Fisco, imprese, Pa: giovedì è atteso un «ricco» milleproroghe

ilsole24ore.com È la settimana del Milleproroghe (atteso in Consiglio dei ministri per giovedì 29). Non c’è un San Silvestro che si rispetti senza il decreto di fine anno che per il 2016 potrebbe anche essere più ricco delle ultime edizioni. Il via libera accelerato alla legge di Bilancio a causa della crisi di Governo ha lasciato insoluti una serie di interrogativi, con la necessità di intervenire con alcuni correttivi. A cominciare dalle comunicazioni Iva introdotte dal decreto fiscale (Dl 193) collegato alla manovra. 

L’Esecutivo sull’onda della protesta dei commercialisti, che hanno già proclamato per la prima volta uno sciopero a fine febbraio, punta a riscrivere il calendario del nuovo adempimento alleggerendolo soprattutto sul fronte della trasmissione dei dati sulle fatture emesse e ricevute (il nuovo spesometro).

Senza andare a intaccare il maggior gettito atteso superiore ai 2 miliardi nel 2017 grazie soprattutto alle informazioni in tempo reale sulle liquidazioni Iva “spedite” telematicamente ogni tre mesi da imprese e professionisti, l’ipotesi allo studio è di ridurre dagli attuali tre a due gli invii sulle fatture previsti per il primo anno. In questo modo l’adempimento diventerebbe semestrale. In più l’attuale termine per il primo invio dei dati sulle fatture previsto per il 25 luglio 2017 slitterebbe al 16 settembre (in realtà sarebbe il 18, in quanto il termine cade di sabato) in concomitanza con la seconda trasmissione per le liquidazioni Iva.

Sempre sul fronte fiscale, il Governo dovrà decidere cosa fare delle nuove commissioni censuarie previste dall’attuazione della delega fiscale ma rimaste “senza lavoro” per la mancata riforma del Catasto : il dubbio è se sciogliere o prorogarne ancora di un anno la validità.

Sicurezza e antiterrorismo

Nel Milleproroghe (decreto eterogeneo per natura) sono destinate a entrare anche misure stringenti in materia di sicurezza contro gli attentati. Tra queste la riapertura dei colloqui informativi per la prevenzione dei delitti di terrorismo . Il decreto ad hoc del 2015 (Dl 7) aveva, infatti, fissato al 31 gennaio 2016 il termine entro cui i servizi di informazione e sicurezza potevano effettuare colloqui investigativi con detenuti per prevenire delitti con finalità terroristica di matrice internazionale. Dei colloqui dovevano essere informati preventivamente sia il Procuratore generale presso la Corte di appello di Roma che il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. L’idea a cui si sta lavorando è di riaprire la finestra temporale per acquisire nuove informazioni in grado di evitare attentati terroristici. E, rimanendo sempre in materia di sicurezza – in questo caso degli uffici giudiziari -, si va verso una proroga anche delle misure straordinarie per la Procura di Palermo.

Gli «evergreen»

Per ogni Milleproroghe che si rispetti ci sono differimenti di termini che vengono riproposti di anno in anno. Punta alla dodicesima proroga (il termine iniziale era il 31 dicembre 2005) la norma che attribuisce poteri sostitutivi ai prefetti in caso di mancata approvazione dei bilanci negli enti locali. All’undicesimo differimento potrebbe, invece, arrivare il contrasto alle pratiche abusive dei servizi di taxi e noleggio con conducente . Per il decimo anno consecutivo, poi, si potrebbe ripetere il rito del mantenimento delle contabilità speciali per le province di Monza-Brianza, Fermo e Barletta-Andria-Trani.

Sul fronte delle imprese è attesa la quarta proroga per il Sistri (Sistema integrato di tracciabilità dei rifiuti), senza la quale dal prossimo 1° gennaio verrebbe meno sia il doppio sistema di registrazione (cartaceo e informatizzato) per i rifiuti speciali e soprattutto troverebbe immediata applicazione il regime sanzionatorio per chi non si adegua.

Le banche popolari

Anche il capitolo banche potrebbe essere interessato con il rinvio del termine del 27 dicembre – sospeso dalla Consulta fino al 12 gennaio – entro cui le Popolari devono trasformarsi in Spa.