Firenze, sindacalista minaccia Bettarini

san_lorenzofirenze.repubblica.it Taxi, il sindacalista Cgil minaccia l’assessore di Palazzo Vecchio. Dopo aver appreso che il responsabile attività produttive Giovanni Bettarini, oltre all’aumento delle licenze, vuole anche il controllo satellitare per conoscere in ogni momento il numero delle auto in servizio in città, Roberto Cassigoli, storico sindacalista Cgil, affida il suo livore a Facebook. Trasformandolo in una minaccia. E da Palazzo Vecchio il partito di maggioranza e l’opposizione di sinistra reagiscono sdegnate.

Cassigoli prende spunto dalla festa del co-patrono celebrata ieri Firenze. E, a poche ore dal vertice convocato per domani da Bettarini in via Ghibellina con le cinque organizzazioni sindacali dei taxi, scrive sulla propria bacheca: “Oggi è San Lorenzo, il patrono di Borgo San Lorenzo, il mio paese natale. È anche la cittadina dove è stato sindaco Giovanni Bettarini, per la cronaca nato a Firenze e non residente a Borgo. Comunque, pur non essendo un borghigiano Doc, anche lui sa come finì la vita di San Lorenzo… Historia magistra vitae”. Come San Lorenzo, anche l’assessore sulla ‘graticola’? È lo stesso Cassigoli, con un premuroso post successivo, a ricordare del resto quale fu lo strumento del supplizio a cui fu sottoposto il santo. 

“Inaccettabili e indegni di una dialettica democratica tra le parti i post contro l’assessore Bettarini”, tuona il capogruppo Pd Angelo Bassi. “Le escursioni termiche delle ultime ore devono aver fatto un brutto scherzo a Cassigoli, che prima augura all’assessore, ex sindaco di Borgo San Lorenzo, di fare la fine del santo che oggi (ieri, ndr) viene festeggiato anche a Firenze e poi riprende la storia per spiegare come il santo finì sulla graticola”, insiste il capogruppo. Facendosi portavoce dei tanti malumori che i post del sindacalista hanno sollevato in un Palazzo Vecchio allertato per il meteo.

“Si tratta di affermazioni pesanti e assolutamente fuori luogo. E mi domando perché Cassigoli abbia preso a pretesto la festa di San Lorenzo per minacciare un assessore che sta svolgendo nel migliore dei modi il proprio lavoro”, insiste il capogruppo comunale del Pd. Che giudica quelle frasi “ingiuriose, apparse fuori da qualsiasi contesto civile e create, ad arte, solo per imbastire delle polemiche pretestuose”. Meglio rimanere alla festa di San Lorenzo, conclude Bassi con un auspicio: “Mangiando il cocomero e guardando le stelle, ma evitando macabri auguri che non portano niente di buono”.

Perfino il capogruppo di Sel Tommaso Grassi interviene sul caso: “È la prima volta che prendo le difese dell’assessore Bettarini”, tiene a premettere. Spiegando subito dopo che quella minaccia proprio non è accettabile: “Sulle ragioni dello scontro, si tratti delle licenze o di altro, si può discutere, ma quelle frasi sono davvero inaccettabili. Capisco che i tassisti non gradiscano, ma le minacce non possono in alcun modo far parte di una trattativa”, aggiunge il capogruppo comunale di Sel.

A questo punto, quello che appariva come un tranquillo incontro-scontro, domani, rischia di diventare un vertice sul filo del rasoio. Perché se è vero che Cassigoli rappresenta i tassisti della Cgil, è pur vero che nessun’altra sigla sindacale ha preso le distanze dal minaccioso post durante la lunga giornata di telefonate che rimbalzano da una parte all’altra. Il sindaco Dario Nardella, che ha trascorso l’intera giornata nel suo ufficio per l’allerta meteo, è stato informato poco dopo la pubblicazione del post, che conta pure qualche ‘mi piace’. E a quanto risulta, il sindaco sarebbe stato il primo ad indignarsi per le parole di Cassigoli, che ieri non è stato possibile rintracciare.

È l’intera trattativa a diventare più difficile adesso: le minacce rischiano di essere un ‘boomerang’ per gli stessi tassisti. Che da anni si oppongono all’aumento delle licenze.


 Cassigoli, Bologna 23-01-2012

5 commenti

  1. Fatto benissimo, che si capisca quanto siamo logorati ma pronti a tutto, si parte da qui, ora “discutiamo”

  2. Poverini questi assessori …… Ma che vadano a lavorare così capiscono cosa è la strada….. Altro che indignarsi, li vorrei vedere sopra un taxi a caricare zombi dopo la una di notta

  3. Ma lo sanno che eventuali bandi sono a titolo oneroso e non piu gratuiti….è sanno dove devono andare i proventi?

  4. Tutta la mia solidarietà a Cassigoli e ai colleghi fiorentini. E’ del tutto evidente che accusare un sindacalista che usa una metafora tutta toscana fra borghi, santi e quartieri fiorentini, di minacce è strumentalità pura. A meno che il non si voglia riformare anche la lingua italiana, che poi è nata in toscana, emendandola della metafora, cioè delle figure retoriche che rendono l’italiano una delle lingue più belle delle mondo ( se dico che Marco è un leone o un coniglio, voglio alludere al suo coraggio o alla sua viltà, non metterlo in uno zoo o in padella). Ma questi giovani riformatori vogliono buttare in Arno, oltre ai tassisti, pure la Divina Commedia che non è al passo coi tempi della rete. Infine io voglio un GPS per sapere dove va il premier, il ministro, il governatore, e l’assessore in ogni istante, per poter sapere se è in servizio (pubblico) o meno.

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