I nostri compiti nella fase attuale, di Roberto Cassigoli – Unica Cgil Toscana

 roberto_cassigoliCon tutto il rispetto per coloro che pensano che gli emendamenti relativi al TPL non di linea inseriti nel dibattito della Legge sulla Concorrenza vengano ritirati continuiamo a pensare che dobbiamo tenere un alto profilo di vigilanza e di essere pronti ad una risposta forte, decisa e unitaria qualora qualche parlamentare presenti un nuovo emendamento relativo al TPL non di linea ed in particolare al superamento dell’attuale livello di territorialita’ per gli NCC e al’obbligo di rientro alla rimessa al termine di ogni servizio.

Troppa calma circonda la discussione parlamentare, tanta da pensare a qualche tranello e/o imboscata all’orizzonre prossimo! 

Qualora tale emendamento si materializzi e venga approvato dovremo immediatamente attivare tutte le iniziative possibili nel quadro delle regolamentazioni esistenti, a partire dalla immediata convocazione di assemblee straordinarie , generali e articolate.
Controllo del territorio, presidi permanenti nei luoghi di maggiore presenza di richiesta del servizio, vigilanza attiva democratica, ecc..

Fare del 18 una grande giornata di lotta nazionale; richiedere alle OO.SS. nazionali di prevedere – nei tempi congrui – la realizzazione di una unitaria manifestazione nazionale che marchi la forza e la presenza del tassismo italiano, superiore alle mobilitazioni del 2006 e del 2012.

Ne va del lavoro e quando il lavoro e’ in discussione la lotta deve essere si’ sul terreno democratico e unitario ma deve essere ferma e dura.

Ne va del livello ,della qualita’ e della sicurezza del servizio , di quanto con anni di sacrifici la categoria ha creato, facendo investimenti cospicui, dando lavoro a migliaia di dipendenti nelle forme di aggregazione datisi ( cooperative, consorzi, ecc.), sviluppando teconologie nel campo della comunicazione e dell’informatica.. e tutto cio’ non puo’ essere gettato al vento.

I cittadini devono sapere che la deregolamentazione avra’ effetti nefasti anche su di loro peggiorando il livello del servizio come dimostrano le esperienze degli ultimi anni nel mondo.

Pur essendo coscienti che gli emendamenti , se presentati e approvati, rendano necessario un nuovo passaggio alla Camera dei Deputati del provvedimento, e quindi aprano un periodo temporale di contenzioso , credo che dobbiamo immediatamente esprimere il massimo della iniziativa per stoppare l’emendamento che muta la legge 21/92 .

L’approssimarsi della campagna elettorale per il rinnovo di tante importanti amministrazioni consenteinoltre di prevedere una aperta e dura campagna di tutti i tassisti – qualunque sia l’idea personale in campo politico – contro i candidati sindaci dei partiti che si rendessero colpevoli della deregolamentazione del settore taxi – NCC.
E’ una partita difficile e dura quella che ancora una volta, per colpa di settori liberisti della politica italiana, si riapre.

I tassisti fiorentini, come sempre nei momenti della mobilitazione piu’ alta, ci saranno insieme a tutti i tassisti d’Italia.

Firenze 4 marzo 2016 – Il Direttivo di UNICA TAXI CGIL di Firenze e Toscana

14 commenti

  1. MA IL SIG CASSIGOLI DELLA CGIL SI RENDE CONTO CHE FA PART DI QUEL GRUPPO DI TASSISTI CHE VOTANO QUESTO GOVERNO,cioè si è tagliato i testicoli per far un dispetto alla moglie.
    gli è chiaro stu fatto???

  2. Qualcuno gli ricordi che nel 2006 ci fermammo per 2 volte ad oltranza , per un totale di circa 2 settimane , altro che “grande giornata di lotta nazionale” .

  3. Concordo con Leonardo. A me sembra che l’intervento di Cassigoli non faccia una piega, al di là davvero degli orientamenti politici dell’organizzazione a cui appartiene! Tra l’altro devo dire che qualche tempo fa, avevo ascoltato un’intervista alla Camusso, la quale non sembrava molto favorevole a U.

  4. Gent.mi tutti, permettetemi una domanda: come si può pensare in emendamenti che non tengono in considerazione la tutela della concorrenza che oggi più che mai si evidenzia non solo tra noleggiatori, ma SOPRATTUTTO TRA TASSISTI, TRA Radiotaxi E Radiotaxi e SOPRATTUTTO TRA (Operatori) Radiotaxi e (Singoli) Taxisti!!! Dai fatti risulterebbe che si è FORTEMENTE voluto identificare ‘le colonnine’ con il ‘Radiotaxi’ e il ‘Radiotaxi’ con l’attività ‘PRIVATA’. Strettamente PRIVATA. Diciamo ‘propria’. MA come può un libero mercato, oggi più che mai, essere ‘proprio’?
    Sarà possibile tornare indietro continuando ad invocare lo ‘scopo pubblico’ ? Dove PUBBLICO significa avere UN SOLO E COMUNE STANDARD ‘obbligo’ di servizio.

  5. Ufo-Taxi , tu stai esponendo dei tuoi problemi personali , la categoria in questo periodo ha davvero altro a cui pensare , forse non lo sai : oltre agli emendamenti ammazza taxi , ci sono tanti privati che svolgono il servizio taxi abusivamente tramite una piattaforma operativa a Milano , Genova , Torino e Padova (a gennaio il fondatore della società, D.G. dichiarava : 20mila utenti e 2mila driver ) .

  6. Ottimo cassigoli. Taxitrader la prima riforma fatta dal governo Renzo è stata il job’s act. Sveglia.

  7. Ufotaxi non è che sei la Portapia camuffato perché anche a te non ti capisco…

  8. cosa centra il job’s act col fatto che i pidioti si vendono a goldmann sach e se ne strafottono degli artigiani compresi i tassisti..e..prova a chiedere a quelli della cgil quanti ncc hanno in sindacato…prova…

  9. E si! Il Giobs att è stato pensato proprio per i lavoratori… Tenkiuu renzi

  10. scutatemi,cosa centra il j.a. con noi…siamo dei liberi professionisti…eventualmente facciamo per tempo determinato i datori di lavoro…
    il punto focale del discorso è la cgil che si prosta a novanta al pd e ci sono tassisti cui piace prenderlo perchè ne sono iscritti.
    …avete visto uno sciopero da quando i mer.aioli di sinistra si sono presi il governo??
    questo sindscato è una vergogna.

  11. Quanta confusione, adesso siamo liberi professionisti, fra un po’ imprenditori e capitani d’industria. A me sembra che siamo false partite iva: Dobbiamo aprire una posizione fiscale ma le tariffe, i turni, le regole del lavoro, gli obblighi sono decisi dal datore del lavoro (Comune) che ci “assume” con una licenza

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