Uber e Airbus vogliono le auto elettriche volanti, ma per molti anni saranno fantascienza

it.ibtimes.com Le auto elettriche volanti sono una di quelle cose a cavallo tra tecnologia, fantascienza e leggenda. Un esempio in tal senso è la Terrafugia TF-X, auto elettrica volante con 4 posti e 800 km di autonomia. Si tratta di una vettura con ali che si dispiegano automaticamente, un motore elettrico da 300 cavalli ed un pacco batteria integrato che assicura 800 km di autonomia ed un sistema di ricarica in grado di ricaricare le batterie in volo o mediante colonnine di ricarica dedicate. 

L’arrivo di questa fantasmagorica vettura è previsto nel 2028 ad un prezzo indicativo di 260mila dollari. Tutto molto bello, almeno sulla carta, ma non ci vuole di certo un esperto di mobilità per capire che molte delle specifiche tecniche della Terrafugia TF-X altro che inopinabili. Allo stato attuale infatti la TF-X è poco più di un render e, stando a quanto dichiarato dall’azienda, entro il 2018 si dovrebbe vedere un prototipo su strada.

Anche Uber immagina una città con taxi elettrici volanti

Uber a fine ottobre 2016, in un documento di 98 pagine, ha presentato un progetto dove illustra ai suoi stakeholder come vede la mobilità tra qualche anno. Uber vuole sfruttare il mezzo aria implementando una rete di VTOL, acronimo inglese di Vertical Take-Off and Landing, ossia piccoli veicoli elettrici in grado di  decollare e atterrare verticalmente .

Uber Elevate, questo il nome del servizio, ha come obiettivo di realizzare un servizio di sharing utilizzando delle auto volanti.

Ma anche Airbus non vuole essere da meno e così Tom Enders, CEO dell’azienda, in una conferenza tenuta presso la rassegna DLD di Monaco di Baviera ha affermato che entro fine anno sarà in grado di mostrare un prototipo funzionante di un veicolo monoposto capace di volare. L’obiettivo di Airbus, così come Uber, è quello di realizzare una rete di taxi volanti elettrici con decollo e atterraggio verticali.

Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. Dal punto di vista strettamente normativo prima di poter vedere le auto elettriche volanti, addirittura autonome come nel caso di Uber e Airbus, c’è bisogno di passare l’iter certificativo che prevede il rispetto delle normative cogenti delle autorità aeronautiche, ossia la Federal Aviation Administration (FAA) e l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) che regolano rispettivamente il 50% e il 30% delle attività di trasporto aereo mondiale.

Gli aeromobili con atterraggio e decollo verticale sono nuovi dal punto di vista certificativo e storicamente l’iter è molto, molto lento. Senza dimenticare che essendo veicoli elettrici c’è di mezzo l’autonomia. Insomma, le auto elettriche volanti sono in grado di stuzzicare la fantasia di molti ma il duro confronto con la realtà riporta tutti sulla terraferma.

7 commenti

  1. Lo studio sul programma di volo successivo prevede che i passeggeri mastichino delle gomme (per i possessori di protesi dentali esiste anche la formula a caramella) concentrate di lieviti e di batteri simbiotici, producendo così alte quantità di metano. In questo modo i passeggeri pedalando fanno girare le eliche e producono grandi quantità di gas che opportunamente incanalato permette al Taxi a Decollo Verticale (TDV) di risolvere il problema delle colonnine di rifornimento e utlizzando questo sistema si abbattono così anche i grassi dei passeggeri, mantenendo i livelli di trigliceridi e di colesterolo entro i limiti previsti, con grande beneficio della sanità pubblica. Unico inconveniente per ora, ma risolvibile con l’aggiunta di aromi nelle gomme da masticare, è l’aria un po’ più maleodorante. Ma noi siamo abituati anche peggio di così…

  2. Le navicelle volanti saranno forse il futuro…
    Ma le vorrei vedere nei centri urbani delle nostre citta’, fatte di piccole stradine murate di scooter, camioncini dei pony express e auto varie parcheggiate….
    Ovviamente nel deserto delle campagne californiane possono rappresentare forse un’alternativa praticabile (?)….
    Ma nei centri storici della Vecchia Italia….faccio fatica ad immaginare le navicelle volanti che devono comunque rispettare i regolamenti della guida stradale , interferendo con auto, scooter e mezzi tradizionali…
    Tra l altro, queste corse quanto costerebbero al cliente?
    8 euro….? ( la corsa media di un Taxi)
    Faccio fatica a credere che ci potrebbero fare concorrenza…
    Un servizio simile costerebbe un occhio della testa…
    E ANCHE LE COOPERATIVE DI TAXI ED NCC….POTREBBE TRASFORMARE I PROPRI TAXI IN TAXI VOLANTI…DIV’E’IL PROBLEMA?

  3. lele… dimentichi che ci saranno anche gli scooter volanti, le biciclette volanti, gli autobus volanti, anche i treni saranno volanti… non dimenticare che ci sono già gli aerei… anche a reazione li fanno.
    e pure i pedoni volanti.
    e poi ci saranno anche gli asini… ovviamente volanti.
    mavacagher al tvd… quando lo vedrò crederò anche a babbo natale

  4. Grace, le scuse addotte da quei personaggi intervistati ricordano moltissimo i gm di quella società americana che ci ruba impunemente il lavoro e non paga un centesimo di tasse in Italia. Quella è gente che il giorno in cui lascerà il nostro Paese sarà l’unico momento in cui avranno reso un servizio alla società.

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