Aiuto di un tassista fondamentale per ricostruire l’attentato di Bruxelles

 

charleroi-airportrepubblica.it Secondo le ultime informazioni, che gli inquirenti stanno cercando di verificare, i tre uomini responsabili dell’attentato all’aeroporto sarebbero arrivati allo scalo con tre auto differenti: un taxi classico, una Renault Clio e un’Audi S4 nera. Ma è la testimonianza di un tassista a rivelarsi molto preziosa. L’uomo avrebbe riconosciuto due dei tre attentatori, per averli portati all’aeroporto. Si tratta dei due uomini con una maglia e un guanto nero, ripresi dalle telecamere dello scalo, considerati i kamikaze di Zeventem. Il tassista, secondo quanto si è appreso, avrebbe riferito agli inquirenti l’indirizzo in cui ha caricato i due attentatori, affermando di essere rimasto sorpreso dal numero di bagagli che avevano con loro. L’uomo avrebbe anche costretto i due clienti a lasciare alcune valigie a casa. 

Una testimonianza che avrebbe dato il via a ispezioni e perquisizioni e avrebbe permesso di ritrovare all’aeroporto una terza bomba inesplosa. Alle rivelazioni del tassista sarebbe anche legata la grande operazione di polizia iniziata ieri e proseguita tutta la notte a Schaerbeek. Durante le perquisizione sono stati ritrovati un ordigno esplosivo con all’interno chiodi, prodotti chimici e una bandiera dell’Is, mentre in serata all’aeroporto è stato trovato altro esplosivo, costringendo le autorità a isolare nuovamente tutta la zona, per consentire agli artificieri di mettere al sicuro l’area.

3 commenti

  1. Invece di torturare i tassisti con emendamenti decreti e tavoli qualcuno lassù potrebbe riflettere su 40.000 auto sul territorio h.24.

  2. Per una volta almeno si asterrano dal solito tiro al piccione!! Siamo ANCHE esseri umani, noi tassisti, oooooh gia’!!!

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