Milano, un’alleanza coi Comuni per ridare slancio alla mobilità

milano-unalleanza-coi-comuniLA MOBILITÀ come motore di sviluppo. Per la vita dei cittadini, per il giro di affari delle attività commerciali e per i servizi rivolti ai turisti. Con l’area metropolitana che dovrebbe fare sistema tra i diversi Comuni e le associazioni e le aziende di trasporti pubblico e privato pronte a fare il loro. Tutto questo è stato al centro del forum promosso ieri mattina da «Il Giorno», uno degli eventi in calendario per festeggiare i 60 anni di vita del quotidiano. 

Il direttore de «Il Giorno» Giuliano Molossi che ha spiegato come in una città «che è la terza in Italia come meta turistica », due temi «come la mobilità e l’attrattività sono interconnessi». A fianco a lui il vicedirettore Sandro Neri e Bruno Villois, consigliere di Poligrafici Printing che, partendo da un esempio concreto («Via Verdi, dove si formano code di pullman che non riescono a girare per la pista ciclabile») ha introdotto il confronto su una «metropoli che presenta esigenze più ampie ed esigenze più spicciole».

IN QUESTO ha dato il la all’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli che, dopo avere ricordato come «a Milano ci siano 5,2 auto per dieci abitanti, il doppio di Parigi, dove sono 2,5, e molte più che a Monaco, 3,5, Londra, 3, e Berlino, 2,9», ha spiegato come il dato rifletta una «domanda di mobilità in costante aumento, con 5,5 milioni di spostamenti in città al giorno e un milione di city users, persone che entrano ed escono da Milano per lavoro, studio, tempo libero, motivi di salute». Utilizzando non solo la tradizionale auto di proprietà, ma anche, e sempre più, i trasporti pubblici e «il crescente sistema di bike e car sharing», forme alternative e virtuose in termini di inquinamento che meriterebbero, secondo l’assessore, più contiguità nei comuni limitrofi, posto che «a Milano solo il 30% dei cittadini si sposta in auto, mentre nell’hinterland saliamo al 60%».

Alla tavola rotonda sono intervenuti anche il presidente e direttore generale di Atm Bruno Rota, il vicepresidente di Unione Confcommercio Milano, Simonpaolo Buongiardino, il presidente di Apam, Associazione albergatori di Confcommercio Milano, Maurizio Naro, il presidente della Fai- Confrasporto Milano, Angelo Sirtori, il delegato per il settore taxi dell’Unione Artigiani Pietro Gagliardi, il presidente di Taxi Tam Claudio Severgnini, e l’assessora comunale al Turismo, Roberta Guaineri, che ha sottolineato come «Milano abbia cambiato faccia negli ultimi dieci anni. L’Expo è stata uno spartiacque per presentare come la futura visita del Papa». Da questo punto di vista, secondo Naro, «serve realizzare al più presto una carta turistica integrata di agevolazioni per i mezzi di trasporto e i musei».

milano-unalleanza-coi-comuni1NON MANCANO le criticità. Come alcune «piazze e vie diventate un budello», dopo la riqualificazione o la creazione di piste ciclabili (viale Tunisia o piazza XXIV Maggio), come segnalano le associazioni di tassisti che sul caso Uber aspettano «che si esprima la Corte di giustizia europea». Tassisti e Atm sono concordi nel chiedere al Comune (leggi: polizia locale) «più inflessibilità verso i ciclisti che occupano le corsie preferenziali, a loro vietate».

Sirtori reclama infine «più piazze di sosta per agevolare le operazioni di carico e scarico». Tra le positività, invece, la «sicurezza migliorata anche grazie alla tecnologia». Meno aggressioni a dipendenti Atm e ai tassisti. E se il sindaco Sala ha richiesto più militari in città, l’assessora Guaineri afferma che «è una risposta a una percezione di sicurezza, soprattutto in alcune zone, visto che la criminalità, a Milano, è diminuita ». Granelli, infine, ricorda che, per quanto riguarda i disagi arrecati dai cantieri della linea blu, «sul sito dell’M4 si possono trovare gli aggiornamenti dei 51 cantieri e delle linee di trasporto pubblico». Come sul sito di Atm.

Luca Salvi

il_giorno