Ci risiamo, Pitruzzella chiede la “piena sostituibilità dei servizi taxi e ncc”

Logo_ART_Autorita-di-Regolazione-dei-TrasportiSENATO DELLA REPUBBLICA X COMMISSIONE – INDUSTRIA COMMERCIO, TURISMO 

AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO PROF. GIOVANNI PITRUZZELLA nell’ambito dell’istruttoria legislativa sul disegno di legge n. 2085 recante “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” Roma, 28 ottobre2015
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Onorevoli Presidenti, Onorevoli Senatori,
l’attività di advocacy svolta dall’Autorità garante della concorrenza e del
mercato è costantemente diretta a rimuovere gli ostacoli che bloccano lo sviluppo
dell’economia e impediscono al mercato concorrenziale di produrre i suoi effetti,
in termini di efficienza e di innovazione. Tale attività trova ulteriore espressione
nello strumento della segnalazione per la legge annuale sulla concorrenza,
attraverso la quale l’Autorità fornisce annualmente il proprio contributo tecnico al
Parlamento e al Governo, con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli regolatori, di
carattere normativo o amministrativo, all’apertura dei mercati, di promuovere lo
sviluppo della concorrenza e di garantire la tutela dei consumatori.

…omissis…

Ancora in materia di turismo e servizi di trasporto, merita di essere
evidenziato come il disegno di legge non preveda alcuna disposizione tesa a
regolamentare la delicata questione dei rapporti tra servizio taxi, NCC e nuove
piattaforme di connessione tra domanda ed offerta di mobilità.
L’Autorità, nella sua ultima segnalazione ai fini della legge annuale per la
concorrenza, ha formulato alcune proposte di modifica della legge n. 21 del 1992,
che regolamenta il settore dei trasporti non di linea, allo scopo di abolire gli
elementi di discriminazione competitiva tra servizio taxi e attività di noleggio con conducente (NCC), in una prospettiva di piena sostituibilità tra i due servizi. Più
in particolare, l’Autorità ha auspicato l’abrogazione delle limitazioni territoriali
previste per l’esercizio del servizio di NCC, formulando altresì valutazioni di
carattere generale sulla legge n. 21 del 1992, volte a rimarcare come
“l’inadeguatezza del complesso delle norme vigenti emerga anche in
considerazione delle nuove possibilità offerte dalle piattaforme di comunicazione
on-line tra utenti e operatori NCC e taxi, che agevolano la comunicazione tra
domanda e offerta di mobilità, consentendo un miglioramento della mobilità di
offerta di trasporto di passeggeri non di linea, in termini sia di qualità sia di
prezzi”.
A distanza di circa un anno dalle considerazioni svolte dall’Autorità,
l’attualità delle tematiche non è venuta meno; anzi le ragioni per una sostanziale
modifica normativa che tenga conto del mutato quadro sono ancora più pressanti.
Da un lato, si deve registrare il fatto che alcune amministrazioni comunali
continuano ad emanare regolamentazioni volte ad introdurre ostacoli territoriali
all’operatività degli NCC; dall’altro, sono ancora numerosi i casi di interventi di
amministrazioni comunali e/o di atti costitutivi di cooperative di tassisti che
disciplinano l’organizzazione e lo svolgimento dei servizi (turni, adesione al
servizio radiotaxi, ecc.), secondo modalità non conformi ai principi antitrust.
Data questa situazione di contesto generale, il disegno di legge per la
concorrenza attualmente in discussione rappresenta una occasione unica per
modificare in un’ottica pro-concorrenziale la normativa sui servivi di trasporto
pubblico non di linea; e le proposte di modifica alla legge n. 21 del 1992
formulate dall’Autorità, finalizzate alla piena sostituibilità del servizio taxi e
NCC, sono ancora attuali e si ripropongono nella loro interezza.
In questo quadro, peraltro, si sono recentemente innestate le problematiche
legate all’affermarsi delle nuove piattaforme tecnologiche per la mobilità non di
linea, rendendo così ineludibile una novella normativa volta a una
regolamentazione di queste nuove figure (piattaforme on line per smartphone e
tablet ed autisti non professionisti).
Vanno in merito evidenziati gli evidenti benefici concorrenziali e per i
consumatori finali derivanti da una generale affermazione delle nuove piattaforme
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di connessione fra domanda e offerta di servizi di mobilità non di linea. L’utilizzo
di questi strumenti, attraverso un più efficiente uso della capacità di offerta di
servizi di mobilità presente in un dato contesto urbano, consente una maggiore
facilità di fruizione del servizio di mobilità, una migliore copertura di una
domanda spesso insoddisfatta, una conseguente riduzione dei costi per l’utenza e,
nella misura in cui disincentiva l’uso del mezzo privato, un decongestionamento
del traffico urbano, con un miglioramento delle condizioni di offerta del servizio
di trasporto pubblico di linea e di circolazione del traffico privato.
In particolare, con riferimento a quelle tipologie di servizi che mettono in
connessione tra loro domanda di mobilità e autisti non professionisti, l’Autorità intende ribadire, in questa sede, la necessità dell’adozione di una
regolamentazione minima di questo tipo di servizi, alla luce dell’esigenza di
contemperare i diversi interessi in gioco, tutti meritevoli di tutela: concorrenza,
sicurezza stradale e incolumità dei passeggeri, anche definendo un “terzo genere”
di fornitori di servizi di mobilità non di linea (in aggiunta ai taxi e agli NCC),
ovvero piattaforme on line che connettono i passeggeri con autisti non
professionisti.
Come già evidenziato nella audizione alla Camera sul disegno di legge
concorrenza, la regolamentazione dovrebbe essere il meno invasiva possibile,
limitandosi a prevedere una registrazione delle piattaforme e l’individuazione di una serie di requisiti e obblighi per gli autisti. In questo contesto, appare
necessario evitare soluzioni che, pur rappresentando una apertura a questi servizi,
ne potrebbero sancire, di fatto, una operatività ridotta, non in grado di aumentare
la concorrenza sui servizi di mobilità non di linea.
Ad esempio, non andrebbero previsti rigidi massimali alle ore di lavoro
degli autisti non professionisti delle piattaforme on line, che di fatto rappresentano
forme di compensazioni implicite per i soggetti gravati da obblighi di servizio
pubblico (i soggetti dotati di licenza taxi). Soluzione certamente preferibile sotto
un profilo della concorrenza sarebbe prevedere una piena libertà di orario per gli
autisti non professionali delle piattaforme, a fronte di forme di compensazioni
esplicite per i soggetti gravati da obblighi di servizio pubblico.
Società pubbliche e servizi pubblici locali
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Il disegno di legge concorrenza non contiene disposizioni specifiche né in
tema di società pubbliche, né con riferimento alla disciplina dei servizi pubblici
locali, settori che rappresentano uno snodo cruciale per il rilancio dell’economia.
Tuttavia, la scelta di non trattarlo nel disegno di legge concorrenza appare
legata alla decisione di trattare tale importante settore in maniera più ampia
nell’ambito di altri provvedimenti, tra cui la recente legge n. 124/15 (c.d. Legge
Madia), che sembra andare nella direzione auspicata dall’Autorità.
* * *
Alla luce delle considerazioni svolte, l’approvazione parlamentare del
disegno di legge può rappresentare un’importante spinta all’apertura dei mercati e
all’aumento della competitività. Vi sono indubbiamente margini di
miglioramento, che confido il Parlamento potrà attentamente valutare nel corso
dell’iter di approvazione.


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28 commenti

  1. E siamo alle solite con gli “autisti non professionisti” “senza limiti di territorialità ” con gli autisti NCC (che di fatto già lo è ) ……..ma ke palle…….
    Altro materiale per il nostro ottimo Studio Legale Pavia Ansaldo……

  2. Non solo vuole legalizzare le applicazioni , ma anche con libertà di orario per gli
    autisti non professionali delle piattaforme , in pratica se passa sta cosa siamo davvero rovinati . Mi auguro che a livello nazionale i sindacati seguano l’ evolversi della situazione , io ne sento parlare solo su taxistory .

  3. Mi chiedo se i condottieri de no’ antri, che si sono applauditi addosso a Monza nell’indifferenza generale, abbiano in mente di convocare urgentemente un consiglio di guerra. Siamo sull’orlo del baratro e i signori forse si stanno preparando per la normale scampagnata del weekend.

  4. …siamo sempre alle solite…
    …ma una persecuzione tale esiste in altri settori?
    -i tassisti hanno comprato una LICENZA IMPOSTA DALLO STATO.
    (altrimenti avrebbero fatto volentieri gli autisti senza licenza,detti abusivi)
    ORA COSA VOGLIONO FARE
    LEGALIZZARE GLI AUTISTI SENZA LICENZA???
    Sembra una barzelletta….infinita.
    SERVE UNA LEGGE EUROPEA UNICA E DEFINITIVA.
    che tuteli chi ha comprato x legge una licenza o un’autorizzazione ncc con certe garanzie di territorialita’.
    SPAGNA,GERMANIA,FRANCIA E ALTRI STATI HANNO GIA’DATO ESEMPIO CHE IL SERVIZIO TAXI E’BEN ORGANIZZATO E MODERNO.

  5. @luca;
    Parli da tassista, se fai una affermazione del genere i comuni mortali ti rispondono, che ogni attività commerciale presenta dei rischi, e ti fanno il solito esempio del negozio di alimentari ossia… hai un bel negozietto e se poi due anni dopo ti apre un supermercato davanti che fai?
    Cosi parlano tutti i giornali.

  6. Fl non abbiamo comprato un negozietto , ma una licenza taxi , che è sacra , non si tocca e senza di quella non si porta la gente in giro . Basta parole !!! (Ciro , a Napoli che si dice ? )

  7. penso anch’io che per fare bordello c’è il giubileo, non sanno quello che scatenerebbero, questi insistono e tutti sappiamo il perchè, il vile denaro e a livello europeo qualcosa si muove ma vedremo se e quanto saremo tutelati, intanto è vero, siamo perseguitati e anche qui sappiamo tutti per quale motivo: siamo ancora uno dei pochi mercati su cui non hanno ancora messo le loro manacce, non se ne fanno una ragione e devono mettere su LORO, il carrozzone dei disperati su cui guadagnare, non ce la faranno maiiii!

  8. …piattaforme online che connettono passeggeri con autisti nn professionisti…un genio..mai sentito niente del genere.beh dai in fondo ci aprirebbe la strada a molti di noi…io volevo fare l’avvocato…beh a questo punto posso fare l’avvocato nn professionista…..un genio…senza parole.

  9. Chiudiamo tutti la partita iva non gli diamo più un centesimo e lavoriamo come non professionisti senza tasse e studi di settore

  10. (per rispondere a FI… di cui sopra)
    il tuo esempio tra il settore taxi paragonato al supermarket contro il piccolo negozietto mi sembra del tutto fuori luogo in quanto:
    – le coop taxi non sono negozietti ma realta’moderne dotate di Radiotaxi e anche di App e ben al passo coi tempi (offrono servizi anche x disabili con mezzi attrezzati con pedane elettroniche,hanno il pos,e come ripeto hanno apposite App,ecc ecc)
    -I TASSISTI PAGANO LE TASSE IN ITALIA (NON IN PARADISI FISCALI)
    -I TASSISTI HANNO COMPRATO UNA LICENZA OBBLIGATI DALLA LEGGE
    (altrimenti facevano volentieri a meno di comprarla)
    -IN SOSTANZA nel settore TAXI ED NCC vi e’in gioco la SICUREZZA DELLE PERSONE CHE NON PUO’ESSERE LASCIATA AL FRUTTO DEL CASO.
    IL MONDO AVANZA NESSUNO VUOLE FERMARLO.
    MA SI PUO’AVANZARE NEL RISPETTO DELLE REGOLE.
    come ripeto le APP LE HANNO ANCHE I TASSISTI.
    NEL CENTRO COMMERCIALE NON RISCHI LA VITA,AL MASSIMO SBAGLI UN ACQUISTO.
    CON LA GUIDA E CON PERSONE PIU’O MENO IDONEE A GUIDARE NON SI SCHERZA.
    -IL SETTORE TAXI E’UN SERVIZIO PUBBLICO GLOBALE
    (VEDI PROTESTA A BRUXELLES)
    …ANCHE X QUESTO NON E’UN NEGOZIETTO VECCHIO E IMPOLVERATO…

  11. IN ITALIA CI SONO FIOR DI COOPERATIVE E DI CONSORZI RADIOTAXI
    MODERNI ED AL PASSO COI TEMPI.
    NELLE GRANDI CITTA’ ITALIANE I TAXI HANNO GIA’DA TEMPO LE APP,TABLET,POSSIBILITA’DI RICEVERE PRENOTAZIONI VIA SMS ,DA PC E DA SMARTPHONE.
    HANNO MEZZI ATTREZZATI PER DIVERSAMENTE ABILI CON PEDANE ELETTRONICHE.
    HANNO FONDI APPOSITAMENTE CREATI X FASCE PROTETTE COME DONNE CHE VIAGGIANO SOLE LA NOTTE ED ANZIANI CON PATOLOGIE CON APPOSITI BUONI E CONVENZIONI.
    IL GPS delle coop taxi METTE IN CONTATTO IL PASSEGGERO CON IL TAXI PIU’VICINO.
    CON UN SEMPLICE CLICK.
    MI SEMBRA IN SOSTANZA UN SERVIZIO GIA'”MODERNIZZATO”
    CHE COSTA ZERO EURO X LA COLLETTIVITA’.
    E FA’GUADAGNARE I COMUNI E LO STATO ITALIANO CON LE APPOSITE TASSAZIONI IMPOSTE.
    POI TUTTO E’MIGLIORABILE CI MANCHEREBBE.
    MA PARAGONARE UN ARTIGIANO (CON I COSTI DELL’ARTIGIANO) AD UN AUTISTA CHE LAVORA PER HOBBY MI SEMBRA UNA COSA TALMENTE ASSURDA CHE NON MERITEREBBE COMMENTI ULTERIORI.

  12. Pitruzzella chi? Ah l’avvocato di Schifani. Ah il consulente di Totò Cuffaro.
    Ah il Presidente dell’ Autorità x la concorrenza. Ah Pitruzzella

  13. Davide mentalmente stiamo stanchi e arrivato il momento di proclamare sciopero nazionale questi sono tutti corrotti senti gli arresti ogni giorno la cosa è preoccupante la devono finire sciopero ad oltranza

  14. lamentazioni, lamentazioni, lamentazioni….!
    Ma basta con la resistenza passiva… basta con la vita in trincea… basta con il ricatto dello sciopero e del casino che fà solo male ai clienti e al servizio e bene alla concorrenza!!!!..

    ACCETTIAMO LA SFIDA: il cambiamento non si può fermare, si può solo governare.
    Per essere il massimo del servizio di trasporto persone non di linea, ci manca solo tanto così!
    Parlo per noi, per Milano e la Lombardia:
    – UNA SOLA CENTRALE RTX (altrimenti il taxi più vicino è una balla, comunque ce la raccontiamo) e con un canone a consumo…
    – oppure UN NUMERO UNICO DI CHIAMATA (lo 02 7777 è pronto, a spese dell’Amministrazione e senza canone…)

    E LA SFIDA SARA’ VINTA, alla faccia di Pitruzzella, di U…, e di tutti quelli che ce l’hanno con la categoria….

  15. Prima ci impongono di rilevare una licenza rilasciata dallo STATO con le leggi attualmente in vigore e poi cambiano le regole del gioco a partita già iniziata…..
    Se dovesse passare una cosa del genere ( CHE NON PASSERA !! ) Oltre a scioperi e casini di vario genere, si cuccano anche una Class Action di 50000 tassisti di tutta Italia per rifarsi dare indietro dallo Stato ,che ci ha imposto l’ acquisizione della licenza , i soldi che abbiamo speso per rilevarla.

  16. Ciao Ciro , sono contento di sentire che anche Napoli c ‘ è … hai ragione , stanno esagerando (basta vedere che fine ha fatto Benedetta A.L x una cena con dei politici , sono spudorati )

  17. Sarà .. Ma questi non mollano mai!? Non si può mai abbassare la guardia! E ,.. comunque la migliore difesa è L’attacco (mi dicono) nel caso, al momento debito. A parte quelli schierati apertamente con i tassisti, dei politici non ci si può fidare,… Si possono comprare al famoso “mercato delle multinazionali”.

  18. “lo stato ha obbligato i tassisti a comprarsi una LICENZA”
    SI PARTE DA QUESTO PUNTO IMPRESCINDIBILE E REALE.
    (altrimenti eravamo autisti abusivi,giusto?)
    Bene,si parta da qui!….Non dal contrario!
    Ovvero dal tentare di LEGALIZZARE I TASSISTI OCCASIONALI

    Altrimenti rischia di NON AVERE PIU’SENSO NIENTE.

    Il SERVIZIO TAXI IN MOLTE GRANDI CITTA’ITALIANE E’MODERNO ED EFFICIENTE.
    (CENTRALI RADIOTAXI DOTATE DI MODERNISSIME TECNOLOGIE GPS,PRENOTAZIONI CON SMS E APP,VETTURE CON ALLESTIMENTI PER DISABILI,CARTE DI CREDITO,VETTURE 7 POSTI,Buoni e convenzioni di ogni tipo…. ECC ECC)
    —SE SI VUOLE PARLARE DI UNA MIGLIORE INTEGRAZIONE TRA TAXI ED NCC E’UN DISCORSO.
    —SE INVECE SI VUOLE LEGALIZZARE IL” FAI DA TE”con DRIVER OCCASIONALI che incassano denaro magari senza una partita iva e senza inps inail e irpef da pagare….beh….SAREBBE PROPRIO UN INCASSARE DENARO TRAMITE UNA CONCORRENZA SLEALE.
    COME LA MAGISTRATURA HA SENTENZIATO.
    TUTTO IL RESTO E’NOIA…
    Sarebbe come sfornare delle PIZZE nel forno di CASA e ANDARE A VENDERLE IN PIAZZA DUOMO di fronte al BAR che paga un AFFITTO DIPENDENTI INPS INAIL E IRPEF….MI SEMBRA OVVIO CHE IL PIZZAIOLO FAI DA TE POTREBBE VENDERE LE PIZZE A MINOR PREZZO…NON CI VUOLE UN GENIO.

  19. @laporta pia, ma di che parli? ma quali lamentazioni? ma de che?
    Noi non abbiamo paura di confrontarci con chicchessia.
    Ad armi pari.
    Sono tutti gli altri che non vogliono combattere contro di noi ad armi pari.
    Perché non pagano la licenza, non pagano canoni di RTX, non pagano contributi, non pagano tasse, non pagano la vettura, carburanti, assicurazioni, né gommisti, carrozzieri?????
    Che lo facciano e poi parliamo di sfide!
    L’unica cosa che (forse) pagano sono le commissioni alla banca che gli gestisce il cash e qualche cena (di lavoro si intende) al politico che gli faccia la leggina su misura e gli permetta di fare tutto quel che gli pare.
    Ad armi pari non c’è gara ma soprattutto non c’è trippa per gatti (i gatti loro).
    Se qualcuno (e pare ce ne siano ancora alcuni in giro) pensa di metterci “di botte”, in questi anni dovrebbe aver capito che dovrà impegnarsi parecchio assai!
    Alegher

  20. non c’è peggior sordo…, amico 32!.
    Noi, cavalieri coraggiosi senza macchia e senza paura, continuiamo a difendere lo spezzatino dei nostri RTX, a dichiarare e decretare che il tassista può avere “corse” solo dalla sua Radio, a considerare concorrente e nemica l’Amministrazione che si inventa un NUMERO UNICO DI CHIAMATA senza canone e disponibile per tutti i tassisti e per tutti i cittadini e gli utenti…
    E poi prendiamocela pure con il resto del mondo che non ci capisce!
    Allegri noi, figuriamoci la concorrenza e gli abusivi!

  21. Un pensionato che fa’il MURATORE x HOBBY puo’praticare un prezzo orario.
    Un MURATORE ARTIGIANO con relativi OBBLIGHI FISCALI sara’costretto a praticare un altro prezzo,sicuramente maggiore!
    CI VUOLE EINSTEIN a capirlo?
    —-POI C’E’L’ELEMENTO SICUREZZA:
    SIAMO SICURI CHE TUTTI SIANO IDONEI A TRASPORTARE TERZE PERSONE IN CAMBIO DI DENARO -MA SENZA ESSERE PROFESSIONISTI-SULLA NEVE,CON IL GHIACCIO,CON LA NEBBIA O SOTTO FORTI PIOGGIE ???….COME SOLO UN PROFESSIONISTA E’ABITUATO A FARE IN QUANTO CAMPA SOLO DI GUIDA X CENTINAIA DI ORE L’ANNO ed ABITUATO A GUADAGNARSI IL PANE GUIDANDO DI NOTTE COME DI GIORNO E SOTTO IL SOLE COME SULLA NEVE???

  22. Caro Porta Pia sono un po’ duro di comprendonio, spiegami meglio.
    Parli di sfide? Ma de che? con chi?
    Poi mescoli le 3 carte e parli di RTX e numero unico.
    Che c’entrano le une con le altre?
    Nulla!
    I ragionamenti vanno sviluppati fino in fondo e che c’entrano U…, le sfide e la modernità le RTX e il numero unico?
    E i ragionamenti sviluppati fino in fondo sono quelli di Marco.
    A me e a te potrà non stare bene quel che decidono le assemblee dei soci RTX.
    Ma in fondo sono affari loro.
    Porta pia ma di che parrocchia sei?

  23. Unica compensazione possibile: Risarcire le license a prezzi di mercato e prepensionare 40000 taxisti. Punto.

  24. Portapia guarda che ormai si è capito da un pezzo che il progresso c’entra come i cavoli a merenda!
    La “sfida” sul progresso (presunto) sulle RTX, sulla modernità, sul numero unico, sul “servizio alla clientela e tutte queste belle e grandissime PALLE sono la polpetta avvelenata da dare in pasto a noi ed all’opinione pubblica.
    E così mentre ci scanniamo fra noi per addentare la polpetta avvelenata nella “sfida” sul “progresso”, LORO giocano la VERA partita che è molto semplicemente quella di trovare il grimaldello (App’s, leggi, leggine, regolamenti, pseudo licenze farlocche, per pseudo autisti part time) ed “infilarsi” A COSTO ZERO tra noi (che lavoriamo) e il CASH del cliente affinchè quel cash finisca nelle LORO tasche anzichè nelle nostre.
    Una volta controllato il cash, CONTROLLARE l’intero mercato facendo il bello ed il cattivo tempo.
    A cominciare dal price sourcing (a spese del cliente) per finire alle campagne di promozione (a nostre spese).
    Sempre e comunque “raschiando” contante un pò dalle tasche dei clienti ed un pò dalle nostre.
    E’ tutto molto chiaro e trasparente.
    Alegher

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