Il Tar dice no a Uber black

tar_lombardia ilgiorno.it Quello appena consumatosi al Tar [vedi comunicato Associazione Tutela Legale Taxi], è un altro round sfavorevole ad Uber, la discussa applicazione internet che permette di prenotare tramite smartphone un’auto con autista. I giudici amministrativi, infatti,  hanno  bocciato il ricorso col quale  9 operatori del servizio di noleggio auto con conducente (Ncc) chiedevano di sospendere gli effetti della circolare diramata dal comando della polizia locale  il 4 maggio scorso. Con quella circolare si vietava di prestare «servizi di trasporto pubblico non di linea» ricorrendo a piattaforme telematiche quali Uber. 

Nella loro richiesta di sospensiva, i nove autisti precisano, però, di avvalersi spesso e volentieri di Uber-Black (una delle declinazioni di Uber) e sottolineano come l’utilizzo di questa applicazione non possa essere messo al bando  perché la legge in base alla quale è stato posto tale divieto è troppo datata perché possa essere presa in considerazione. Nel dettaglio,  la legge di riferimento è la legge numero 21, la legge quadro per il trasporto di persone. E risale al 1992. «La norma – insorgono i firmatari del ricorso – è stata emanata in un’epoca in cui la diffusione del telefono cellulare, con caratteristiche del tutto diverse rispetto agli attuali smartphone, non era neppure paragonabile a quella di oggi». E per questo «sarebbe inapplicabile». Pur rimandando  alla trattazione sul merito,  i giudici hanno ritenuto il ricorso «infondato» e respinto la richiesta di sospensiva.

Secono il Tar risulta infatti «pacifica la perdurante vigenza della legge numero 21 del 1992, anche con riferimento alle significative (si badi la scelta dell’aggettivo ndr) modifiche ad essa apportate dal decreto legge 207 del 2008». Pertanto «non sono ipotizzabili, allo stato, forme lecite di gestione dell’attività di trasporto non di linea sottratta alle regole e alle sanzioni stabilite dalla legge 21». Il Tar rimarca, ancora, che il Consiglio di Stato, in vari pronunciamenti, «ha delineato una differenziazione di disciplina tra servizio di taxi e servizio di noleggio con conducente svolto anche attraverso la gestione informatica delle prenotazioni».

giambattista.anastasio@ ilgiorno.net

25 commenti

  1. GIRALA AL COMANDO DEI VIGILI DI PIAZZA BECCARIA COSì MAGARI ANCHE LORO NE VENGONO A CONOSCENZA

  2. Il problema è che ci sono pressioni sulla commissione europea perché venga legalizzato a tutti gli effetti il servizio. Poi si sa come va a finire: anche se l’Italia rifiutasse di normare l’utilizzo di queste app, l’UE non ci penserebbe due volte a inviare sanzioni.
    Il problema è quindi a monte. O si sradica questa dittatura europea oppure siamo tutti fottuti.

  3. Sia fatto SUBITO un comunicato tramite sindacati alla REGIONE ,al COMUNE ed ai VIGILI URBANI di questa sentenza
    Tiriamo fuori i c….oni una volta per tutte

  4. Evvai, vinciamo noi!!! La giustizia ci riconosce le ragioni, la politica si spertica per ammazzarci, la vedremo!

  5. Anche il ‘rapinatore’ vuole giustizia, infatti egli sostiene che non è giusto essere accusato di furto alle banche. Con l’avvento della tecnologia infatti non si fa paura alla gente. Ormai non esiste più la frase: fermi tutti questa è una rapina! Ora con le nuove tecnologie si ha la possibilità di clonare elettronicamente i bancomat quindi la legge va cambiata e tutti possono rubare in maniera onesta. Chiaro no?

  6. Se mancano i controlli sistematici, è tutto vano. Siamo o non siamo il paese del “bastone e la carota”? Non è piu tempo di carote, giá da un bel pezzo!

  7. Nel caso la commissione Europea tenda a fare favori… occorre organizzare un mega sciopero Europeo settore Taxi giusto per far intendere a quei signori come stanno le cose…

  8. Per il governo europeo esiste la BOLKESTEIN…una legge che gli parla chiaro sulle professioni…e noi qui la 21/92…direi al momento mica male…ma sempre… sempre…OKKIO!!!

  9. Ma non si era promesso, a seguito delle ultime agitazioni, un rafforzamento dei controlli e una verifica dopo qualche mese?

  10. Il Tar dice che la legge è legge . Infatti va cambiata la 21/92 in quanto inapplicabile.

  11. No ti sbagli la 21/92 e’ chiara e per questo che i vari tribunali non fanno altro che interpretare la chiarezza della legge.

  12. Troppa gente si arrampica sugli specchi, strumentalizzare leggi e regole non portera’ a niente, le leggi si applicano, cosa che abbiamo fatto per tutti questi anni, punto.
    Se è quando penseranno di stravolgere tutto, come dice anche Angelo, faremo sentire la voce e la forza di tutti i tassisti europei, mai fare i conti senza l’oste, si dice cosi’ no!?
    Voglio proprio vedere chi si prende la responsabilita’ di affamare milioni di famiglie!!

  13. 1)Grace affamare milioni di famiglie? Come sei drastica …

    2)Barte la legge è chiara, per questo andrebbe cambiata .. altrimenti non si spiegherebbe perché se ne discute tanto . Una volta che c era il telefono col filo e il fax prima del 1992 ( guarda caso) andava bene. Ma nel 2016 non ha senso.

  14. @ncc Verbali e sanzioni (all’ origine di questo ennesimo fallimentare ricorso ncc) testimoniano l’esatto contrario dei tuoi irrilevanti desiderata. Cmq puoi sempre rilevare una licenza taxi.

  15. La tecnologia e’ una cosa il rispetto delle regole e’altro.Perche’ non acquisti una licenza visto che ci tieni a fare il tassista, von i sacrifici che ho dovuto fare io per comprarla

  16. No taxi legale non posso comprare la licenza taxi. Altrimenti poi non posso più portare clienti privati o no?

  17. Vero Marco Taxistory, ma e’ giusto specificare che le leggi ci sono e chi non sbarca il lunario puo’ diventare tassista e condividere anche i dolori!
    Ci attaccano da tutte le parti, io ho passato l’intera giornata (e lo faccio spessissimo) a difendere la categoria, scusa se lo posto qui ma non saprei dove

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/14/ferrara-tassista-rifiuta-corsa-a-18enne-nigeriana-che-si-sente-male-il-mio-taxi-non-e-una-ambulanza/2904806/
    Che vita!

  18. Procurate una mediatrice culturale per la “mediatrice culturale “che le spieghi che in ITALIA esiste un servizio pubblico di emergenza con mezzi atrezzati dove può succedere di partorire di avere una emorragia di vomitare e di avere assistenza adeguata. Se in Africa non funziona così si ricordi che siamo in ITALIA e magari ringrazi gli italiani della bontà e pazienza che hanno con gli ospiti ignoranti. ( che ignorano la realtà del nostro paese )……Naturalmente non dico ma penso molto peggio…

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