“No al mercato selvaggio”. A sorpresa gli italiani danno ragione ai tassisti

strisione la stampa – Nonostante una settimana di proteste selvagge, nonostante le bombe carta di Roma, i blocchi del traffico, i disagi per i cortei e le file infinite negli aeroporti e nelle stazioni, gli italiani si schierano coi tassisti. Il 71% degli abitanti di Roma, Milano e Torino, le tre città più toccate dagli scioperi dei giorni scorsi, considerano infatti «giusta» la loro protesta. E solo il 24% è contro.

I dati del sondaggio realizzato dall’ Istituto Piepoli per La Stampa certamente sorprendono. Perché ribaltano completamente la percezione che si poteva avere dell’intera vicenda.

Non solo da parte dei normali cittadini ma anche tra gli stessi protagonisti di questa vertenza: molti di loro, infatti, avevano definito «dannoso e controproducente» il fermo improvviso. Solo a Roma, dove il blocco ha creato più problemi, la quota dei favorevoli scende al 62% (con un 32% che considera «non giusta» la protesta) ma a Torino si tocca il 74% e a Milano il 76%. Ed anche la mediazione del governo ottiene un consenso molto ampio: l’80% la approva (a Milano addirittura il 93%) e solo l’11% non la condivide (con un picco del 23% tra i torinesi ed un minimo del 2% sotto la Madonnina). 

Scorrendo i dati dell’indagine tutto questo, in parte, forse si spiega col fatto che i disagi hanno interessato una fetta del campione abbastanza contenuta che oscilla tra il 19 e del 24%. Ma questi dati, raccolti mercoledì, il giorno dopo la fine dell’ostilità, ci dicono che quella dei tassisti forse non è più tanto percepita come una delle tante caste che paralizzano (letteralmente) il Paese, la solita lobby che difende in ogni modo i propri privilegi, ma è diventata una categoria di lavoratori in difficoltà come tante altre. Con cui gli italiani, a loro volta squassati dal vento e dalle regole spietate della globalizzazione, oggi sentono di dover essere solidali.  

Le rate del taxi ancora da pagare, o la licenza presa a peso d’oro e che ora vale la metà rispetto agli anni passati, non sono molto diverse dal mutuo che tanti italiani fanno fatica a onorare per una casa che a sua volta oggi vale molto meno di quando la si è acquistata. E se un taxista oggi dichiara un reddito che non arriva a 15 mila euro non è più un evasore come si sarebbe detto sino ieri, ma forse solamente uno dei tanti piccoli imprenditori che fatica ad arrivare a fine mese. E che ora, come se non bastasse, deve pure vedersela con lo strapotere delle multinazionali. Nel suo caso con un «mostro» come Uber e lo sciame di noleggiatori, i famigerati Ncc, che sottraggono loro i clienti invadendo le città anche quando non potrebbero. Uber sta ai tassisti come Amazon sta alle librerie, Airbnb alle pensioncine, i megaoutlet ai piccoli negozi dei centri storici, Youtube alle videoteche e le tante applicazioni web ai vecchi negozi di dischi. Ci sarà anche un nuovo che avanza ma il risultato finale è che ci sono tanti che in parallelo sono costretti a chiudere. E poco importa se Uber, come tante altre applicazioni, può farci risparmiare, o se ci fa viaggiare su auto più nuove e più belle consentendoci di sfruttare tutti i vantaggi della concorrenza. Tant’è che, dovendo scegliere, solo il 23% propone di liberalizzare il settore senza fare distinzioni, mentre la maggioranza dei cittadini al governo chiede innanzitutto di tutelare i tassisti (48% di media, 56% a Roma), mentre il 12% arriva addirittura a proporre di escludere Uber. Anche in questo caso una sproporzione schiacciante. 

20 commenti

  1. la stampa e “La Stampa” non smettono mai di meravigliarmi. E’ sabato grasso di carnevale, non vorrei che…
    Ma no! Dai! Non possono arrivare a quei livelli…

  2. Mi permetto di aggiungere che se al nord la percentuale è così schiacciante, forse è anche perché chi utilizza abitualmente il taxi ha a disposizione una flotta di vetture nuove, quasi tutte ibride, il 90% accetta pagamenti elettronici, molti hanno wifi gratuito e nella maggior parte dei casi arrivano in 3 minuti.

  3. Veramente gli unici a stupirsi sono stati i giornalisti de La Stampa. Stupiti del fatto che la gente non crede più alle bugie che scrivono!
    Colleghi, parliamoci chiaro, noi abbiamo un arma fortissima da usare bene e a nostro favore: IL CONTATTO DIRETTO CON LA GENTE! Che è esattamente ciò che politici e giornalisti hanno perso da anni! Quante volte ci siamo sentiti dire dai clienti: “Uso spesso il taxi e devo farvi i complimenti. Come fate ad essere sereni e simpatici nonostante il lavoro difficile e stressante che fate? Non siete affatto quei cattivoni che i giornali descrivono…” e cose di questo genere? … mentre invece l’appellativo più gentile che sentiamo rivolgere ai politici quando si parla di loro è: “Sono tutti lardi e pezzi di… !” … è vero o no?
    … d’altra parte, fino a prova contraria, chi mette in continuazione le mani nelle tasche degli italiani sono loro, non di sicuro i taxisti…
    p.s. dulcis in fundo: Certo che a stò Paolo Baroni, l’autore dell’articolo, girano proprio le scatole a dover ammettere che la gente è dalla parte dei taxisti in quanto lavoratori. Avete letto bene fino in fondo? L’articolo è un continuo arrampicarsi sui vetri: “Pazienza, U… ci avrebbe fatto risparmiare… U… ha automobili più nuove… ” tutta una tiritera di questo genere…

  4. Era intuibile dai commenti dei nostri utenti..e dal flop mediatico (ve ne siete accorti?) della consueta “macchina del fango” messa in moto contro la categoria. Il coro “dagli al taxi!” nn tira al pari delle trombonate mercatiste/consumeriste. Tanti hanno finalmente (anche se tardi) capito.

  5. Non mi meravigliano questi risultati, soprattutto il 93 % di Milano, dato che i nostri clienti milanesi generalmente sono molto soddisfatti del servizio che portiamo a loro.

  6. Fra i diversi articoli a favore di noi tassisti volevo segnalare anche questo sul Fatto Quotidiano che già altre volte ha scritto afavore dei tassisti smascherando le reali intenzioni e comportamenti di RU……
    Articolo dal Fatto Quotidiano :
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/22/taxi-contro-U…-tra-sfruttamento-e-falsi-miti-un-conflitto-alimentato-dai-governi-che-non-hanno-regolamentato-il-settore/3406538/

  7. Non molleremo mai non ci sottometteremo mai. Questa è una categoria di leoni siamo sempre in mezzo alla strada in tutti i sensi. ARRENDETEVI

  8. Concordo in pieno, Taxi Legale: alla ripresa del servizio i commenti spontanei dei clienti non eranno affatto piccanti, tutt’altro! Ho notato anche una insolita generosità nell’ elargire mance, contrariamente ad analoghi episodi del recente passato.

  9. È vero Leonardo: mi ero preparato 3 o 4 risposte diplomatiche per evitare discussioni sulle proteste e invece sono arrivate le mance…

  10. Speriamo che il supporto da parte della gente, quello da parte di alcune forze politiche e di conseguenza di certa stampa e complice un governo traballante facciano tornare sui loro passi certi personaggi e magari addirittura spuntare un accordo vantaggioso.

  11. Chi critica questo lavoro parla di illegalità nel vendere le licenze….sabbe ora di far sapere a questi sig. quanto si dà allo stato quando si riesce a venderla….

  12. se è tutto vero, specie il sondaggio fra tassisti, mettere a posto le cose applicando i principi concordati con il governo, dovrebbe essere una passeggiata…: un mese basta e avanza. Non mi tengo dalla curiosità per i prossimi giorni…
    Però, per favore, lasciamo stare le cifre, quando parliamo di redditi…, tipo “che non arriva a 15 mila euro …” (lordi naturalmente…), altrimenti dopo non ci crede più nessuno…

  13. Cari colleghi, leggendo i vostri post, non posso far altro che associarmi a quello che scrivete, ovvero che la maggior parte dell’utenza abituale del taxi, sta dalla nostra parte.
    L’italiano non è stupido quindi quando i colonialisti yankee in questi giorni hanno provato a fare speculazione sulle corse tra cui la MILANO MPX avranno avuto riscontro, di quanti non si sono fatti gabbare. Voi vi chiederete perchè lo affermo così convinto?
    Quante vo.te a voi a Linate oppure in Centrale vi chiedono prezzi per destnazioni fuori Milano
    anche non distanti e vi sentite rispondere no è troppo caro oppure ci penso un attimo e poi spariscono?
    Allora mi chiedo tutta la clientela disposta ad accettare qualsiasi cifra la trovano solo loro?
    E’ chiaro che c’e’ qualcosa che non torna, quindi anche noi dobbiamo aprire gli occhi e renderci conto di quante voci false ci sono in circolo.
    Un abbraccio ed un buon week end, un collega di Milano

  14. abbiamo vinto noi, su tutta la linea…la gente, prima se ne frega ma poi inizia a farsi domande e a pensare, certe testate giornalistiche poi, sono sempre state terribilmente ostili ma la musica è cambiata, comportiamoci come sempre, anche un po’ meglio perchè i margini di miglioramento ci sono e vedremo finalmente raggiunta la fine del tormento, se anche i ministri con cui dobbiamo sederci sentiranno il vento che cambia, rinunceranno a sbilanciarsi e ne usciremo bene, dai così!!

  15. Non moliamo ne ora ne mai
    Una cosa sola mi preoccupa sono i sindacati ma stavolta rischiano grosso se arrivano ad accordi schifosi

  16. Non abbiamo bisogno di loro, lo dimostriamo tutte le volte, basta un sms su what’s app mandato a gruppi di 1000 persone lo sciopero è fatto

  17. Non dimentichiamoci tutte le volte che facciamo le veci dei ghisa quasi completamente assenti nel dare informazioni alla cittadinanza sulle strade in forma del tutto gratuita

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