circa 660 milioni di €.
    Un settore che solo a Milano versa al fisco oltre 8 milioni di € all’anno con il solo trasferimento delle licenze.
    Un cash flow (SOLDI VERI) attorno ai 160 mln di €/anno che generano redditi imponibili attorno agli 85 mln. di €/anno su cui vengono pagate tasse, contributi e gabelle di ogni tipo (come del resto tutti gli altri cristiani) di circa 40 mln di €/anno.
    Un comparto che alimenta un indotto REALE sterminato: assicurazioni, concessionari , meccanici, gommisti, carrozzieri (e mi fermo qui) e che alimenta ulteriormente la “filiera fiscale” con la relativa tassazione diretta ed indiretta a cominciare dai carburanti per finire alle contravvenzioni.
    Non costano un centesimo allo Stato sono contribuenti diligenti e pagano puntualmente quel che il beneamato fisco prevede a INAIL/INPS/IRPEF pena feroci ritorsioni dell’Agenzia delle Entrate (come tutte le altre PIVA).
    Moltiplicate per 8-10 volte ed avrete le “dimensioni economiche” del settore a livello nazionale.
    Diciamo una delle aggregazioni economiche + capitalizzate d’Italia?
    Diciamo una delle realtà economiche + grandi d’Italia a livello di Fiat, ENI, Enel, Telecom, etc. ?
    Adesso è più chiaro perchè tanto can-can mediatico contro i taxisti e pro-U…?
    Perciò quando parlate di taxi e taxisti sappiate che state parlando di un IMPRENDITORE con la sua DIGNITA’ e che rappresenta un settore dal peso tutt’altro che trascurabile anche dal punto di vista economico/finanziario e FISCALE.
    Si sappia che i tempi del taxista troglodita semianalfabeta e dell’anello al naso sono finiti da un pezzo.
    Perciò quando s-parlate di taxi e taxisti prego sciacquarsi la bocca.
    Si sappia che il giorno in cui venissero messi alle corde con provvedimenti/emendamenti demenziali presentati nottetempo da senatrici in menopausa e col preciso scopo di favorire l’ingresso sul campo di gioco di nuovi spregiudicati players, potrebbero facilmente e velocemente arrivare a “strutture societarie” simili a quelle di U….
    Ad esempio potrebbero conferire tutte le licenze ad un unico soggetto, registrare la sede in qualche paese CEE fiscalmente “amichevole” (es. Olanda, Irlanda, Lussemburgo) e poi con il giochetto delle scatole cinesi facendo rimbalzare soldi (e taroccando bilanci) alle Bermuda ed infine nel Delaware non pagare nulla di tasse da nessuna parte.
    U… non ha nulla a che vedere con la tecnologia.
    La questione U…, è puramente normativa. Attiene SOLO alla capacità dell’ordinamento di distruggere valore quando la sua evoluzione sia affidata a degli idioti.
    Il trucco è questo: le licenze hanno un valore perchè sono commerciabili ed esclusive, due qualità che non sono stati i tassisti ad inventarsi ma attribuite dal legislatore.
    Che succede se l’ordinamento decide di legalizzare il servizio taxi senza licenza?
    Non essendo più richiesta una licenza da tassista per fare il tassista il valore delle licenze pre-esistenti si azzera.
    Il problema è che su quelle licenze c’è investito del denaro privato.
    Ci si poteva comprare una casa, darsi alla pazza gioia, investirlo in borsa, è finito in una licenza di tassì.
    40.000 licenze al valore medio di 150.000€ fanno 6 miliardi di euro di patrimonio privato bruciati dalla sera alla mattina.
    Un legislatore non completamente rincitrullito dovrebbe “proteggere” un patrimonio di queste dimensioni anzichè bruciarlo dalla sera alla mattina.
    Le auto a guida autonoma non c’entrano un bel nulla.
    U… rimane sempre un taxi chiamato per telefono.
    Quel taxi a guida umana o autonoma (come vi pare) sempre una licenza (o medallion per dirla alla Yankee) dovrà avere e magari il taxista titolare se ne potrà stare a casa a giocare coi figli anzichè rodersi il fegato 10 ore al giorno in mezzo al caos di Milano.

  15. E finiamo con questo….
    @Silvestro, quei 6 miliardi di capitali privati investiti nelle licenze e spazzati via con un emendamento in una notte di luna piena, non è un conto virtuale (come quelli che fanno alla Bocconi) ma sono miliardi REALI di mancati investimenti in altri settori economici ad es. in immobili non venduti, investimenti finanziari, retribuzioni differite che non si trasformeranno in acquisti di beni di consumo, in sostanza, un valore prelevato dal mercato che non vi farà mai più ritorno con un danno alla collettività ed uno solo a guadagnarci (il privatissimo U…). in pratica è come regalare 6 miliardi a U…. MA PERCHE’???
    Secondo te un legislatore onesto e con la schiena dritta dovrebbe tutelare gli interessi dei cittadini italiani oppure quelli di una multinazionale che vale 70 mld. di dollari (anche se sta per scoppiare la bolla)?
    Un imprenditore in qualsiasi settore quando opera all’interno di un “sistema” di REGOLE e fa investimenti basandosi su QUELLE regole ha tutto il diritto puntare i piedi e chiedere conto al legislatore del danno procurato dal cambio delle regole che “qualcuno” evidentemente con le spalle molto grosse (U…) chissà perchè gli chiede di cambiare (non certo i taxisti). Confindustria credi che sia lì solamente ad organizzare il ballo delle debuttanti? Lo sai che abbiamo pagato (senza protestare) per decenni bollette ENEL con una quota dedicata a rimborsare i danni alle aziende che avevano investito nel programma energetico nucleare mai decollato causa referendum? Lo sai che paghiamo (senza protestare) alle varie Sorgenia, Enipower, e compagni di merende la “disponibilità” di produzione energia elettrica (in altre parole paghiamo queste compagnie per tenere le loro centrali FERME causa crollo della domanda di energia). E sono solo i primi 2 esempi che mi vengono in mente!

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