Milano I sindacati: metodo da rivedere, tariffe bloccate

i-sindacati-metodo-da-rivedere-tariffe-bloccateilgiorno.it I TASSISTI non hanno mai digerito il Mystery Client. Intendiamoci, i sindacati di categoria non sono contrari all’indagine in sé, quanto piuttosto alle modalità utilizzate. Senza contare che più volte alcune sigle hanno chiesto invano di avere i dettagli delle corse: punto di arrivo e punto di partenza, orari e tutto il resto. «Il sistema va rivisto nel suo complesso – riflette Claudio Severgnini, presidente del Tam – perché i giudizi rischiano di essere troppo soggettivi e di variare in maniera eccessiva da un ispettore all’altro». Anche per questo, le sigle al tavolo e i rappresentanti della Regione si rivedranno a breve per discutere le eventuali modifiche all’algoritmo utilizzato per mettere insieme i risultati e calcolare quanto debbano scendere o salire le tariffe nel bacino aeroportuale lombardo. 

Si parte dalla proposta di Palazzo Lombardia avanzata nel corso della Conferenza di servizio del 20 luglio: un’inflazione allo 0,7% (con un minimo garantito dello 0,4), obiettivi precisi per i quattro indicatori di qualità (ad esempio il 99% per la correttezza dei prezzi applicati ai clienti) e premialità legate all’estensione all’intero bacino del numero unico del Comune di Milano o alla sostituzione dell’auto indipendentemente dai bandi regionali. A proposito di bandi, Severgnini precisa: «La Regione non ha rispettato i patti sui contributi per i conducenti che hanno cambiato la propria vettura – argomenta il numero uno del Tam –. Gli ottimi risultati sul fronte delle auto non inquinanti, in particolare tra i tassisti meneghini, vanno attribuiti soprattutto agli accordi che le sigle di categoria hanno stretto con alcune case automobilistiche».

COME DIRE: prima tenete fede agli impegni presi, poi parliamo di tariffe e Mystery Client. Aggiunge Silla Mattiazzi, segretario regionale Uiltrasporti: «L’assenza di contributi ha scoraggiato i colleghi, spaventati dai costi elevati legati al cambio di macchina».

Chiude Marco Bonelli di Federtaxi: «Contestiamo il metodo di calcolo degli adeguamenti tariffari perché non rispettano il reale andamento dei costi. Inoltre, i promessi fondi per l’acquisto di auto non inquinanti sono svaniti nel nulla, nonostante le promesse di ben due amministrazioni ».

N.P.

il_giorno

Un commento

  1. Czz.. alla buonora si sono accorti che il mistery client invece era un cucumber (cetriolo) client! Eccheczz avevamo già superato brillantemente EUROTEST 2011 (fatto da un ente indipendente e senza conflitti di interessi) ma perchè mai all’epoca i nostri rappresentati hanno accettato e ci hanno fatto ingoaire questo rospo avvelenato? Adesso si svegliano per “rivedere” tutto? Bastava mandarli a quel paese all’epoca oppure fare REGOLE precise e TRASPARENTI ma soprattutto AVERE GARANZIE che gli “ispettori” non avessero conflitti di interessi. Infine l’andamento delle tariffe deve essere legato a quello dei costi! La qualità del servizio si può anche testare se a qualcuno piace bullarsi dei “risultati” ottenuti col sudore degli altri, ma coi soldi non si scherza. Per reciprocità allora facciamo il mistery client a Maran, Renzi, Camanzi e tutta la classe dirigente italiana… secondo voi come ne uscirebbero?

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