LʼUe: “Italia mette a rischio altri Paesi, Manovra entro aprile o scatta la procedura dʼinfrazione”

Pubblicato il rapporto in cui Bruxelles dà lʼultimatum al nostro Paese a causa del deficit eccessivo: “Riforme rallentatequotidiano.net

La Commissione europea pubblica un rapporto con cui dà all’Italia due mesi di tempo, fino alla fine di aprile, per una Manovra che corregga lo 0,2% del Pil. In caso contrario, è pronta ad aprire la procedura di infrazione per deficit eccessivo nella prima riunione di maggio. Per il ministro Padoan la correzione si farà e non si corre alcun rischio. Secondo Bruxelles, la nostra situazione economica potrebbe comportare “rischi” anche per gli altri Paesi. Dalle analisi della Commissione sul nostro Paese sono emersi alto debito e bassa produttività in un contesto di difficoltà per le banche e alta disoccupazione. L’Italia, secondo il rapporto, “presenta eccessivi squilibri” che implicano “rischi con rilevanza transfrontaliera in prospettiva, in un contesto di alti non-performing loans e disoccupazione“. 

“Riforme rallentate” – Se la manovra correttiva non verrà effettuata entro il 30 aprile, la procedura di infrazione sarà inevitabile e verrà aperta alla prima occasione possibile, cioè in seno al primo collegio dei commissari di maggio. Ci sarà anche un secondo messaggio: le riforme stanno rallentando proprio a causa della situazione interna.

Incertezza interna – Il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, che ha incontrato i commissari Moscovici e Dombrovskis nella due giorni di riunioni a Bruxelles, ribadisce che il governo ha dato la sua parola e che quindi lo sforzo da 0,2% “si farà”. Ma sui tempi non c’è certezza: pesa la situazione che si è creata nel Pd, azionista di maggioranza del governo, poco disposto ad avallare manovre in un clima di incertezza pre-elettorale.

Il “Winter package” – Il documento “promesso” da Bruxelles si intitola “Winter package” ed è parte del processo di supervisione dei bilanci chiamato “Semestre europeo”. Questo a sua volta comprese un “Rapporto Paese” sullo stato delle economie e un’analisi approfondita sugli squilibri macroeconomici e le correzioni messe in campo. In più, soltanto per l’Italia, sarà pubblicato anche il “rapporto 126.3”, dal nome dell’articolo del Trattato che indica le conseguenze per i Paesi che non rispettano la “regola del debito”.

Il documento che riguarda l’Italia – L’avvertimento della Commissione è contenuto proprio “rapporto 126.3”, che descrive l’ampiezza della deviazione dei conti dagli obiettivi concordati, guardando in particolare al saldo strutturale. Il deficit strutturale, dal 2015, è peggiorato sempre di più nonostante i margini di flessibilità concessi, grazie ai quali “l’Italia può spendere 19 miliardi di euro in più”, ha ricordato il presidente della Commissione Jean Claude Juncker.

3 commenti

  1. Mi spiegate cortesemente cosa implica ciò, nella fase che staimo attraversando in questi prossimi 30 giorni come categoria ?

  2. Vuol dire che prima usciamo da QUESTA europa e prima c è la possibilità di salvare qualcosa

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