Centinaia di autisti Uber protestano sotto la sede della società

driver_incaxxati_NYuk.businessinsider.com Un gruppo di autsti Uber di  New York ha protestato sotto gli uffici della sede della società a Long Island City, Queens, nel pomeriggio di Lunedì. La protesta è stata progettata da un gruppo di driver noti come United Drivers Network. Centinaia di persone si sono riunite per protestare. Altri 10.000 autisti di Uber hanno spento i loro telefoni e non hanno lavorato per solidarietà, così ha dichiarato un rappresentante del United Drivers Network.

Il gruppo ha protestato per i “tagli tariffari e nel complesso le condizioni di deterioramento“, così a dichiarato al giornale un rappresentante del gruppo. 

Uber settimana scorsa ha annunciato tariffe più bassi per i suoi servizi UberX, UberPOOL e UberXL a New York City. Uber ha abbassato il prezzo di base per tutti e tre i servizi, e ha anche ridotto le tariffe per miglio e al minuto.

I tagli aiuterebbero ad aumentare la domanda di Uber, e in questo modo, secondo l’azienda, i driver Uber perderebbero meno tempo in pause improduttive ed aumenterebbero il lavoro. I driver dicono che le tariffe ridotte peggioreranno il loro lavoro, anche se in passato la strategia ha funzionato sia per Uber che per i suoi autisti.

13 commenti

  1. Ma come???? Non avevano trovato un posto di lavoro grazie ad U…??? Begli ingrati!!!
    Non esaltavano la sharing economy, la new economy e via dicendo??? E adesso che ne sono parte integrante non ne sono felici??? Cosa pretendono, di avere un regolare stipendio o dei regolari diritti??? Ma non sarebbe più il liberismo spinto all’estremo che loro tanto adorano ed esaltano…
    Che gente strana stì americani…

  2. Fantastico! Fatelo sapere al toscano e a tutti i candidati allo schiavismo del nostro secolo, la fame che si prospetta, per tutti!
    Una raccomandazione ai colleghi italiani, andate a votare per il referendum sull’abolizione del senato, se passa sta cosa, per noi altri guai!
    Non sara’ a breve ma ricordatevi di partecipare!

  3. Ma tutti quei disperati che arrivano a migliaia in Europa? Sono tutta potenziale manodopera abassissimo costo, promittenti schiavi che le “benefattrici” multinazionali stanno già tenendo d’occhio

  4. E certo Leo,in America usano Ispanici,messicani ecc,in Europa c’è l’Africa vicina,cambia il mondo ma l’uomo bianco non cambia,tienili ignoranti e lavorano senza lamentarsi.

  5. Cara Grace , tu parti da molto lontano : referendum sull’abolizione del Senato , roba da azzeccagarbugli .

  6. Negli USA U..r riduce le tariffe perché sta perdendo clienti a causa della nuova applicazione VIA , tramite la quale gli utenti risparmiamo molto , in quanto il driver (sembra che usino mezzi con più posti) raccoglie più persone che devono raggiungere una stessa zona o più destinazioni lungo il tragitto .

  7. … chissà quando capiranno che esiste un conflitto di interessi tra U..R e i suoi autisti… povera gente schiavizzata che non realizza ancora che più ognuno di loro guadagna meno più la multinazionale incassa sulla quantità di corse che rasenta il dollaro… La loro fatica aumenta sempre più … il loro compenso diminuisce e la multinazionale diventa sempre più ricca… È povera gente sia economicamente che culturalmente…

  8. Comunque il Governo Obama, persona e presidente che personalmente stimo moltissimo,ha delle gravi responsabilità in questa vicenza di RU….
    Cosi come il governo Cameron c’è l’ha in Inghilterra.
    Hanno ceduto alle pressioni lobbistiche della Goldman Sachs impoverendo e dannegggiando i loro mitici tassisti New Yorkesi e Londinesi a favore di una multinazionale che li frega due volte perchè anche il fisco non viene conteggiato interamente in Usa o in Inghilterra .
    Che vergogna !!!!!!!!!!!!!!!!
    Se passa SOLO UNO di quella porcheria di emendamenti , tutti a ROMA.
    Ma per settimane e settimane con le nostre auto circondando quella tana di corrotti e di serpi che si trovano a Montecitorio!!!!

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