Audizione Senato: Torino “bacchetta” il presidente dell’ Authority

riccaAl termine dell’ audizione in Senato di ieri 9 dicembre alla presenza di Unioncamere e del Presidente dell’A.R.T. (Autorità di Regolazione Trasporti) Andrea Camanzi nell’ambito dell’esame del disegno di legge n. 2085 (legge annuale per il commercio e la concorrenza), l’agenzia ANSA lanciava alle redazioni giornalistiche, le dichiarazioni del Presidente Camanzi che tanto hanno suscitato scalpore tra gli addetti del TPL non di linea. Ed è proprio dalla città di Torino che ospita la Sede dell’ A.R.T. , che è partita l’ invettiva politica del capogruppo Lega Nord in Comune, onorevole Fabrizio Ricca:

“Come da prassi consolidata il Presidente dell’Artt Camanzi, non porta una sola evidenza concreta a supporto delle proprie dichiarazioni.
Le sue disquisizioni superficiali e confuse, chissà perché, non si basano mai su numeri, analisi di mercato e dati certi.

Colui che nei propri tweet cita Copernico e la sua rivoluzione eliocentrica, dimentica che l’astronomo Polacco fu prima di tutto, un sommo matematico e che le sue scoperte si basarono su dati “scientifici oggettivabili”, gli stessi che sembrano non interessare al Presidente. Possiamo solo pensare che il sole attorno a cui vorrebbe che ruotasse tutto, splende di luce multinazionale ed al cui orbitarvi intorno i taxisti rinunciano volentieri.
D’altronde, un’autorità dei trasporti che auspica lo sviluppo del sistema di taxi collettivo, dimentica del fatto che a Torino sia già attivo da ben due anni, qualche dubbio lo fa sorgere.
Non basta, il Presidente afferma che le società radiotaxi “sono inserite verticalmente in un’industria, ma questa presenza integrata verticalmente, oggi non è più necessaria” , refusi a parte ed inserimenti cartesiani, anche noi riteniamo inutili le parole non supportate dai numeri E facendo una semplice analogia, riteniamo inutile un Presidente che oltre a non basarsi sui numeri, appare sfacciatamente superficiale nelle analisi e privo di costrutto.
La storia ha dimostrato che cercare di distruggere i taxisti porta sfiga, non vorrei che chi parla di inserimento verticale se ne ritrovasse uno orizzontale”

Fabrizio Ricca (capogruppo Lega Nord Comune di Torino)

‪#‎CAMANZIDIMETTITI

18 commenti

  1. Qualcuno li etichetta come volgari padani ma io sono saltato sul divano a leggere l’invettiva politica dell’ Onorevole Ricca.
    Ricca, Ricca, Ricca…olè. Musica per le nostre orecchie.

  2. il taxi COLLETTIVO ESISTE DA ANNI…
    Semmai e’l’italiano che non preferisce condividere il Taxi!
    A volte se glielo proponi in periodi di grossi eventi alcune persone ti guardano come dire …”no grazie,il taxi e’il mio”….
    Per il resto cosa dire:
    in Italia abbiamo Cooperative e Consorzi Radiotaxi modernissimi.
    Dotati di Ogni Sistema di Prenotazione della corsa.(Tramite App,Sms,Pc,Telefonata)
    Con sistemi di geolocalizzazione Gps e APP PROFESSIONALI.
    Ci sono Taxi ATTREZZATI X DIVERSAMENTE ABILI….
    Siamo sicuri che quelli indietro siamo noi?…..:-)

  3. Ricca queste cose cha fai per i tassisti non si dimenticano , non mollare mai e grazie . Tassista torinese

  4. La battuta finale è fulminante. Certo che un presidente di un qualcosa nominato da un governo fantoccio (Monti), criticato aspramente in quanto “poltronificio” che si erge a castigatore di intere categorie (taxi e ncc) che vorrebbe mandare sulla graticola per non si sa bene quale motivo e senza nessuna analisi di mercato, ma solo su delle sensazioni personali, utilizzando poi slogan degni dei governicchi di memoria prima-repubblicana, fa venire il latte alle ginocchia e fa scappare la voglia di rimanere onesti pagando le tasse e rispettando le regole. Mi viene da pensare che il mondo libertario immaginato da Camanzi sia forse più redditizio di quello attuale regolato da leggi e regolamenti. Nel caos si campa bene, Roma e il suo delirio di ladri e profittatori insegna.

  5. Diciamola tutta , Mr Camanzi non si ferma a U…BLACK ma vuole regolarizzare U…POP ….come non si sa !?? Cosa vuol dire un terzo settore ? Dai non scherziamo (ogni allusione evito di scriverla per evitarmi denunce) e questi soggetti prendono dei bei stipendi per dire cose che non hanno nessuna logica ! Dare l’OK a U…POP è la distruzione totale di due settori .

  6. Chiederei al grande RICCA di proporre la chiusura TOTALE di questo ente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti che non SERVE e non regola proprio nulla!!! creato dal signor Monti allo scopo di sperperare altro denaro pubblico anzichè ridurre i costi della politica. Per tutto il resto CHIARAMENTE VENDUTI….alla multinazionale…

  7. CHIUDERE !!!! CHIUDERE L ‘AUTORITY !!!!!
    Creata dal sig. RIGOR MONTIS per dstribuire poltrone e nulla di più , invece di tagliare i costi della politica ed i loro straordinari emolumenti !!!!
    VERGOGNA !!! INVECE di lavorare per il bene del Paese ed per le categorie che lavorano onestamente mandando avanti la baracca , questi quà le studiano tutte per rovinare migliaia di famiglie solo per favorire una multinazionale che non vuole entrare nel mercato rispettando le regole.
    VERGOGNA !!! DOVETE CHIUDERE !!!!

  8. “una terza figura Non professionale”….dunque…dunque…dunque…???
    Aaahhhh….forse ho capito
    Ma esiste un avvocato non professionista?
    Un Architetto non professionista?
    Un ingegnere non professionista?
    e allora perche’dovrebbero esistere Ncc o Tassisti NON professionisti?…

  9. Eppure sembra che all’ Autorità di Regolazione Trasporti lavorano talmente tanto che hanno gli spogliatoi con le docce come in fonderia , è un lavoro di cervello e di fatica , nel 2012 il Ministro dei Trasporti aveva troppo lavoro , sudava troppo e Rigor Mortis ha creato sta struttura di ………… ……… ……….. (autocensurato per la gioia del Moderatore ) .

  10. “DELIRIUM TREMENS” ( dove “delirium” sta per “pensieri fuori controllo” – e “tremens” sta per “paura”…, paura di un futuro che non sappiamo fare nostro!)

    E’ questo, amici, che mi viene in mente leggendo i post!
    Ed è lo stesso pensiero che ho fatto, dopo gli interventi all’audizione in X Commissione al Senato dei nostri rappresentanti.
    Li ho ascoltati tutti, sia quelli nazionali che nostrani (grazie anche a Taxistory, che ringrazio), insieme naturalmente a quelli di U…, degli NCC, del presidente dell’Autority…
    Siamo ben strani: mentre U…, Ncc, Autority, tutti indistintamente, sono andati a parlare di come vorrebbero cambiare le cose (ovviamente, ciascuno tirando l’acqua al suo mulino…), i nostri sono andati a ripetere, tutti, semplicemente, che il TAXI non si tocca, perché, a quanto pare, per loro il nostro futuro va già bene così, basta non cambiare niente…)
    Ma quando riusciremo a capire che, a stare fermi, in un mondo che cammina, si ottiene solo di rimanere indietro, e di arrivare, nella migliore delle ipotesi, fuori tempo massimo?

    Uno sforzo, piccolo piccolo, di coraggio ma anche di buon senso, noo?
    Per guardare la realtà, per fare sistema, per pensarlo, proporlo e farlo noi il futuro del servizio taxi e del nostro mestiere!
    Idee ed azioni per dare agli utenti un riferimento UNICO di chiamata, per rispondere per primi, per essere sempre i più vicini al cliente, i più convenienti, se serve anche adeguando la regolamentazione interna alla categoria (quella “catena” non più tollerabile dell’esclusiva dei RTX, che spezzetta le flotte taxi e depotenzia la nostra capacità di servizio…) profittando dell’occasione irripetibile del processo di evoluzione anche legislativa che, con noi o contro di noi, prima o poi finirà con il ridisegnare il mercato ed il servizio del trasporto persone non di linea…
    Ma evidentemente tutto questo rimescolerebbe troppo le carte (le “cadreghe” e le prebende, sopratutto…).
    Meglio il sicuro e sempre applaudito “il taxi è nostro, e guai a chi lo tocca”! (ma “nostro” di chi?…)
    DELIRIUM…

  11. Dunque, caro laportapia, prima ti ringrazio per i ringraziamenti e poi azzardo un sunto del tuo scritto: tutti pirla meno il sottoscritto (tu) che (non delirando) spera nella chiusura dei radiotaxi inneggiando contemporaneamente il radiomaran. Magari ho capito male.

  12. Carissimo laporta pia : cammina tu , senza voltarti , che poi noi ti seguiamo (forse … ) .

  13. Se qualcuno mi vuole assassinare metto da parte i distinguo e serro le fila o sono complice magari involontario. Milano come gli altri territori sono solo una parte. Ma in gioco c’e un attacco mortale a tutto il mondo taxi. Perché U… vuole sostituirci punto. Chi non lo capisce delira.

  14. caro Marco, come mi piacerebbe che a scrivere il futuro di questo mestiere fossero ancora i RTX! L’hanno già fatto in passato, ma stavolta proprio non ce la fanno: ci stanno provando da vent’anni.
    Comunque, io qualche ipotesi di soluzione (pirlate!), provo ad inseguirla, a rischio di essere frainteso!
    Ma non ho mai smesso di sperare che qualcuno ne proponga di più praticabili e intelligenti, che magari dentro anche i RTX…
    Ma che sia un RITORNO AL FUTURO, non solo nostalgia e difesa del passato.

  15. “scrivere il futuro di questo mestiere” … ma cosa significa ? … siamo taxisti , certo che se poi arrivano i privati con le app , che portano le persone in giro a metà prezzo , senza avere le nostre spese , più tasse , inps , inail , diventerà difficile per noi ………………. laporta pia , lo dico con rispetto , mi sembra che sei molto confuso .

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