Taxi Milano: inglese, pulizia e turni. “No alle nuove norme, pronti allo sciopero”

milano.repubblica.it È scontro tra tassisti, Regione e Comune di Milano sui criteri di adeguamento delle tariffe. Ma, soprattutto, sul nuovo regime di turni che da giugno si applicheranno, sperimentalmente e in modo “omogeneo”, in tutti i Comuni del bacino aeroportuale fino al 31 maggio 2018. Una semplificazione che sarebbe frutto del tavolo di confronto tra sindacati di categoria delle auto bianche, Regione e Comune (anche se non più riconvocato prima della firma) che scontenta però i tassisti, che difatti proclamano lo stato di agitazione. Preludio di scioperi futuri, a gennaio dopo le feste, se nei prossimi giorni non ci saranno cambiamenti. La novità sui turni dovrebbe garantire, secondo il Pirellone, una maggiore presenza di auto in servizio vicino agli aeroporti (in particolare a Malpensa e a Orio al Serio) anche durante il fine settimana. 

Con la nascita di un unico sistema aeroportuale tra Milano, Varese e Bergamo, la Regione punta con questa manovra a creare anche un unico sistema di turni. Che, secondo i tecnici del Pirellone, dovrebbe consentire di poter individuare con più precisione i taxi in circolazione fuori dal loro turno di lavoro. Ma i sindacati hanno scritto una lettera al Comune e alla Regione per protestare contro la modifica che riguarda anzitutto l’organizzazione. I nuovi turni possono essere scelti su base settimanale oppure in forma spezzata, combinando assieme due fasce.

Ed è proprio quest’ultima formula che non andrebbe molto incontro alle esigenze dei tassisti milanesi. Inoltre, a infastidire i conducenti, c’è anche l’addio alla possibilità di poter chiedere al Comune che ha emesso la licenza di cambiare il turno in corsa, dovendo invece attendere almeno cinque giorni consecutivi di lavoro. Le associazioni di categoria delle auto bianche, fra le quali l’Unione artigiani, contestano i nuovi provvedimenti pur sperimentali: “Esprimiamo grave sconcerto e profonda preoccupazione per l’atteggiamento e gli atti conseguenti tenuti da Regione e Comune nella gestione del servizio taxi all’interno del sistema di bacino tri-provinciale lombardo”, attaccano.

Sotto accusa è il testo di una delibera approvata dalla giunta regionale il 19 dicembre. Il provvedimento, pur rinviando l’adeguamento delle tariffe in base all’inflazione (era prevista una diminuzione dell’1,85 per cento dei tassametri per il 2015 più un ulteriore calo dello 0,32 per cento previsto per il 2016), non piace comunque ai tassisti perché punta a cambiare alcune voci dei parametri che fanno scattare l’aumento delle tariffe. La Regione vorrebbe sostituire per esempio la conoscenza dell’inglese con la pulizia del taxi o introdurre una nuova voce legata agli investimenti.

I taxi, invece, preferirebbero autocertificare tali requisiti e contestano i controlli a sorpresa affidati a una società esterna. “Che però viene pagata dalla Regione che è una delle parti – denuncia Nereo Villa, vicepresidente del Satam, il sindacato con più iscritti tra i taxi -. Noi contestiamo il cambio di metodo che è stato deciso unilateralmente: i nostri adeguamenti tariffari devono essere agganciati a parametri oggettivi”. Palazzo Marino è disponibile al confronto: “Noi non abbiamo acconsentito ai cambiamenti fatti che non vanno incontro alle esigenze dei tassisti milanesi – dice l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli -. Siamo disponibili a ricevere i sindacati subito dopo le feste con l’obiettivo di sederci al tavolo e trovare un accordo anche con la Regione”.

14 commenti

  1. Se qualcuno fosse informato,mi darebbe spiegazioni più’ chiare?Grazie e Buon Anno a tutti!

  2. quando ho letto la tabella con i nuovi turni mi è venuto subito in mente che:
    1) sarà impossibile capire quando un collega sarà in turno in meno, perché le sigle dei nuovi turni spezzati non hanno alcuna attinenza con l’orario di inizio per esempio;
    2) i nuovi turni di 12 ore spezzati incentiveranno le collaborazioni familiari, quindi ci saranno più macchine a tutte le ore con un calo di lavoro fino al 20%;
    3) i colleghi dei comuni limitrofi a Malpensa non avranno più il vantaggio di entrare prima degli altri.

  3. Allucinante parto dell’ufficio ” complicazione cose semplici “… 73 turni + non sto a calcolare quante coppie a due a due + 49 integrativi ……..sfido chiunque ad individuare un collega fuori turno senza tabelle alla mano…figuriamoci se poi sei alla guida

  4. Diventerà una vera giungla……pazzesco bastava secondo me fare i 24 turni uno all’ora…… e lasciare tutto com’è. ….mi auguro che i nostri sindacati riescano bloccare tutto

  5. A me vien da ridere, qui A Roma abbiamo il problema opposto, i turni perpetui riproposti come una minestra riscaldata.
    Sono in pratica solo 2, Mattina e Pomeriggio, Notte e Semi-notte sono estrapolati dal pomeriggio. Ci alziamo la mattina che neanche li controlliamo più.

  6. Dato che è stata “imposta ” la Conurbazione , vanno benissimo i turni uguali per tutti.
    Cosi una volta ogni tanto a Linate e Malpensa sarò in grado di capire i turni dei vari Seriate, Laveno Mombello,Cardano al Campo, ecc ecc….
    Assolutamente contrario a tanti turni spezzati che vanno a favorire le già tante collaborazioni famigliari presenti in città.
    Va bene un turno continuativo ogni ora.

  7. Che cosa intendono con maggior affluenza a tutte le ore a varese e orio che ci obbligheranno a sostare in quei due aeroporti? Perchè stare in coda a Orio significa fare la fame e mxp sono 5 o 6 ore di attesa da pazzi

  8. Fra sono quelli di Malpensa che chiedono questi turni……perché così come adesso non ci stanno più dentro.

  9. Turno continuativo ogni ora con abolizione dei turni di 12 ore. Semplice e immediato da controllare. Ai comuni che non sono d’accordo esclusione immediata dalla conurbazione (cosi restano nel loro bel comune in mezzo alle montagne o nelle loro belle periferie e si fanno tutti i turni che vogliono). Oppure, tassametro a tempo……no questo per noi è fantascienza.

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